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Gattostello, serve una nuova casa per i mici: “Obbligati ad andarcene, aiutateci a ripartire più forti”

Un trasloco forzato, dettato non da decisioni dell’Ats o da controlli sanitari, ma dalle continue pressioni di una vicina. È questo che ha spinto Rosanna Moretto, presidente dell’associazione Gattostello, a dare disdetta del contratto per la sede attuale. “Abbiamo resistito a ispezioni e segnalazioni – racconta – e ogni volta ne siamo usciti a testa alta. Purtroppo c’è gente che non ama gli animali quanto li amiamo noi. Questa persona ci accusa di odori molesti ma l’ispezione a sorpresa da parte dell’Ats è stata a nostro favore. Nonostante ciò, lei non si arrende, ha scritto persino al Presidente della Repubblica. Un’altra volta abbiamo avuto anche i Nas a controllare la scadenza dei prodotti. Lei era anche venuta qui a vedere con i suoi occhi, le ho fatto visitare l’infermeria e mi ha detto: ‘No, non è questo l’odore che sento’. Allora io non so cosa dire. Se una persona è convinta di certe cose, non le fai cambiare idea. Così abbiamo deciso di andarcene“.

Il nuovo spazio è già stato individuato, poco distante dall’attuale: sarà più grande, ma richiederà importanti lavori di ristrutturazione per rispettare le normative. “Dovremo abbattere pareti, creare un’infermeria e spazi ben distinti come richiede l’Ats – spiega Moretto – Per questo abbiamo lanciato una raccolta fondi: ci aspetta una nuova sfida”. L’idea è anche quella di sfruttare l’occasione per ampliare l’attività, aprendo una vera e propria pensione per gatti: un servizio molto richiesto, soprattutto in estate, che permetterebbe alle famiglie di lasciare in custodia i propri animali durante le vacanze per poi riprenderli al rientro. Una scelta che darebbe respiro economico all’associazione, ancora oggi basata esclusivamente sul volontariato e sulle donazioni, e che potrebbe garantire una stabilità maggiore al progetto.

Tra abbandoni e nuove famiglie

Il lavoro del Gattostello è incessante soprattutto d’estate, quando le segnalazioni di abbandoni aumentano. “Ogni anno tra giugno e luglio veniamo sommersi di richieste: c’è chi deve traslocare, chi improvvisamente diventa allergico, chi trova scuse per disfarsi del gatto. Noi non diciamo di no a nessuno”, racconta Rosanna.

Nella struttura i gatti vivono liberi, nessuna gabbia solo tante storie che si spera avranno un lieto fine: c’è Gilles, micina trovata a Merone e già promessa adozione, o Cristicchio, recuperato a Berzago e ora in stallo. E poi i salvataggi più drammatici, come i 20 gatti recuperati a Nesso da una casa in condizioni di povertà estrema. “L’uomo li amava, li teneva sempre in braccio, ma viveva in una situazione disperata”.

 

Ogni adozione è un momento speciale. Dall’apertura nel 2022 a oggi l’associazione ha perso il conto di quanti gatti ha affidato, ma mediamente all’anno dovrebbero essere in media una cinquantina. “A volte arrivano famiglie decise a prendere un cucciolo e tornano a casa con un adulto, perché sono i gatti a scegliere loro. Abbiamo anche richieste dalla Svizzera: per portare i mici oltreconfine servono vaccini, passaporti e pratiche doganali, ma non ci fermiamo davanti alla burocrazia. Un altro servizio importante è quello che svolgiamo con i servizi sociali dei comuni: ospitiamo gatti di famiglie che hanno situazioni difficili“.

Cucciolate e salvataggi

Nonostante le campagne di sterilizzazione, il randagismo resta diffuso e molte persone continuano a rifiutare la sterilizzazione dei gatti, causando numerose cucciolate. “Il nostro lavoro più intenso arriva ad aprile: quest’anno abbiamo avuto tantissime cucciolate, ne sono passate almeno una decina. Per fortuna siamo riusciti a darli tutti in adozione, e ora ci sono rimasti pochi cuccioli”. Spiega che alcuni animali vengono ospitati direttamente dai volontari: “Un nostro volontario ha a casa una mamma con quattro piccoli di un mese. Finché non hanno fatto tutti i controlli sanitari, non possono entrare nella struttura: sarebbe rischioso sia per loro sia per gli altri. Per le sterilizzazioni e le cure veterinarie ci appoggiamo a una clinica che ci viene incontro con prezzi agevolati. Ma spesso sono i volontari a mettere mano al portafoglio”. Per gestire al meglio la salute degli animali, il Gattostello dispone di un’infermeria, dove isolano e curano i gatti che necessitano di terapie, evitando così possibili contagi agli altri ospiti.

Non mancano i casi particolari: “Abbiamo anche una gattina grigia con problemi neurologici – continua Rosanna – ha solo quattro mesi, ma purtroppo non la adotterà mai nessuno”. E aggiunge: “A volte ci chiamano anche da lontano: per esempio l’Enpa di Varese ci ha chiesto aiuto. Una volta siamo andati fino a Crema, all’Eurospin, dove un gatto viveva da due settimane nel reparto gastronomia, nutrendosi di prosciutto e mortadella. Non riuscivano a prenderlo, così io e una volontaria abbiamo studiato la zona e piazzato una gabbia-trappola: funziona così: si mette il cibo dentro e, quando il gatto entra, lo sportello si chiude. Non è traumatico, serve solo per catturarlo in sicurezza”.

Volontari come una famiglia

A rendere possibile tutto questo è un gruppo di volontari sempre più numeroso: “Siamo una trentina operativi, ma in totale 38 iscritti. In estate, ad esempio, tanti insegnanti dedicano più tempo ai turni. È una vera famiglia: ci aiutiamo, ci sosteniamo e spesso ci fermiamo a festeggiare insieme. Qui abbiamo anche la macchinetta del caffè, il frigo con le bibite, spesso organizziamo mangiate insieme. Abbiamo passato qui Ferragosto, Natale e persino Capodanno, perché temevamo i botti essendo nuovi della zona. L’albero di Natale l’abbiamo appeso a testa in giù, e ci siamo divertiti tantissimo”, spiega Moretto.

Accogliamo anche ragazzi delle comunità per attività di volontariato. Ci chiamano per chiedere se possiamo ospitarli: così hanno l’opportunità di rendersi utili e passare del tempo con gli animali. Finora sono passati diversi giovani, ed è stato un arricchimento per tutti”.

I volontari non si limitano alle pulizie o alla gestione quotidiana: imparano a fare terapie, a somministrare farmaci, ad assistere i gatti malati. “Abbiamo anche una chat con gli adottanti, più di 130 persone, che ogni giorno mandano foto e aggiornamenti. È la nostra più grande soddisfazione: vedere i gatti felici nelle nuove case”.

Un sogno chiamato “Gattostello per sempre”

Il desiderio di Rosanna è semplice ma ambizioso: “Vorrei che un giorno esistesse un ‘Gattostello per sempre’, una casa definitiva, che non dipenda dagli affitti o dai sacrifici personali. Così chi verrà dopo di me potrà occuparsi dei gatti senza dover pensare ogni giorno a come pagare le spese”.

Nel frattempo, il rifugio continua a crescere e a farsi conoscere: sarà infatti presente al Missaglia Comics, un evento atteso dagli appassionati di fumetti che si terrà in un suggestivo monastero. All’evento parteciperanno artisti di fama, tra cui Lola Airaghi e Claudio Villa. Lola Airaghi ha realizzato una locandina speciale a tiratura limitata, che sarà venduta al banco dell’associazione insieme a sketch dal vivo e gadget vari. “Lola, anche lei amante dei gatti, ha deciso di mettersi a disposizione dopo aver saputo delle nostre difficoltà, e molti altri artisti hanno fatto lo stesso”, racconta Rosanna. Sarà un’occasione speciale per far conoscere l’associazione e raccogliere fondi per i gatti in attesa di adozione.

Rosanna conclude parlando dei progetti futuri: “Vorrei che il Gattostello fosse anche un luogo di inclusione, dove poter coinvolgere le scuole e i ragazzi disabili. Sarebbe bellissimo lavorare con loro, ma per ora dobbiamo aspettare il trasferimento nella nuova sede. Solo allora potremo davvero pensare a nuovi progetti”.

“Ogni volta che vedo un trasportino uscire con un gatto che va nella sua nuova famiglia, mi commuovo – conclude Moretto – È questo che ci ripaga di tutto”.

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