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Fra i monti del Lago di Como, il segreto di una sorgente antica che diventa acqua in bottiglia amata in tutto il mondo

(Articolo dagli archivi di ComoZero: 5 luglio 2021) – Chi non hai mai avuto sulla tavola di casa o in qualche ristorante una bottiglia della famosissima acqua Chiarella, prodotta dalla storica azienda con sede a Plesio, piccolo borgo di 800 abitanti vicino a Menaggio? Negli anni è passata dall’essere una piccola impresa locale a diventare un marchio più che affermato, che consegna i propri prodotti in 11 paesi del mondo arrivando fino a Emirati Arabi, Israele e Cina.

Andrea Vaccani e Anna Giugno

“Tutto iniziò nel 1964 – racconta Anna Giugno, amministratore delegato dell’azienda – in un’epoca in cui nelle nostre zone non c’erano nemmeno le strade, alcuni amici di Como decisero di aprire l’azienda. La scelta del comune di Plesio non è casuale, già allora era nota la fonte della Val Menaggio per le sue formidabili proprietà mediche, infatti grazie alla mancanza di una significativa variazione di temperatura non ci possono essere degli accumuli di elementi indesiderati. La nostra è un’acqua oligominerale, quindi adatta per qualsiasi tipo di dieta ed è inoltre carica di nutrienti”.

La notissima azienda divide i propri stabilimenti in due settori: plastica e vetro. Soprattutto in merito a quest’ultimo materiale, il design della bottiglia non è sicuramente un elemento di secondo piano: infatti “iF Word Design Guide” ha assegnato il “Design Excellence 2021” alla “Chiarella Symposion 0,70”, ultimo prodotto di punta in casa Chiarella.

Insomma, la società del lago sembra non volersi più fermare, diventando sempre di più un motivo di vanto e prestigio per tutto il territorio; forse però chi ne ha tratto più beneficio è stato proprio il piccolo borgo di Plesio: “Negli anni sicuramente l’azienda ha portato numerosi vantaggi alla comunità – spiega Andrea Vaccani, responsabile commerciale – primo tra tutti i nuovi posti di lavoro, ma anche la costruzione di nuove strade che, come si può immaginare, al tempo dell’inaugurazione dello stabile non erano adatte per sorreggere il peso dei pesanti camion”.

La produzione annua di bottiglie attuale è di circa 70 milioni di unità, ma nonostante ciò la storica Chiarella non sembra aver dimenticato i valori di decenni di duro lavoro.

“L’azienda ha sempre avuto delle idee precise che tuttora portiamo avanti – conclude Vaccani – innanzitutto vogliamo valorizzare il più possibile il territorio, cercando non solo di rispettare l’identità di Plesio e delle zone circostanti ma anche fornendo attraverso il nostro prodotto una buona pubblicità per il lago. Infine, puntiamo tutto sulla qualità e non sulla quantità: infatti la nostra acqua è apprezzata in tutto il mondo per il suo gusto e la sua salubrità e per questo per noi è importantissimo rispettare l’impatto ambientale, non solo salvaguardando ecologicamente la fonte ma anche producendo delle bottiglie che siano al 100% riciclabili”.

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