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Villa Olmo Festival 2021
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Estate comasca flop, bando eventi per Villa Olmo (quasi) deserto: ecco come è andata. Si spera nei miracoli

L’anno scorso 45 giorni di eventi, oltre 60 date, 8 serate sold out, quasi 16 mila persone ad assistere ad appuntamenti che hanno visto sul palco nomi come Moni Ovadia, Elio, Francesca Michielin e De Sfroos, giusto per citarne alcuni.

Quest’anno Lady Gaga. Ma era la festa privatissima e blindatissima di un matrimonio milionario con magnate e milioni e corte al seguito.

Si interrompe così, salvo improbabili miracoli dell’ultimo secondo, la parabola ascendente (ora discendente, quando non in caduta libera) del Villa Olmo Festival inaugurato l’anno scorso grazie alla felice collaborazione tra Comune di Como e Teatro Sociale di Como-AsLiCo cioè, tanto per dare un volto alle istituzioni, l’allora assessore alla Cultura Livia Cioffi e Barbara Minghetti, direttore della programmazione del Teatro (certo: ex candidata sindaco e consigliera comunale ma in questa circostanza fatti non determinanti).

L’avviso per l’affidamento dell’organizzazione della seconda edizione pubblicato dal Comune a fine maggio (quindi tutto quello che raccontiamo era in capo all’amministrazione Landriscina), infatti, è caduto nel vuoto nonostante sul tavolo ci fosse l’esperienza, succulenta, dell’anno precedente e la concessione a titolo gratuito della Villa.

Ma il risultato è stato: nessuna risposta, nessuno interessato a proporre un calendario di eventi di qualunque natura. O meglio, abbiamo ricostruito con ampi margini di sicurezza, qualcuno un’offerta l’aveva presentata benché solo “qualitativa”, come previsto. Poi il soggetto, invitato a presentare entro le due settimane successive anche l’offerta economica, non si è più fatto vivo.

Un risultato che, oggettivamente, non è una sorpresa visto che il bando è stato pubblicato solo il 27 maggio con scadenza per la presentazione delle offerte fissata per il 10 giugno, cioè 15 giorni dopo e in un periodo nel quale la maggior parte degli artisti ha già un calendario di date fissato da mesi.

“Il settore Cultura e Turismo dispone di una persona e mezza e nessun nuovo assunto è stato destinato qui – aveva commentato Cioffi, in un’intervista a ComoZero nella quale le chiedevamo conto di questo ritardo – se la coperta è corta non si va tanto lontano e spero che la prossima amministrazione investa in risorse umane per un settore che ormai è trainante per l’intera città”.

Ma intanto il 15 luglio, data fissata per l’inaugurazione della seconda edizione del  Villa Olmo Festival, non ci sarà nessun evento, nessun palco, niente di niente con il rammarico di vedere ancora una volta (storia Grandi Mostre docet) un’esperienza di successo spegnersi per l’incapacità, o la mancanza di volontà, di darle continuità.

I tempi sono veramente stretti, difficile immaginare che l’erede certo oggi incolpevole di una tale sciagura, cioè la nuova amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, in una manciata di giorni trovi la soluzione. Salvo i miracoli di cui parlavamo sopra, chissà mai.

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2 Commenti

  1. Non è la prima volta che un bando che riguardi gli eventi culturali viene presentato in colpevole ritardo dal Comune. Ci ricordiamo della famosa estate del 2019 in cui il bando venne presentato a fine giugno e il calendario ad agosto. E dovevi portarti la sedia da casa. Qui son partiti prima e si sono schiantati molto presto. Risultato andremo a Lugano che come ogni anno presenta centinaia di eventi e lo fa con grande anticipo.

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