Como, accerchiati i boschi dello spaccio tra Cadorago, Veniano e Lomazzo: 130 persone identificate, tre arresti e sequestrata 1 kg e mezzo di droga. La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha arrestato nella flagranza di reato di spaccio di sostanze stupefacenti, tre cittadini marocchini, rispettivamente di 30 anni il primo e 34 anni gli altri due, scovati nel pomeriggio di ieri dagli investigatori della Squadra Mobile di Como, all’interno delle aree boschive tra i comuni di Cadorago, Lomazzo e Veniano.
Infatti, come deciso nel corso delle propedeutiche Riunioni Tecniche di Coordinamento tenute dal Prefetto Corrado Conforto Galli, il Questore di Como Marco Calì ha ulteriormente incentivato i servizi straordinari atti a contrastare il fenomeno dello smercio di sostanze stupefacenti, specie nelle zone boschive della provincia di Como.
Nel pomeriggio di ieri, 130 sono state le persone identificate dalle pattuglie della Polizia di Stato composte da personale della Questura di Como e del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano e che hanno presidiato le principali arterie di collegamento tra i comuni di Cadorago, Lomazzo e Veniano, cinturando l’intera area dove si stava svolgendo una mirata operazione di contrasto allo spaccio di droga.
Nel pomeriggio di ieri, 4 ottobre, infatti la Squadra Mobile di Como ha letteralmente accerchiato e presidiato tutte quelle zone, ritenute calde e che necessitavano di un intervento deciso, i comuni interessati, a partire da quello di Cadorago, sono stati Lomazzo e Veniano, dove i poliziotti, confondendosi con la vegetazione e con molta attenzione, si sono addentrati nei boschi scovando e sorprendendo due distinti bivacchi – erano presenti tende giacigli per passare la notte e vettovaglie di ogni genere per cucinare – con all’interno tre soggetti di origini marocchine.
L’azione è stata talmente ben preparata ed attuata dagli agenti che, se nel primo bivacco i due marocchini di 34 anni, irregolari e senza fissa dimora, hanno abbozzato una brevissima fuga tra la vegetazione prima di essere arrestati, l’intervento nel secondo bivacco posto a qualche chilometro dal primo, il 30enne marocchino, irregolare e senza fissa dimora, non ha avuto nemmeno il tempo di realizzare cosa gli stesse accadendo, infatti è stato arrestato mentre all’interno della tenda canadese, stava confezionando le dosi di cocaina, hashish e codeina/morfina da vendere ai clienti.
Il risultato finale ha visto il sequestro di più di 1 kg e mezzo di droga appunto tra cocaina – il quantitativo di droga maggiore pari a kg. 1,30 – l’hashish e mezzo chilo di una sostanza di colore bruno, che al test è risultata reagire alla codeina/morfina.
Come in precedenti episodi simili, gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sequestrato, alcuni machete e una mazza di ferro, oltre che a una cospicua attrezzatura adatta a pesare e confezionare la droga.
Portati tutti e tre in Questura, gli arrestati sono stati identificati con estrema precisione e al termine degli atti e delle verbalizzazioni, è stato avvertito il Pm di turno, che ha disposto venissero portati presso la casa Circondariale di Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dicono dalla Questura: “Proseguiranno senza sosta e con la medesima determinazione i servizi straordinari di Controllo del Territorio, sia su strada che nelle zone boschive, per poter assicurare legalità e soprattutto sicurezza nei cittadini”.
Un commento
Marocchini? Ma dai, che strano!