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L’ex crotto di Lazzago rinasce nel nome di Capriccio: “Alloggi, ristorazione, dehor. Sarà così”

di Barbara Pirovano

Sono ufficialmente partiti i lavori di riqualificazione dell’imponente immobile che si trova su Via Varesina e che verrà presto trasformato in un bar e ristorante con annesse camere e alloggi destinati ai turisti, probabilmente sotto forma di bed & breakfast.

Un intervento edilizio molto importante che va a valorizzare e recuperare una vecchia tenuta di campagna trasformandola completamente dal punto di vista funzionale, ma comunque mantenendo a livello strutturale tutte le caratteristiche che nel tempo l’hanno sempre identificata come un edificio storico e fortemente legato al territorio: da tutti i residenti della zona infatti è conosciuto come l’Ex Crotto di Lazzago.


Nessun stravolgimento quindi, bensì una vera e propria opera di recupero che è stata condotta da privati. Si tratta della società diventata proprietaria del caseggiato, che è a capo della conosciutissima catena di bar, caffetterie, pasticcerie, ristoranti e pizzerie il “Capriccio di Como”, di cui è titolare Davide Tarzi. La sede dell’azienda era poco distante dalla zona fino a qualche tempo fa, poi è stata trasferita a Grandate, sulla Statale dei Giovi, mentre gli altri punti vendita si trovano a Como, in Viale Lecco, e a Bregnano, in Via Carcano, e sono davvero molto conosciuti in tutti la provincia e non solo.

Quest’angolo di via Varesina, quasi all’estremo confine della città, verso Lazzago, tra Breccia e Rebbio, sta già cambiando volto e rappresenta un altro virtuoso esempio di come l’imprenditoria e l’iniziativa dei privati siano ancora in grado di realizzare grandi progetti, contribuendo a migliorare dal punto di vista estetico e strutturale molti angoli della città, soprattutto nelle zone periferiche che hanno da tempo bisogno di vedere una rinascita anche in termini economici, a maggior ragione dopo i bruschi stop sofferti durante i lockdown imposti dalla pandemia.

Il progetto di riqualificazione generale, affidato al geometra Riccardo Gattavecchia, ha ottenuto tutti i permessi dal Comune di Como e il cantiere è stato avviato un paio di settimane fa.

Massima attenzione sarà data dunque alle due parti della struttura che risalgono in parte al 1800 e in parte al 1900, facilmente intuibili vista la struttura che conservava ancora i classici portoni d’ingresso in legno tipici delle cascine di una volta.


“Progettualmente abbiamo voluto rievocare l’originaria destinazione che l’edificio aveva un tempo, privilegiando il recupero edilizio del fabbricato ex Crotto perché era qui che una volta i viandanti usavano sostare e riposare prima di riprendere i viaggi verso i paesi del nord”, ha spiegato il progettista.

L’intervento si articolerà dunque in due fasi: “Inizieremo con la riqualificazione del primo fabbricato, quello fronteggiante la Via Varesina, che sarà destinato alla ristorazione, per poi passare al secondo edificio e all’intervento di maggiore imponenza che porterà alla creazione di alloggi che saranno utilizzati come case vacanza e appartamenti. Il tutto sarà completato con la creazione di un ampio parcheggio verso il fronte Sud Ovest”.


Il piano di valorizzazione ha dovuto tener conto anche delle prescrizioni inerenti il provvedimento rilasciato dall’ufficio tecnico del Comune di Como, ossia il permesso di costruire, che dava come indicazione principale quella di mantenere intatte le caratteristiche originarie dei fabbricati attuali, ma che ha anche permesso l’introduzione di una nuova piccola struttura. Si tratta di un dehor, ossia uno spazio esterno, che sarà anch’esso destinato a servire i clienti del bar.

Per armonizzare al meglio la struttura rinnovata con l’ambiente circostante, l’intero nucleo immobiliare verrà arricchito andando a piantare nuovi alberi che si integreranno con un platano ultra secolare che si trova al centro della tenuta e che, da sempre, ne è un simbolo grazie alla sua posizione dominante che rimane centrale anche nel nuovo progetto.

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