Il Movimento 5 Stelle comasco è al lavoro dopo la decisione di allearsi con Civitas per le prossime amministrative (qui i fatti precedenti) . Intesa che ha creato dei malumori e un grande rischio. A livello cittadino e provinciale ne sono ben consapevoli visto che loro stessi nel comunicato stampa di presentazione dell’alleanza specificavano come “il prossimo passo è quello di conferire con i vertici del Movimento per sciogliere gli elementi di contrasto che possono compromettere l’ottenimento dell’autorizzazione all’uso del simbolo”.
Ebbene proprio su questo tema, insieme a quelli prioritari in questo momento e relativi al voto sul nuovo statuto e sulla figura di Giuseppe Conte quale leader, si concentrerà una riunione dei vertici pentastellati prevista questa settimana. Si tratterà di un summit on line durante il quale la situazione comasca verrà presa in considerazione. Indiscrezioni, ovviamente supportate dalle verifiche del caso, danno per praticamente irrealizzabile per i pentastellati lacustri la possibilità a Como di presentarsi con il simbolo del Movimento. Una situazione che difficilmente potrebbe mutare. L’unica possibilità di un cambio di direzione, sempre in base ai rumors, potrebbe dipendere dalla composizione finale delle liste.
L’alleanza con Civitas va detto, è stata riconosciuta e portata vanti dai quattro consiglieri pentastellati della provincia Fabio Aleotti (M5s Como), Raffaele Erba (M5s Lombardia), Rosario Enea (M5s Cantù) e Roberto Tagliabue (M5s Mariano). Adesso dunque bisognerà capre come si svilupperanno le due strade, quella romana e successivamente quella dell’intesa Civitas, Movimento 5 Stelle. Un accordo che è stato frutto di forti tensioni nelle settimane passate tra la frangia comasca e regionale del partito e il parlamentare pentastellato Giovanni Currò ( i precedenti). Intanto a livello cittadino bisognerà anche capire quale sarà il candidato sindaco della coalizione – rumors indicano Fabio Aleotti come papabile.