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Il toast di Gera Lario e l’ira del Gambero Rosso su Tripadvisor: “Arena per insulti e leoni da tastiera”

“Il toast di Gera Lario rischia di essere il più caro della storia e stavolta potrebbe essere Tripadvisor a pagare lo scontrino. Con tutti i supplementi del caso”. Dopo il caso del bar sul Lago di Como, a Gera Lario appunto, che ha fatto pagare due euro il taglio a metà di un toast – caso segnalato dal cliente dapprima su Tripadvisor e poi ripreso praticamente dai media di tutta Italia – arriva una durissima presa di posizione del Gambero Rosso, la casa editrice della mitologica guida enogastronomica.

In un lungo articolo firmato da Andrea Cuomo e intitolato “Da sito di recensioni degli utenti ad arena per leoni da tastiera: l’ultima metamorfosi di Tripadvisor”, il Gambero Rosso parte proprio dal caso comasco per affrontare il tema della piattaforma per le recensioni dei locali “che doveva essere un’alternativa dal basso alle guide paludate compilate da gastronomi accigliati [ma] con il tempo si è trasformata nell’Ok Corral dei clienti insoddisfatti, che si vendicano a colpi di uno su cinque e di ‘solo perché non si può mettere zero’ per sorrisi e piatti non abbastanza larghi e per conti non abbastanza stretti”.

Poi, affrontata la questione dei giudizi pubblicati da gente che non è mai stata effettivamente lì, come accaduto in Liguria con “la vicenda di Finale Ligure (dove è stato fatto pagare 2 euro un piattino vuoto per condividere del cibo, ndr) rilanciata da una socialite (sic) famosetta, Selvaggia Lucarelli” e che “ha rivelato un’ulteriore distorsione del sistema. In questo caso sono piovute una montagna di recensioni negative sul locale ligure che non avevano soltanto il difetto della virulenza ma anche quello della contumacia”.

Alla fine il Gambero invita Tripadvisor a “riflettere se queste storiacce di panini e piattini non possano essere l’inizio della sua fine” perché “se una piattaforma di condivisione di esperienze gastriche non può difendersi non dico dagli hater a panza piena, ma almeno da quelli non mangianti, potrebbe perdere ogni credibilità, diventando un Facebook qualsiasi, un insultatoio gastronomico”. Qui l’articolo integrale.

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9 Commenti

  1. Questi tipini così fantasiosi nel caricare oneri sugli scontrini sono gli stessi che in pieno Covit frignavano perché non avevano clienti? Ha a saperlo…..

  2. Io direi che l’importante però é almeno esserci stato in quel locale, bar, ristorante o che sia.,altrimenti sono solo chiacchiere da paranioco depresso.

  3. Si, si, leoni da tastiera. Quella del registratore di cassa però. Ma poi, ragionando al contrario, siamo sicuri che le recensioni entusiastiche di riviste specializzate, tipo Gambero Rosso, a locali pluristellati, corrispondano alla reale qualità del prodotto o non siano in qualche modo pilotate da chissà quali favori? Se dubbio deve essere per le recensioni negative, così può essere per quelle positive. Se mi facessero mangiare “a gratis” darei 5 stelle a tutti.

  4. Direi che nell’era dei social e della condivisione online anche dell’espletamento delle funzioni corporali quotidiane, lanciare stracci contro trip advisor sia giusto una ricerca di visibilità, perché se anche chiudesse il sito, la gente posterebbe altrove le sue esperienze. Che poi ci sia gente disturbata che fa un uso demenziale e denigratorio nei confronti altrui dei social è fuori discussione, ma che uno abbia il diritto a recensire negativamente un posto dove è stato o trattato male o bellamente truffato è sacrosanto. Una volta si faceva tra amici a cena, o al bar, e certi locali andavano avanti per anni a fottere il prossimo , ora non più come è giusto che sia. Per quelli che lavorano onestamente è sicuramente frustrante trovare recensioni negative ma il diritto di replica da parte dei titolari su trip advisor è garantito. Quindi possono tranquillamente difendersi e prendere provvedimenti contro chi recensisce per finta

  5. In realtà non ha scritto quello, ma che spesso su quella piattaforma ci sono opinioni scritte da persone che non hanno mai messo piede negli esercizi, e altro…
    Ok babanetto? 🙂

  6. Uno degli “articoli” più inutili della storia. Praticamente questo sig.r Nessuno sta dicendo che:
    – non si deve esprimere la propria opinione
    – non si deve esprimere solidarietà nei confronti di chi ha subìto ingiustizie
    – occorre essere omertosi verso i ristoratori che rubano soldi ai clienti, anziché smerdarli pubblicamente sperando di contribuire al loro meritatissimo fallimento.

    Ok boomer. Ma ora svegliati che siamo nel 2023, non negli anni 80.

    1. Forse sarebbe meglio che tu rileggessi l’articolo, così da essere sicuro di aver capito cosa c’è scritto…

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