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Forgione, foto e stoccate a Rapinese: “Il Carducci ha 40 anni più del Politeama ma qui i privati fanno manutenzione”

Sapidi post – con chiarissima punzecchiatura per il sindaco di Como Alessandro Rapinese – da parte della presidente dell’Associazione Carducci, Maria Cristina Forgione. Come premessa per inquadrare la faccenda, però, va ricordato lo scontro di fuoco tra primo cittadino e associazione, lo scorso inverno, con l’amministrazione che puntava a riprendersi la sede del Museo Casartelli nonché a incamerare  il rimborso di circa 118mila euro per vecchie bollette arretrate addebitate sempre all’associazione. Poi, però, ecco il Tribunale a dirimere la questione: vittoria dell’associazione e richieste di Palazzo Cernezzi (condannato pure a pagare le spese) rimandate al mittente (qui l’articolo). Ma ora veniamo all’oggi.

Con la  notizia ancora freschissima dell’intenzione della giunta Rapinese di provare a vendere lo storico cineteatro Politeama, acquistato dall’amministrazione per circa 1,3 milioni nemmeno due anni fa, ecco che la presidente del Carducci, Maria Cristina Forgione, attraverso facebook (e con il supporto di numerose foto) ha lanciato più di una stoccata al sindaco, con un parallelismo tra la sede dell’associazione che presiede e appunto il destino ancora  nebuloso del Politeama comunale.

“Palazzo Carducci ha solo 40 anni più del Politeama ma qui i privati fanno manutenzione per preservare i ricordi nel tempo in una ottica di progresso”, è stata la prima staffilata di Forgione. La quale però non si è fermata qui, commentando espressamente ancora la notizia della possibile nuova immissione sul mercato del Politeama e anche il no di Fondazione Cariplo al progetto di rilancio dei musei cittadini presentato dal Comune di Como.

“Direi proprio che preferirei non esprimermi – ha scritto Forgione allegando gli screenshot di entrambe le notizie – Ma c’è qualcosa che non sta funzionando solo per erronee prese di posizione. Il bene della città è altro e si può fare con eleganza e spirito di collaborazione. Io penso che bisogna cominciare a pensare quello che vogliamo. Io lo so e lo esprimerò man mano sempre senza polemiche”.

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