E’ molto più di un bilancio, è un’analisi attenta, profonda dei mutamenti delle dinamiche economiche e sociali di questa città. Il discorso del comandante della Polizia locale di Como, Vincenzo Aiello, tenuto questa mattina in occasione delle celebrazioni del 155esimo anniversario del Corpo (qui le parole del sindaco Alessandro Rapinese) permette di inquadrare il contesto in cui gli agenti si muovono, la continua presenza sul territorio, le enormi difficoltà legate a un organico che certamente andrebbe aumentato, a maggior ragione a Como con l’esplosione dei flussi turistici e come ha correttamente evidenziato il comandante “la riduzione dell’organico, la difficoltà di reclutamento, i vincoli di bilancio, sono fenomeni di carattere nazionale”. E poi le novità, a partire dalle 96 telecamere che saranno installate su 40 varchi (per altrettante vie, pubblichiamo l’elenco qui sotto) in tutta la città, con una spesa di circa 775mila euro.
Riportiamo per intero l’intervento, senza tagli perché riteniamo sia nell’interesse di tutti i cittadini non presenti alla celebrazione di questa mattina farsi un’idea di quanto sta accadendo.
L’INTRODUZIONE
Preg.mo Sig. Sindaco,
Illustrissime Autorità Civili, Militari e Religiose,
Graditi Ospiti,la vostra partecipazione alle celebrazioni in occasione del 155° anno di fondazione del Corpo di Polizia Locale di Como sono inequivocabili segni di vicinanza e stima per i quali vi giunga la mia gratitudine.
La complessità e la velocità delle dinamiche sociali in cui ci si trova ad operare possono essere affrontate solo con una solida rete di collaborazione interistituzionale, un fitto scambio di informazioni, un approccio chiaro, multiforme e condiviso delle decisioni, come quotidianamente si verifica nella nostra città, la cui attrattività dai punti di vista storico, naturalistico, economico, turistico, culturale, paesaggistico è motivo di orgoglio e di doverosa attenzione.
La ricorrenza odierna è abitualmente l’occasione per trarre un bilancio sui dodici mesi passati, ricognizione su cui si può formulare un giudizio consapevole tenendo però in debito conto il contesto di riferimento.
IL TURISMO, UNA CITTA’ CHE CAMBIA
Como è una realtà urbana capoluogo di provincia, confine di Stato, con sette scali ferroviari, tre svincoli autostradali, un’ampia parte lacuale, una popolazione residente di circa 84000 unità che nel solo 2023, secondo dati provvisori dell’Istituto Regionale di Statistica, ha visto 312.000 arrivi alberghieri (50.000 italiani, 262.000 stranieri), 196.000 arrivi extra-alberghieri (19.000 italiani, 177.000 stranieri), 612.000 presenze alberghiere (88.000 italiani, 524.000 stranieri), 479.000 presenza extra-alberghiere (48.000 italiani, 431.000 stranieri).
Ai numeri anzidetti dobbiamo aggiungere quelli più sfuggenti legati ai city users, ai gitanti ed a coloro i quali semplicemente attraversano la città per recarsi nei tanti meravigliosi luoghi della provincia ed al momento non misurabili. Su questo piano un valido aiuto sarà costituito dal sistema di lettura targhe, ormai prossimo all’attivazione, costituito da 40 varchi e quasi cento telecamere alla cui realizzazione si è lavorato, d’intesa con le Forze di Polizia ed i tecnici comunali, negli ultimi anni.
MANIDESTAZIONI E PARTITE DEL COMO 1907
Fattore di attrazione sono stati indubbiamente anche le 266 manifestazioni di rilievo locale, nazionale ed internazionale, realizzati in ambito culturale, sportivo, imprenditoriale, religioso, tratto distintivo di una comunità viva e fortemente legata al proprio territorio ed alle proprie tradizioni. Eventi istruiti ed analizzati sotto il profilo della safety dal Comando unitamente ai colleghi degli altri settori comunali che costituiscono lo sportello unico eventi che si è riunito in 44 sessioni.
A quanto sopra si sommano, tra gli altri, i 19 incontri casalinghi presso lo stadio Sinigaglia, stagione conclusasi con la meritata promozione nella massima serie, la pressione esercitata sulla mobilità urbana dagli improcrastinabili lavori di manutenzione di quota parte del tracciato della A9, le emergenze legate ai fenomeni climatici.
I NUMERI DELLA POLIZIA LOCALE DI COMO
Altro parametro preliminare da tenere a mente, è emerso dalle tante audizioni delle commissioni parlamentari stanno conducendo per la riforma della legge sull’ordinamento della Polizia Locale, in parallelo con le interlocuzioni dei i tecnici del Ministero dell’Interno con i rappresentanti ANCI. Ebbene, in un Comune con le caratteristiche anzidette, un Corpo di Polizia Locale, con il solo servizio del presidio del territorio da dover garantire, dovrebbe essere costituito da un operatore ogni 700 abitanti, una proporzione che paradossalmente Como già soddisfaceva negli anni 90 del secolo scorso, quando il numero degli effettivi era 118.
Il Comando attualmente è composto, escluso chi vi parla, da 69 unità (10 Ufficiali e 59 agenti di cui 4 distaccati presso altre Amministrazioni), erano 78 nel 2023 (11 ufficiali e 67 agenti), 86 nel 2019 (10 Ufficiali e 76 agenti). Si aggiunga che in ambito comunale, oltre al servizio di Polizia Locale, si è responsabili del Servizio di protezione civile, del Servizio di regolazione della Circolazione Stradale, del Servizio Coordinamento della Sicurezza Eventi, profili per cui la recentissima sentenza della suprema Corte di Cassazione, riferita a quanto accaduto in piazza San Carlo a Torino nel giugno del 2017, ha statuito come l’Ente Locale sia o in prima fila nel garantire la cornice di sicurezza a protezione dell’incolumità dei cittadini.
Inoltre, la Polizia Locale è l’unico settore ad avere una reperibilità h24, conseguentemente in 48 occasioni si è intervenuti in surroga ad altri settori dell’Ente.L’attribuzione di molteplici compiti e responsabilità all’interno della organizzazione dell’Ente, la leggo come segno di crescente fiducia dell’Amministrazione Comunale nei nostri confronti.
Orbene, la riduzione dell’organico, la difficoltà di reclutamento, i vincoli di bilancio, sono fenomeni di carattere nazionale, basti pensare che l’ultimo conto annuale del pubblico impiego pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato riferito all’anno 2022, pur evidenziando che il numero di dipendenti nella pubblica amministrazione sia tornato ai livelli del 2012, con un incremento stimato al 1,66% nel 2023, raggiungendo un totale di 3.322.107 dipendenti tuttavia, vede gli Enti Locali continuare a subire una costante riduzione, registrando un calo dello 0,77%, cosicché il numero totale di dipendenti nelle Regioni, Province e Comuni è pari a 488.188, nonostante vengano investiti di nuovi compiti, da ultimo legati al PNRR.
Secondo l’Istituto di Finanza Locale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dal 2007 al 2021 si è passati da 8 a 5,87 dipendenti per 1000 abitanti, ed ancora secondo i dati del Ministero dell’Economia per calcolare l’impatto sulla Finanza Pubblica dei rinnovi contrattuali per tutela il potere d’acquisto negli ultimissimi anni si registra una riduzione del numero dei dipendenti dei Comuni pari a 10000 unità all’anno.
Come si colloca la Polizia Locale in questa tendenza?
Il rapporto ANCI 2023, basato sul citato conto annuale 2022, precisa che negli ultimi 8 anni, ovvero dal 2014 al 2022, il numero di Ufficiali di Polizia Locale è passato da 11604 a 7804 (- 32,4%), quello degli agenti da 44094 a 39537 (- 10,3%), frattanto si sono dilatati gli ambiti di interventi in tema di sicurezza urbana ed integrata, fisiologicamente inspessite le procedure legate al trattamento dati per bilanciare il diritto alla sicurezza con quello della libertà a fronte della rivoluzione tecnologica, compressi i percorsi di valorizzazione di carriera, fatta salva una piccola finestra che si chiuderà nel corso dell’anno che va sfruttata velocemente. Parallelamente si sono allentate alcune certezze dei cittadini rispetto al proprio percorso di vita, aumentate le aspettative degli stessi per interventi non solo per azioni illecite e/o comportamenti illegali, ma anche riguardanti un più sottile, a volte inconscio, senso di disagio rispetto ad una società in cui talvolta si può far fatica nel riconoscersi.
Le piazze tradizionali sono state sostituite in larga parte da quelle virtuali, siamo tutti connessi gli uni agli altri, ma tutti un po’ più soli, siamo in contatto con amici a migliaia di chilometri di distanza e pure non si conosce il vicino di casa.
È chiaro che di fronte a tali fenomeni, ognuno deve attuare il massimo sforzo in proporzione ai propri mezzi e ad ogni livello di Governo per rendere la professione più accattivante.
Nel nostro piccolo con i rappresentanti sindacali da anni il confronto è costante, rispettoso anche quando le vedute divergono. A tal proposito mi preme ringraziarle per essere di continuo pungolo, per il senso di responsabilità ed il rigore con cui esercitano il proprio mandato, per la passione con cui assolvono ai propri compiti di agenti di Polizia Locale.
Si è consapevoli che bisogna fare di più e farlo in fretta.
L’ATTIVITA’ NELL’ULTIMO ANNO: IMPENSABILE INSEGUIRE LE SEGNALAZIONI SUI SOCIAL
Riflettendo sul rapporto tra Polizia Locale e cittadini, si sottolinea quanto la Centrale Operativa costituisce da sempre il primo punto di contatto tra l’utenza e non solo il Comando ma spesso di tutta l’Amministrazione Comunale. Lo comprovano molte delle 37534 telefonate ricevute rispetto alle 22604 (+66%), 102 di media al giorno, e non in poche occasioni hanno riguardato richieste di informazioni per emergenze verificatesi nei paesi rivieraschi, non vanno dimenticati le 5553 istanze pervenute a mezzo del nuovo sistema “super urp”, oltre il 60% pervenuti all’intero Ente.
Non si può essere dappertutto, però se l’interesse dell’utente è quello di segnalare una criticità per dare modo all’Istituzione di tentare di risolverla, bisogna che la stessa ne sia a conoscenza essendo impensabile che si inseguano le pubblicazioni sui social che hanno una funzione diversa ed un significato diverso.
GLI INTERVENTI SULLE STRADE
Gli interventi compiuti sono stati 25241, in leggero aumento rispetto 24964 dei dodici mesi precedenti, 100862 le violazioni del codice della strada rispetto + 6,3%, 1022 rimozioni di veicoli (- 10%), 74 fermi amministrativi (- 30%) , 233 sequestri per mancata copertura assicurativa (+ 1,8%), 10 confische, 128 patenti ritirate per i soli illeciti amministrativi, 37 carte di circolazione sottratte.
Un dato che induce approfondite riflessioni è riferito alla guida in condizione psicofisica alterata, ovvero sotto l’effetto di stupefacenti o alcool. Infatti, se per la prima fattispecie restano 7 gli utenti perseguiti, per la guida in stato di ebbrezza si è passati dai 54 casi del periodo maggio 2022 – aprile 2023 ai 124 dei dodici mesi successivi, di cui ben 36 a seguito di sinistri stradali.
Questo dovuto in parte a controlli potenziati nel periodo giugno – settembre 2023, per un totale in 14 giornate nei fine settimana, ovvero: 4 a giugno, 4. a luglio, 3. ad agosto, 3. a settembre.
In tema di infortunistica stradale sono 582 gli incidenti stradali rilevati (+ 12%) rispetto ai 520 del 2022 – 2023. Costante resta il numero di persone infortunate 388 quest’anno rispetto alle 387 nell’anno precedente, 1 con esito mortale dato più basso degli ultimi tre anni, in quanto sono stati 4 (2022 – 2023) e 5 (2021 – 2022). Comunque, fino a quando si avranno morti sulle strade, il dato sarà sempre insoddisfacente.
In 32 episodi si sono registrati comportamenti omissivi e/o fughe dal teatro del sinistro, con tutti i protagonisti rintracciati ed assicurati alla giustizia. È di qualche giorno fa l’identificazione di un conducente residente nella vicina confederazione elvetica, attività resa possibile grazie agli ottimi rapporti personali ed al forte spirito di collaborazione che ci lega con ai colleghi di oltre confine e che oggi ci hanno anch’essi onorati della loro presenza.
La violazione più ricorrente a seguito di sinistri è quella relativa alla velocità non adeguata, ovvero omesso controllo del veicolo, 217 verbali redatti sui 722 totali, mentre il tasso di sinistrosità maggiore si è registrato in via: Varesina (35 incidenti), via Bellinzona (33 incidenti), via Canturina (25 incidenti), via Napoleona (24 incidenti), via per Cernobbio (16 incidenti).
SICUREZZA URBANA
Volgiamo ora l’attenzione alla sicurezza urbana, ossia il bene pubblico da tutelare che afferisce alla vivibilità ed al decoro delle città che aspirano ad essere luogo dell’appartenenza, dei legami di reciprocità e fiducia fra le persone, spazio pianamente ed ugualmente goduto da tutti. Le Istituzioni cittadini al contempo si trovano a gestire il prodotto di dinamiche socio/economiche che nascono molto lontano e su cui si ha limitata possibilità di incidere sia per competenza che per quantità di risorse disponibili.
Vivibilità e decoro, tra l’altro, sono figli di approcci molto diversi, la politica dell’amministrativizzazione del diritto penale è solo uno degli strumenti dei tanti che si dovrebbe adoperare, fautore di risultati parziali se la si immagina quale risolutrice di situazioni di marginalità, di disagio, di abbandono, basti pensare alla gestione dei minori non accompagnati.
È ingeneroso pensare che le Amministrazioni Locali ed i Sindaci possano farsi carico di tutto.
Ad ogni buon conto sono state 1264 le violazioni al regolamento di polizia urbana, + 4,6% rispetto all’anno precedente, salgono a 257 gli ordini di allontanamento dalle zone a tutela rafforzata, + 46% rispetto ai 174 dell’ultimo report, 65 le sanzioni per ubriachezza molesta (+ 16%), 29 i casi di illecito amministrativo per possesso di stupefacenti per uso personale, (erano 31), a cui si aggiungono 3 comunicazioni di notizia di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, 75 immobili controllati per potenziali occupazioni abusive, con derivanti 4 comunicazioni all’Autorità Giudiziaria.
POLIZIA GIUDIZIARIA
In generale per l’ambito di Polizia Giudiziaria si contano 5 arresti, 67 comunicazioni di notizia di reato a seguito di attività investigativa, di cui 3 per violazione della legge che tutela le donne e i soggetti deboli che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti, il cosiddetto codice rosso, 2 per violazione del divieto di accesso nelle anzidette aree a tutela rafforzata adottato dal Sig. Questore (DACUR), 60 indagini delegate (+ 114%), 90 denunce e querele raccolte, 894 notifiche giudiziarie.
AMBIENTE
Nell’ambito della tutela dell’ambiente e del territorio si è passati da 145 a 355 ispezioni (+ 145%), con 352 sanzioni amministrative comminate rispetto alle 119 del periodo precedente, tra le quali si ricordano l’abbandono dei rifiuti prima che la fattispecie assumesse rilievo penale, violazione degli orari e/o della tipologia di elemento esposto non corretto. Risultati ottenuti pure con il contributo della nuova figura dell’ispettore ambientale attiva dal 01 gennaio scorso e la sempre importante opera delle guardie ecologiche volontarie. Sotto il profilo penale sono 12 le comunicazioni di notizia di reato che si sommano alle 67 citate in precedenza, di cui 2 per maltrattamento di animali.
SICUREZZA INTEGRATA
Sul tema della sicurezza integrata, per il secondo anno si è implementata l’attività legata convenzione di durata triennale stipulata tra l’Ente, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e l’agenzia delle Entrate, nell’ambito delle azioni volte a garantire la fedeltà fiscale, il recupero dell’evasione ed il contrasto all’elusione per perseguire le condizioni di uguaglianza sostanziale.
In quest’ottica sono stati approntati 7 controlli congiunti che hanno visto anche la partecipazione delle Nuclei Specialistici dell’Arma dei Carabinieri deputati alla verifica della salubrità degli alimenti e la sicurezza sul lavoro (N.A.S. e N.I.L.) e personale specializzato di ATS.
COMMERCIO
In totale per la salvaguardare la tutela del consumatore ed evitare dumping di mercato sono state effettuate di 196 ispezioni di esercizi commerciali, pubblici esercizi e esercenti l’attività commerciale su suolo pubblico in sede fissa o itinerante, 151 servizi di presidio delle aree mercatali per un totale 300 illeciti amministrativi accertati, di cui 88 legati all’occupazioni di suolo pubblico, 16 per commercio su area pubblica, 39 pubblicità abusiva, 3 per prosecuzione dell’attività nonostante provvedimenti interdittivi, 4 per avvio dell’attività in assenza di segnalazione certificata. Infine, 66 sono stati i sequestri di merce venduta abusivamente per 1979 oggetti sottratti, 61 le segnalazioni all’ufficio tributi per elusione ed evasione della TA.RI.
PROTEZIONE CIVILE
Gruppo Comunale di Protezione Civile, un fulgido esempio di amore verso la propria comunità, di solidarietà, di disponibilità, di professionalità, persone che sottraggono per mero spirito di servizio tempo ai propri cari ed a sé stessi per donarlo agli altri, si sono resi protagonisti di 163 servizi, ricordo tra i tanti lo sforzo interrotto per l’esondazione del lago dello scorso autunno in cui basilare è stata la collaborazione della colonna mobile provinciale, mentre 8 volte è stato attivato dall’Autorità Provinciale in supporto ad altre centri colpiti da episodi emergenziali. In ultimo, in 18 occasioni ha compiuto attività di attento monitoraggio conseguente alla diramazione di allerte meteo in orario serale e notturno.
Per rafforzare la cultura della protezione civile, fortificare l’importanza della prevenzione e la valutazione del rischio, si sono tenuti 8 incontri pubblici nelle piazze e nelle scuole, grazie all’adesione alla campagna nazionale voluta dal dipartimento e denominata “Io non rischio” .
Proseguendo, su iniziativa del nostro servizio di protezione civile e d’intesa con il Sig. Prefetto, a cui giunga la sincera riconoscenza per il ruolo di guida ferma e la capacità di valorizzazione delle singole componenti che concorrono alla protezione della comunità, da giugno a settembre scorso è stato realizzato un servizio di monitoraggio lacuale del primo bacino in occasione del fine settimana. Un piccolo contributo nel più ampio e strutturato piano di vigilanza attuato dalle Forze di Polizia e della Polizia Provinciale.
La richiamata progettualità è stata resa possibile grazie alle convenzioni stipulate con le associazioni di protezione civile attive sul territorio ed in possesso di specialità professionali e natanti, per cercare di scongiurare gli eventi nefasti dovuti all’inottemperanza del divieto di balneazione. Attività confermata anche per l’attuale stagione. Ed in ultimo da metà giugno è stata avviata un’attività di supporto ai servizi sociali che si riverbererà per tutta l’estate per la gestione dei minori non accompagnati.
LE CONCLUSIONI
Questi in estrema sintesi una parte dell’attività di un anno, quella più visibile e resa possibile dal lavoro silenzioso di tutti, di chi si occupa, in uniforme o appartenente all’amministrazione civile, dell’approvvigionamento di beni e servizi, della gestione amministrativa e contabile del personale, della manutenzione dei mezzi, della formazione e via discorrendo. Il Corpo funziona se tutti i gangli fanno la loro parte al servizio del bene comune.
Vedete una rappresentanza di appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri, un valido supporto al Comando nell’ottica della sicurezza partecipata e della promozione di comportamenti corretti nei parchi, durante gli eventi, innanzi ai plessi scolastici. È proprio vero, non conta se un militare sia in servizio attivo o collocato a riposo, abbia compiuto il servizio di leva o un’intera carriera nell’Arma, quando si è Carabinieri, nel senso più alto del termine, lo si è per sempre, il senso del dovere, il rispetto per l’Istituzione, la fedeltà alla patria sono imperituri.
Ed analoga collaborazione si avvierà con l’Associazione della Polizia di Stato che ringrazio per la presenza, a dimostrazione che il rapporto interistituzionale ed il tessuto sociale della nostra comunità sono quanto mai forti.
È stato un anno significativo anche dal punto di vista del ricambio generazionale, vorrei pubblicamente ringraziare il Commissario Capo Coordinatore Paolo DAMIANI ed il Vice Comandante Luciano CAMPAGNOLI, comaschi doc, che hanno concluso dopo oltre 40 anni il loro turno di guardia, un esempio di connettività con il territorio, di esperienza professionale con alti valori umani, di grande conoscenza della città, delle sue abitudini e del suo carattere.
Tra qualche minuto ci sarà una sorta di passaggio di consegna con tre giovani Ufficiali che raccoglieranno il testimone lasciato dai colleghi, fatto di prestigio, onore e responsabilità, per continuare insieme a tutti gli appartenenti alla Polizia Locale di Como a vestire l’uniforme con sobrietà, pazienza, spirito collaborativo, prontezza, senso del dovere, profondo rigore accompagnato dall’immancabile tratto di umanità, sia nei momenti altamente soddisfacenti che in quelli di comprensibile scoramento.
Da soli si va più veloci ma soltanto insieme si va più lontani, verso un futuro in cui la volontà deve essere accompagnata dalla possibilità.
La staffetta partita nel 1869 è arrivata alla 155° tappa, dobbiamo essere altezza di chi ci ha preceduto, qui rappresentati dai colleghi dell’Associazione Nazionale Vigili Urbani in pensione custodi di storia, radici e tradizioni del Corpo, ed anelare ad essere d’esempio per chi ci seguirà.
Viva la Polizia Locale, Viva la città di Como, viva l’Italia!
8 Commenti
Bene ma spero che per una volta il capitolato d’appalto sia stato scritto a ragione veduta, troppo spesso abbiamo assistito a spese assurde senza considerare assistenza e manutenzione poi mi auguro che le telecamere siano costantemente vigilare con un supporto attivo di pattuglie pronte a intervenire nell’immediatezza delle necessità.
Un amico straniero una volta mi disse:”Che strano, vedo sempre passare un’auto della “Polizia” (intendeva Vigili) alla stessa ora e i due a bordo guardano uno verso l’altro chiacchierando” Perchè strano? “Dovrebbero guardare veso l’esterno, una pattuglia deve controlare cosa succede sulla via” fu la sua risposta.
Servono commenti?
Intoccabile…..
Perché nessuna telecamera, pardon occhio, sul lungolago, allo stadio, in viale Lecco, in via Dante, in viale Geno, in via Manzoni, in viale Varese, in via Garibaldi… dove ci sono migliaia e migliaia di turisti???
Per non parlare delle piazze del centro storico??
P.s.: durante le partite del Como le postazioni sono fisse, per forza gli agenti si notano. E comunque per queste manifestazioni paga la società Calcio Como.
Paga una minima parte…il resto a carico dei contribuenti
…e sono cominciati i commenti a “vanvera” di chi paga le tasse…chissà che lavoro fa per criticare il lavoro degli altri ?
Caro il mio dottor. Aiello, tra il “non poter essere dappertutto” e non esserci mai da nessuna parte, (fatto salvo chissà come mai, quando il COMO gioca in casa) c’è una differenza abissale.
Anch’io non penso sia necessario inseguire i social, basterebbe qualche volta ascoltare le richieste e le lamentele dei cittadini che pagano le tasse e che hanno tutti i diritti di essere tutelati da quelli che una volta erano nominati in modo molto più intelligente “VIGILI URBANI” dove la parola vigili non era stata messa a caso.