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E Ginevra sfidò la banca: “Lavoriamo nonostante il Covid ma ci blocca i soldi. Ora la porto in Tribunale”

Sono tante le aziende che, in questo momento di grande difficoltà, cercano di resistere come possono e di stare a galla nonostante la crisi che ha investito tutti i settori produttivi.

Tra queste, l’azienda Gourdon Srl produttrice di capi d’abbigliamento sportivo da sci con il proprio marchio “Hell is for heroes”. Il brand d’abbigliamento monzese è stato fondato nel 1984 da Riccardo Fiume e Maria Bordogna e ora viene portato avanti dalla figlia Ginevra.

Dopo i mesi drammatici di emergenza sanitaria, l’azienda è riuscita ad arrivare fino in Russia con la propria collezione di tute da sci ma ora si trova ad affrontare un ostacolo che le sta provocando perdite ingenti.

“Siamo riusciti a consegnare la nostra ultima collezione solo ora, con alcuni mesi di ritardo a causa del Covid – spiega Ginevra, origine comasca – il nostro cliente si trova in Russia e la scorsa settimana, dopo anni di rapporti con questa società dell’Est Europa, ci siamo trovati in una situazione assurda”.

L’azienda russa, infatti, il 25 ottobre scorso ha versato un acconto di oltre 265 mila euro sul conto dell’azienda di Ginevra in attesa della spedizione della merce. I soldi, però, sono stati trattenuti dalla banca perché “l’operazione necessitava di approfondimenti”.

“Il 27 ottobre la banca comasca dove abbiamo il conto corrente ci ha detto che i soldi erano arrivati, ma l’accredito sarebbe rimasto in sospeso in attesa di alcuni documenti che le avremmo dovuto inviare – continua – così, abbiamo fornito tempestivamente tutte le informazioni richieste ma ad oggi non ci sono stati ancora accreditati i soldi”.

Una situazione che, considerata la crisi attuale, sta causando parecchi danni all’azienda di Ginevra.

“La banca è praticamente sparita, irreperibile – così la titolare della Gourdon – già stiamo vivendo una situazione molto complicata per via del Covid, è difficile lavorare. Da una settimana attendiamo che sblocchino l’importo bonificato, così mettono in ginocchio un’azienda in un momento di forte crisi per tutti. Dobbiamo pagare i fornitori, inoltre stiamo perdendo credibilità con un cliente con cui lavoriamo da 20 anni”.

Così, per cercare di risolvere la situazione al più presto, Ginevra ha anche depositato una querela nei confronti dell’Istituto di credito.

“Abbiamo fornito tutto il necessario, quanto la banca ci aveva richiesto e altri documenti aggiuntivi – conclude Ginevra – non capiamo perché i nostri soldi siano ancora bloccati, per noi si tratta di una lotta contro il tempo oltre che contro il Covid”.

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8 Commenti

  1. Non ho avuto il piacere di conoscere Ginevra Fiume ma Riccardo ed il su Marchio ” HELL IS ” lo porto nel cuore e vive con me e dove vivo.
    Ps: ho amici influenti a Mosca se serve

  2. Ciao, questo marchio lo porto nel cuore! Conservo ancora alcuni capi della prima collezione, 1984 appunto, abbinamenti dai colori brillanti come verde e viola, ancora oggi dopo circa quarant’anni quando indosso una cappa Hell … mi fanno i complimenti.
    Lunga vita al marchio!

    1. sono contento ke quella cappa verde e rara rarissima vive ancora e viene indossata

  3. si è risolta la situazione?! vergogna in ogni caso!!!!!
    sarebbe da sapere la banca per evitare di andarci

  4. Intestare un conto a Ginevra fa sempre storcere il naso! (N.b. è una battutona per sdrammatizzare, è gravissimo…)

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