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Il vigile del fuoco Fabio Liardo: “Due vaccini ma ho preso il Covid. In Rianimazione 50 giorni, 31 intubato. Grazie a chi mi ha riportato tra i vivi”

“Sono in ospedale da 70 giorni, di cui 50 in rianimazione e 31 intubato, nonostante fossi vaccinato con Astrazeneca. Ora il peggio è passato e sono in fase riabilitativa” sono le parole di Fabio Liardo, vigile del fuoco di 41 anni, che tra ottobre e novembre a lottato tra la vita e morte contro il Covid.

La vicenda del pompiere comasco inizia da una semplice febbre nell’ottobre scorso: “Fin da subito, avendo fatto il tampone, abbiamo scoperto di cosa si trattasse – racconta – Nell’arco di tre giorni mi sono trovato in ospedale. Nello stesso momento ho contratto un’infezione batterica, un fungo e un rene ha smesso di funzionare ma ora per fortuna ho riacquisito tutte le funzioni. Essere intubati provoca una sensazione particolare, forse anche a causa dei farmaci: cambia completamente la percezione del tempo e si fanno dei sogni lucidi, non riuscendo più a distinguere la realtà”.

Ora per fortuna il peggio è passato e Fabio ha iniziato la riabilitazione: “In ospedale mi hanno aiutano a camminare e a recuperare tutte le capacità motorie, comprese quelle respiratorie”.

Fabio (a destra) con Valerio Mautone, nominato Cavaliere della Repubblica per il suo impegno all’Ospedale Sant’Anna contro il Covid

Emerge poi la questione del vaccino: “Sia mia moglie che i miei parenti è stato somministrato Pfizer e sono sempre risultati negativi – spiega – Non so ancora spiegarmi l’accaduto, potenzialmente potrei essere io che non reagisco al vaccino”.

Fabio ha vinto la sua battaglia con il Covid, grazie al sostegno di molti: “Mentre ero intubato ho ricevuto oltre 16000 messaggi di conforto, ciò mi ha aiutato tantissimo e mi ha fatto capire che il mio impegno nell’aiutare il prossimo deve continuare perché oggi ancora più di ieri penso che il bene e l’amore è un ottima medicina”.

“Inoltre volevo ringraziare con grande affetto tutto il personale sanitario della rianimazione di Varese, il Sant’Anna di Como, la riabilitazione di Cantù ed esprimere tutta la mia stima per la Rianimazione del Policlinico di Milano dove ho trascorso 31 giorni in coma farmacologico – conclude con emozione Liardo – Se oggi sono qui è grazie a loro che non si sono arresi. Senza dimenticare tutti i miei colleghi dei vigili del fuoco per il supporto e l’affetto che hanno mostrato. Un ringraziamento particolare va tutti coloro che in riservatezza hanno pensato e guidato il mio ritorno nel mondo dei vivi”.

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