“I numeri stanno migliorando eppure c’è il rischio che si entri in zona rossa, una punizione che la Lombardia non si merita perché abbiamo fatto tanti sacrifici, i cittadini si sono comportati bene e la zona rossa è estramente penalizzante. L’ho detto anche al ministro Speranza al quale ho chiesto di riguardare”.
Così si è espresso questa mattina il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in attesa della decisione ufficiale del governo. Che, però, il governatore ha di fatto anticipato pur contestandola e avendo chiesto all’esecutivo di Roma di rivedere la decisione in arrivo (dunque non ancora formalizzata).
Poi Fontana ha detto che il calcolo dell’indice Rt “è estremamente opinabile e soprattutto si riferisce a dati vecchi e non tiene conto dell’evoluzione. Cosa mi ha risposto Speranza? Mi ha detto che riguarderà. Le scuole, in zona rossa non riaprono”. Il riferimento è in particolare alle superiori, per cui nelle ultime ore si era invece fatta concreta la possibilità di una riapertura al 50% da lunedì.
Como e Lombardia, ore decisive per la riapertura delle scuole da lunedì. Incognita zona rossa