“Giù le mani dai nostri angeli”. Si intitola così il volantino che invita alla partecipazione in massa al prossimo consiglio comunale di Casnate con Bernate in cui si tratterà del contestatissimo tema dello scioglimento del gruppo di Protezione Civile (qui abbiamo raccontato la vicenda). Una crisi a cui in paese si è arrivati dopo una lunga serie di tensioni con l’attuale primo cittadino, culminate in dimissioni e polemiche da parte del gruppo di Protezione Civile. L’appuntamento in aula consiliare è per giovedì 23 marzo alle 20.30, ma il clima è già tesissimo.

“I cittadini di Casnate con Bernate che vogliono contribuire con noi a proteggere i nostri volontari così come loro hanno sempre protetto voi durante gli anni – si legge nel volantino diffuso in paese da chi si oppone allo scioglimento voluto dal sindaco Anna Seregni, che nei giorni scorsi ha parlato di un gruppo ormai autogestito e non più in sintonia con l’amministrazione – negli hub vaccinali, per le consegne dei medicinali e della spesa alimentare alle persone contagiate, per i quintali di fango spalati nelle ultime alluvioni, sono invitati a partecipare”.

Poi un secondo paragrafo, preceduto però da un titolo chiarissimo: “La Protezione Civile di Casnate con Bernate non si tocca”. Segue il testo ulteriore: “La nostra Protezione Civile è una risorsa, non un gioco in mano al politico di turno, fatta da volontari che rischiano la loro vita in molti casi, sottraggono tempo alle loro famiglie e sostengono chi ha bisogno di aiuto. Il sindaco e tutta la sua giunta vogliono chiuderla perché chiediamo che si rispettino le leggi che regolano la gestione dei volontari, questo è il ringraziamento di un sindaco e una amministrazione irriconoscenti”.

Dal canto suo, il sindaco aveva già replicato a chi contesta lo scioglimento: “Purtroppo i componenti del gruppo non si attenevano alle disposizioni previste dal regolamento e si è dovuti intervenire. Ora, in attesa che la Regione stabilisca uno schema tipo per modificare i regolamenti in materia, si procederà allo scioglimento. Salvo poi ritornare in consiglio quando avremo le specifiche per riforare il gruppo che però sarà sempre sotto la direzione del primo cittadino, cosa che ultimamente non è avvenuta visto che i membri del team, rimasti in 7, hanno spesso agito in totale autonomia che però non era nelle loro prerogative”,