“So che tu ti sei arrabbiato, perché dici che prima di far diventare tutta la Lombardia zona rossa sarebbe bastato prendere i dati attuali e non quelli di 10 giorni fa per dimostrare che scendono i casi positivi in Lombardia. E’ così?”.

In questi termini la showgirl Barbara d’Urso, nel corso della trasmissione di Canale 5 “Pomeriggio Cinque” ha chiesto al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, un commento sul lockdown calato dal governo dalla notte di venerdì. E Fontana ha detto due cose, essenzialmente: ha ribadito di non essere d’accordo sui dati dei contagi utilizzati dal governo per inserire la Lombardia nella zona rossa; e poi ha annunciato che per i singoli territori lombardi che, nei prossimi giorni e con i dati aggiornati, dovessero dimostrare un calo dei casi positivi, chiederà al ministero della Salute di allentare le restrizioni appena entrate in vigore.

“Noi siamo stati i primi 12 giorni fa a emanare un’ordinanza che in parte limitava le libertà dei nostri cittadini, dunque non dovevano essere presi in considerazione i dati che finivano al 25 ottobre scorso, ma almeno quelli della settimana successiva – ha detto il presidente di Regione Lombardia – E questo per dire ai cittadini: amici abbiamo fatto qualche passo avanti, ma purtroppo questi sacrifici non sono bastati; oppure per dire loro bravi, quel sacrificio è servito a qualcosa”.

Poi l’annuncio circa l’intenzione di portare già nei prossimi giorni i dati lombardi, almeno per le province meno colpite (è stata citata nello specifico quella di Cremona, ndr), davanti al ministero della Salute per chiedere allentamenti del lockdown in quelle aree: “Purtroppo il provvedimento attuale del ministro della Sanità ricomprende tutta la regione nella zona rossa, ma io ho già interloquito con i sindaci dei vari territori che ritengono di poter essere considerati in situazioni migliori e con loro, dopo un’analisi, chiederemo al ministro Speranza che vengano allentati parzialmente le restrizioni per quei territori che dovessero risultare migliori. Non immediatamente, ma visto che i dati sono vecchi ma magari anche prima di 15 giorni”.