“Mi auguro davvero che questo giardino possa andare avanti a vivere e che possa continuare a trasmettere alle persone momenti di appagamento e pace interiore. Da adesso in poi, il mio dovere è quello di far sì che il giardino non finisca con la mia vita, ma che vada avanti, per poter dare un senso a tutto il lavoro svolto per così tanti anni. Desidero, più di ogni altra cosa, che i miei sforzi non siano stati vani”.
Così diceva dalle pagine di ComoZero il 15 dicembre scorso Ida Lonati Foti, conosciuta da tutti come Nonna Pupa, in occasione della presentazione del libro di Manuela Moretti “Il giardino di Nonna Pupa“.
Se ne è andata questa notte, all’età di 95 anni nella sua casa di Cernobbio lasciando un segno profondo e di grande valore, un insegnamento sociale, morale e civile unico.
L’impresa di Nonna Pupa iniziò nei primi anni Ottanta quando la signora, infastidita dall’insopportabile aspetto che ogni giorno, per colpa dell’immondizia, assumeva la valle, un tempo conosciuta come la “Valle dei Rovi”, chiese e ottenne dal Comune di Cernobbio il permesso di “adottarla”.
Questa impresa le valse un riconoscimento da parte del Comune, che nel 2009 decise di premiarla con l’iscrizione all’ “Albo d’Oro Città di Cernobbio” per “aver trasformato una discarica a cielo aperto in un’oasi verde, per il suo amore all’ambiente, per aver saputo aggiungere un’ulteriore attrattiva alle bellezze del nostro territorio”.
Nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate nel suo cammino, Nonna Pupa, insieme all’aiuto speciale della nipotina Giulia, è riuscita a trasformare la “Valle dei Rovi” nel giardino che tutti oggi possono ammirare.
Dopo diciotto anni dall’inizio di questa impresa, insieme ad alcuni amici, Nonna Pupa ha fondato l’“Associazione il Giardino della Valle”: da quel momento, con i proventi delle quote associative, ha potuto permettersi un modesto aiuto ed è riuscita anche a migliorare certi aspetti del giardino, fino a completarlo. Da allora, nel “Giardino della Valle” si svolgono diverse iniziative culturali per sostenere il suo mantenimento.
Passeggiando tra i suoi sentieri, è facile imbattersi in chi, ispirato dalla tranquillità del luogo e dalla sua atmosfera, legge, dipinge, recita o, semplicemente, presta ascolto alla natura che tutto circonda.
Il libro Il Giardino di Nonna Pupa vuole essere un aiuto concreto per mantenere in vita questo luogo speciale, che rappresenta un gesto d’amore nei confronti del territorio e di chi lo abita.
3 Commenti
Grazie per il Tesoro che ci hai lasciato!
Un esempio per tutti. Non la conoscevo, ma tanto rispetto per questo animo sensibile!
Pupa era una mia carissima amica, una fonte di amore, non solo per le piante e gli animali. Ciao carissima… Pace..pace. Ti voglio tanto bene…buon volo…