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Giro di Lombardia e traffico, Rapinese stronca le proteste: “Mancano 363 giorni, chi vuole restare in coda si accomodi”

L’edizione appena andata in archivio del Giro di Lombardia – grande evento sportivo e televisivo – ha inevitabilmente determinato qualche disagio a Como sul fronte della viabilità. Questa sera in consiglio comunale il sindaco Alessandro Rapinese ha comunque liquidato senza mezzi termini proteste e mugugni (mentre appena prima di lui la consigliera di Svolta Civica Barbara Minghetti aveva fatto “i complimenti all’amministrazione e agli organizzatori, perché il Giro avrà anche comportato disagi ma credo siano iniziative molto importanti per Como”).

Poi ha preso la parola il sindaco: “Quando venne nel mio ufficio il comitato organizzatore, dissi chiaramente che sarebbe stato opportuno fare due passaggi a Como. Era una grande scommessa, penso sia stato uno spettacolo. E penso che la San Fermo, che io chiamo Valfresca, sia stata pari a un passo dolomitico. Anche gli organizzatori erano incredibilmente soddisfatti. Il Giro di Lombardia è Como e Como è il Lombardia”.

Poi ecco la parte dedicata a chi, intrappolato nell’inevitabile traffico per la chiusura delle strade, ha protestato per i disagi: “Il prossimo anno il Giro di Lombardia sarà il 7 ottobre e la domenica organizzeremo la Gran Fondo. Chi non capisce l’importanza di questo evento, oggi lo sa con 363 giorni d’anticipo ed è al pari di chi si lamenta del Gran Premio di Monte Carlo o della maratona di New York perché vuole prendere lo stesso la macchina. E se proprio ha voglia di rimanere in coda, si accomodi”.

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15 Commenti

  1. Del giro di Lombardia Lombardia non mi importa nulla se posso anzi ci vado. Quello che volevo far presente al sig. Sindaco è che via napoleona la sera diventa l’autodromo di Monza , gli incidenti non si contano. Capisco che sono fuori luogo ma mi preme far presente che anche la strada che collega Como ad Argegno è un bollettino di guerra, mi scuso perché non so nemmeno se compete al nostro Sindaco, ma in quella strada non si dovrebbero superare i 30 km orari come fanno in Svizzera, tra ciclisti e motociclisti è veramente un grosso problema. Vorrei attenzionare quanto segnalato perché su quelle strade viaggiano i nostri figli e i nostri familiari.
    Scusate.

  2. Personalmente sono favorevole allo sport quale esso sia ma bloccare una città perché qualcuno deve fare sport non mi sta bene. Le attività devono funzionare non per guadagnare ma per riuscire a sopravvivere .È chiare che invece si predilige il guadagno del Comune

    1. Quel “qualcuno” sono ciclisti professionisti non signor di mezza età che fanno una corsetta al parco. La corsa è vista in tutto il mondo e da tutto il mondo vengono a Como per vederla. Como vive anche di turismo e questi eventi non fanno che aumentare la pubblicità per la città e quindi generare un indotto importante.
      Considerando che la data del Lombardia di conosce già a distanza di un anno potrebbe benissimo organizzarsi e muoversi con qualche altro mezzo per un giorno. Per gli altri 364 può fare quello che vuol.

  3. Si ma che rottura di scatole! I locali no, fanno rumore voglio dormire,i fuochi no fanno rumore voglio dormire, le feste no, fanno rumore voglio dormire, notte bianca no, fa rumore voglio dormire, il giro no, voglio passare con la macchina,e poi tornare a casa e voglio dormire..ma in un ospizio no?? Mai una volta che che si accetti l’unico vero rompimento di scatole ovvero aereoclub..quello no è? Non vuoi dormire? Se c’è il giro basta saperlo prima e ci si organizza! Ma che noia mortale!

  4. Tecnicamente la GF Il Lombardia l’hanno fatto in Brianza (partenza da Cantu’ con direzione Canzo, Bellagio, Ghisallo e ritorno a Cantu’), e si sono lamentati lo stesso

  5. Le polemiche in questi casi sovente giungono da quelle persone incapaci di concepire una esistenza che contempli altro oltre al lavoro e sopratutto oltre alle loro di attività, attività sempre primarie e preponderanti sul quelle che interessano il vivere della collettività.

    Persone (ve ne è notizia recente) che si lamentano per esser rimaste bloccate in macchina per venti o trenta minuti, che ritengono “non condivisibile” come motivazione al blocco una una gara ciclistica ufficiale (Foglie Morte o Gran Fondo che sia), che indicano come uno spreco l’uso di forze dell’ordine al seguito della gara stessa.

    Sarei curioso di sapere se le stesse persone lamentose, di fronte alle giornaliere code per andare e tornare dal lavoro, vadano adoperandosi con lo stesso fervore per risolvere tali ingorghi.
    Ma è risaputo, è onorevole solo chi lavora ed è onorevole solo la fatica del lavoratore, il resto (pedalare compreso) è per perditempo che ci impediscono di compiere i fattacci nostri nel fine settimana.

  6. Concordo che il giro di Lombardia è uno spettacolo per i cittadini e una vetrina x Como perciò vale assolutamente un pò di coda. Le gare di amatori invece le lascerei agli altri..non finiscono mai e creano grandi disagi, possono farle anche in Brianza che li hanno più strade..

  7. Il giro di Lombardia non l’ha portato Rapinese e, ogni anno puntuali arrivano le scommesse. Ben vengano 10 manifestazioni come questa. Ps ma. Il Rapinese, appassionato alle pendenze della Valfresca, è lo stesso che critico’ la tappa del Giro con arrivo a Como?

  8. Stavolta ha ragione in pieno. Cosa si vuole una città che non sia in grado di darsi un giorno di requie dalle auto ?vrooom vroomm futuristi siamo nel 2023 e non a inizio novecento. Adeguatevi

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