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Elezioni, sempre quel profumo di Dc. Matrimonio Forzisti e Noi con l’Italia: “Il candidato? Politico, moderato e spogliato di appartenenze”

La grande macchina elettorale macina novità di minuto in minuto in vista delle prossime amministrative. Solo oggi altri sviluppi sul fronte del possibile candidato del centrodestra (qui torniamo a parlare di Stefano Molinari).

Intanto emergono ulteriori pezzi dopo il vertice di Forza Italia che sabato scorso a visto mettere in campo una piccola-grande rivoluzione al sapor democristiano (qui i dettagli).

Piccolo passo indietro, forse qualcuno ricorderà la recente nascita, a Como, di “Noi con l’Italia” il partito coordinato a livello nazionale da Maurizio Lupi e rappresentato in giunta regionale da Raffaele Cattaneo e che nella sua declinazione lariana trova in Alessandro Falanga il coordinatore provinciale ma annovera anche l’ex assessore comunale ed ex presidente di Acsm, Umberto D’Alessandro e l’ex vicecoordinatore provinciale del Pdl e assessore in Provincia, Patrizio Tambini. Si sono autodefiniti “il centro liberale del centrodestra” il giorno in cui hanno tagliato il nastro da queste parti (era il 29 novembre: qui il racconto).

Passata di polvere alla memoria necessaria per arrivare alla notizia di oggi, s’attendeva ufficialità ormai da un paio di giorni. Noi con l’Italia e Forza Italia si uniscono in vista del rinnovo di sindaco e Consiglio a Como. Scrivono in una nota (integrale sotto) Mauro Caprani, coordinatore azzurro e appunto il collega Falanga: “Forza Italia intende riunire i moderati che si riconoscono nei valori fondanti del Partito Popolare Europeo e nel cattolicesimo liberale affinchè possano, nella prossima auspicabile esperienza di governo della Città, rappresentare il centro del centrodestra. Con questi auspici Forza Italia e Noi con l’Italia iniziano oggi un percorso comune che possa sfociare in una unica formazione elettorale da presentare agli elettori, insieme anche ad altre forze moderate che vorranno partecipare ad un rinnovato programma di governo”.

Non moriremo democristiani, titolò il manifesto il 28 giugno del 1983, dopo le elezioni politiche. Beh, a scorrere nomi e curriculum nei due schieramenti tra tradizioni, padri nobili, ispiratori e fondatori non è andata come auspicava il quotidiano. La vecchia Balena Bianca ogni tanto s’inabissa ma poi torna, eccome se torna.

Ovviamente la domanda è una: ma con quale candidato sindaco i due partiti intendono schierarsi? Ovviamente c’è, di prammatica, la consueta invocazione d’unità per il centrodestra (la si sente ormai ogni 10 minuti). Scrivono ancora i due: “Per quanto riguarda la scelta del candidato Sindaco del centrodestra unito auspichiamo possa essere il più possibile condivisa, il che si può verificare nella misura in cui essa ricada su una persona dalla provata esperienza politica e privata, che sia moderata e non divisiva, dotata di un adeguato tasso di ascolto e coinvolgimento nelle scelte da operare, e che sia in grado spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale del bene comune“. Il grassetto va riletto bene-bene, perché tratteggia un identikit chiaro e spinge all’esclusione di diverse figure balenate in questi mesi.

Qui la nota integrale:

All’approssimarsi della scelta del Sindaco della Città capoluogo ancora molte sono le incertezze che hanno il sopravvento sulle linee programmatiche che dovremmo offrire ai Cittadini per uno sviluppo sostenibile della Città ma anche una linea politica ben definita che possa riconsegnare al capoluogo quel ruolo di guida a livello provinciale da troppo tempo non esercitata. Chi verrà scelto dovrà essere ben consapevole che, accettando l’incarico, dovrà scontrarsi con gravose assunzioni di responsabilità, anche morali, che si aggiungeranno alle quotidiane fatiche che comporta il “servire i Cittadini”. Si tratterà di svolgere una preziosa opera di coesione sociale in uno dei momenti più delicati della storia politica del Paese.

L’inveramento nell’esperienza dei valori istituzionali dovranno essere messi al servizio non solo delle attività tipiche della pubblica amministrazione ma anche, come la storia recente ci ha purtroppo insegnato, con nuove sfide, sanitarie e non solo. È imperativa la ricomposizione di bisogni, di interessi e di aspirazioni con un progetto politico in cui al centro c’è la persona e la famiglia con i loro diritti inviolabili, ma anche con i doveri che devono essere propri di una società che si definisce civile, un percorso che deve essere agevolato attraverso l’ascolto di culture politiche differenti ma che abbiano una elaborazione critica tale da permettere la discontinuità negli errori commessi se sono stati commessi, che sappiano riconoscere i rischi e le opportunità che le situazioni difficili sanno porre in essere.

Forza Italia intende riunire i moderati che si riconoscono nei valori fondanti del Partito Popolare Europeo e nel cattolicesimo liberale affinché possano, nella prossima auspicabile esperienza di governo della Città, rappresentare il centro del centrodestra. Con questi auspici Forza Italia e Noi con l’Italia iniziano oggi un percorso comune che possa sfociare in una unica formazione elettorale da presentare agli elettori, insieme anche ad altre forze moderate che vorranno partecipare ad un rinnovato programma di governo.

Per quanto riguarda la scelta del candidato Sindaco del centrodestra unito auspichiamo possa essere il più possibile condivisa, il che si può verificare nella misura in cui essa ricada su una persona dalla provata esperienza politica e privata, che sia moderata e non divisiva, dotata di un adeguato tasso di ascolto e coinvolgimento nelle scelte da operare, e che sia in grado spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale del bene comune.

Mauro Caprani

Alessandro Falanga

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