“Se uno entra e butta l’occhio dice: fantastico! Invece è tutto il contrario”. Inizia così l’accuratissima segnalazione, con foto (sotto l’intero reportage), inviata da un lettore sullo stato di disgrazia oggettiva in cui versa il parchetto di via Segantini a Sagnino.
L’elenco è lungo, spiega il lettore: “Panchine rotte con ferri sporgenti, peraltro mai verniciate negli anni, reti a pezzi, pali arrugginiti, giochi spaccati, sporgenze di cemento e mattoni, fontana spenta, è uno schifo. Per non parlare della sicurezza, ci sono tavoli imbrattati, c’è gente che va lì beve e spacca le bottiglie. Su quattro entrate solo una ha il cancello, che senso ha?”.
Conclude: “Vero, la responsabilità è di tutti è un tema di civiltà che riguarda i cittadini ma credo il Comune non si possa sottrarre: non è che arrivi tagli l’erba e tutto è finito”.
Ecco l’ampia documentazione:
5 Commenti
Ringrazio il lettore per il bel servizio ma ha documentato lo stato in cui si trovano quasi tutti i giardini di Como compresi i giardini a Lago e i viali alberati abbandonati a se stessi (viale Giulio Cesare e Aldo Moro) tanto per fare un esempio. Un fulgido esempio di come si abbia poca considerazione delle cose è la sede dell’Agenzia delle Entrate in via Cavallotti, ci sono passato l’altro ieri e l’erba e la sporcizia regna sovrana in quel poco spazio prospiciente l’entrata, grande “attrazione turistica”.
E cosa gliene fotte al Comune mica quella e’ una zona turistica !!!
Ho sempre pensato che fosse il parco più bello di Como, è quello che dico sempre a mia moglie, non mi ero mai reso conto di che livello di trascuratezza si potesse arrivare. Questo è un bel monito ai nostri amministratori che devono sempre ricordare che quando realizzano un opera devono mettere in preventivo i quattrini per la manutenzione. Una sbirciatina alla vicina Svizzera noo? Pensateci sto diventando nonno e avete poco tempo ?
Come mai l’eterno Candidato non ha ancora aggiustato tutto ? In 3 giorni ricostruisce il tempio.
Giochi di luce nei rendering e poi lasciano andare tutto in malora