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La Funicolare e la denuncia dei biglietti impossibili la sera. Peduzzi (ex Cpt): “Ecco come stanno le cose. E la proprietà oggi è di Spt Holding”

Ieri raccontavamo la segnalazione, in effetti molto arrabbiata, di Marco Cassina, notissimo commerciante comasco, presidente locale, nonché consigliere nazionale, di Federmoda, che ha scritto alla redazione: Funicolare, rabbia di Marco Cassina: “A Brunate impossibile fare il biglietto la sera. O si scavalca o si scende a piedi”.

Poi tirato in ballo in maniera oggettivamente impropria da alcuni commenti all’articolo è poi intervenuto l’ex presidente del Cpt, Daniele Peduzzi, che approfittando della risposta-precisazione ad altri lettori spiega e ricostruisce quanto avvenuto nel suo periodo alla guida dell’Ente, ricordando peraltro che la proprietà della Funicolare oggi è di Spt Holding Spa (il gestore è Atm). Ecco l’intervento:

Ciao Giorgio e grazie dell’attenzione e dell’affetto che mi hai dedicato in più occasioni. Preciso che non sono più presidente da fine giugno 2023 quindi non è più di mia competenza.
Mi permetto comunque di fare alcune precisazioni: il CPT sotto la mia guida ha investito più di 2 milioni di euro in infrastrutture e migliorie varie; ha triplicato i proventi da canoni di locazione e ha concretizzato la fusione con SPT Holding Spa (che è la nuova proprietà dell’impianto), fusione di cui si parlava da più di vent’anni e che guarda caso si è chiusa sotto la “presidenza Peduzzi”, ed inoltre la società, visto i risultati esercizio è tornata a pagare le tasse sugli utili (i bilanci sono pubblici).

Ma veniamo al caso dell’articolo: l’emettitrice di titoli di viaggio è in uso al Gestore ma è un cespite della Proprietà. Mi sono interessato per sostituirla ma il fatto che l’Agenzia TPL sta lavorando ad una bigliettazione unica di ambito (cosa che avrebbe potuto rendere inutilizzabile il macchinario a distanza di poco tempo dall’installazione) ed il costo proibitivo nella nuova emettitrice mi hanno fatto desistere dal procedere con la sostituzione dell’asset.

A fronte di quanto sopra, la ditta che seguiva come manutenzione l’apparecchio ha chiuso la divisione che se ne occupava e ci siamo trovati con uno strumento non più implementabile, anche perché avevo richiesto modifiche che non sono state fatte (come accettare banconote da 20€ e l’erogazione di monete da 2€ come resto).
Specifico inoltre che chi è sprovvisto di contanti, può usare il distributore automatico che è a 3 metri dall’emettitrice.

Saluti e buona vita a tutti.

[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]

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5 Commenti

  1. ringraziamo il sig Peduzzi di tutte le considerazioni necessarie a farci capire il perché la macchinetta è fuori uso; ci manca la risposta su “cosa fare”…
    è La stessa storia di Trenord: ad ogni ritardo e soppressione ti spiegano le motivazioni (guasto, ritardi di altri treni, ecc) ma agli utenti serve una domanda a “quindi cosa faccio ?”

    gent sig Peduzzi possiamo quindi desumere che il sig. Giorgio (e tutti i viaggiatori serali) è autorizzato a viaggiare senza biglietto ?

  2. Ma che serve nel 2024 un’emettitrice di biglietti fisici con manutenzione dell’apparecchio?
    Si può acquistare online un biglietto che consiste giusto in un QR code e a quel punto basta un semplice lettore.

  3. Caro cittadino (Luca)
    Preciso ulteriormente la questione.
    La macchina è guasta? Manutenzione ordinaria (spetta al Gestore ATM).
    Il preventivo per una macchina nuova si aggirava attorno ai 40.000€: ricordo che la Proprietà percepisce circa 230.000€ di affitto per l’impianto da ATM (ben poca cosa rispetto ai proventi dalla vendita dei titoli di viaggio che è competenza esclusiva del Gestore – vedere i bilanci che sono pubblici): il CPT avrebbe dovuto investire 1/6 circa del canone di affitto annuale (che solitamente viene accantonato per le manutenzioni straordinarie che sovente arrivano al milione di euro ovvero 4 annualità) per acquistare un asset che poteva diventare obsoleto in un paio di anni?
    Per i pochi utenti sugli oltre un 1.200.000 passaggi (corsa singola) all’anno che hanno questo problema e date le motivazioni addotte, la spesa non è sembrata opportuna.
    Sicuramente qualcuno avrà ancora da ridire ma per me la questione è chiusa in tutti i sensi.
    Saluti.

  4. Caro ex Presidente Peduzzi, il fatto che lei reputi non necessario consentire ai passeggeri di poter comprare un biglietto a Brunate solo perché la
    Macchina nuova costa troppo mi sembra una scusa poco credibile, la funicolare e’ tutt’altro che in ristrettezze economiche e non solo può permettersi una nuova macchinetta che costerà qualche migliaio di euro ma dovrebbe essere obbligata per legge essendo un servizio pubblico. Poi lo scaricabarile tra cespiti proprietà e manutentori credo sia un problema iterno che agli utenti interessa poco…e’ dovere della gestione garantire che un servizio sia fruibile. Qui siamo proprio al medioevo… solo contanti, no alle banconote da 20 euro … e comunque in questo momento neppure con quelli perché la macchinetta e’ rotta e chiusa in una stanza….mahhhh

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