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FOTO Da Como al mondo: il lago in migliaia di selfie e scatti gratis al minuto. Che tenerezza “Open to meraviglia”

Fa quasi tenerezza, ripensandoci, la campagna lanciata qualche mese fa da Ministero del Turismo ed Enit per promuovere l’Italia, Lago di Como incluso, con la famosa Venere di Botticelli-influencer davanti a Bellagio.

Pensare che nel 2023 uno Stato investa 9 milioni di euro complessivi per propagandare ciò che si vende gratis da solo, e molto più diffusamente, nell’epoca dei social e delle foto più facili che mai, rasenta l’incomprensibile. E la controprova in loco è facilissima: basta rimanere una mezz’oretta, non di più, sul lungolago di Como per capire come, entro la sera di ogni giorno, la cartolina lariana avrà già varcato centinaia di confini e sarà capitata probabilmente sotto milioni di occhi. Altro che “open to meraviglia”.

Appena messo piede sulla passeggiata, che accada da piazza Cavour o da Sant’Agostino, non c’è nessuno – ma veramente nessuno – che non metta immediatamente mano alla “fondina” ed estragga lo smartphone o la macchina fotografica. La bellezza del panorama, la vista sul blu del lago, le montagne attorno fanno da calamita irresistibile. A dire il vero, in un clima più stupìto e divertito che da safari del selfie.

Subito dopo, parte la caccia alla posa giusta, alla luce perfetta, al “cheeeeese”. Ed è un profluvio di clic, con immagini di volti e panorami che probabilmente dopo pochi istanti saranno visibili ovunque, via social: dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Francia al Qatar. E infatti sono migliaia le lingue che si sentono passeggiando, è un dato di fatto.

Il “punta e scatta” sul lungolago è sostanzialmente a ciclo continuo: coppie, famiglie, singoli, giovani, meno giovani, chi con il cellulare di ultimissima generazione e chi aprendo la custodia in pelle un po’ meno à la page, tutti si portano via – e diffondono nel globo – la loro cartolina da Como, con l’effetto eco (positivo o negativo che lo si giudichi) ben conosciuto. Eppure qualcuno ha pensato di spendere 9 milioni di soldi pubblici per dire “open to meraviglia” con un capolavoro dell’arte ridotto a controfigura di Chiara Ferragni. Vabbè, ce ne faremo una ragione noi, figuriamoci il resto del mondo.

 

 

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10 Commenti

  1. Con i soldi che hanno speso per fare pubblicità…si finivano i lavori sul lungolago!!!! Il Lago di Como non ha bisogno di pubblicità….se lo vedi ti innamori!!!❤️❤️❤️

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