Una nuova stagione turistica è partita per Como e il Lario, con ormai tutte le strutture aperte e pronte a riaccogliere i clienti.
Tra queste c’è anche l’Hilton Lake Como che dal 29 aprile, dopo il ritorno della Lombardia in zona gialla, ha scelto di ripartire. Tanta la fiducia per la nuova stagione, nonostante la consapevolezza che mancheranno ancora molti visitatori dall’estero.
“Noi eravamo pronti ad aprire in qualsiasi momento – spiega il general manager Alessio Colavecchio – quindi non appena hanno annunciato la zona gialla siamo ripartiti. Anche a dicembre abbiamo aperto nei giorni in cui c’era la zona gialla, eravamo gli unici sul lago. Ad aprile, ancora, abbiamo aperto il rooftop nel fine settimana per i locali ed è stato un successo”.
Per il momento, l’hotel ha attivato tutti i servizi consentiti dall’ultimo Dpcm tra cui l’accesso alla piscina esterna. Chiuse, invece, la piscina interna e la spa. Ma sono tante le novità pensate in vista dell’estate, soprattutto per i clienti locali.
“Da fine giugno avremo un nuovo concept estivo al piano terreno nell’area lobby, sulle due terrazze del bar, focalizzato sullo street food in stile “Summer pop-up” per le famiglie e tutti gli esterni all’hotel. La sera amplieremo gli spazi della Terrazza 241 anche alla parte solarium, con aperitivi per i locali e un’offerta “Pink Summer” che si rifà al trend del rosé. Inoltre, abbiamo creato dei pacchetti speciali che consentono ai locali di accedere alla piscina in giornata e al pranzo o aperitivo. Infine, non vediamo l’ora di riaprire la nostra spa che è molto utilizzata e apprezzata dalla gente del posto”.
Mancando per il momento il turismo internazionale, infatti, Hilton Lake Como punterà sul turismo di prossimità così come nel 2020.
“Ci rivolgiamo principalmente ai locali per ora – così Colavecchio – non è il nostro cliente tipico ma per i primi mesi sarà il principale destinatario dei nostri servizi, in particolare nei giorni feriali. Per i fine settimana siamo al 50-60% di prenotazioni già per maggio e penso aumenteranno. Il leisure oltreoceano rimane il nostro core business e ci siamo già attivati affinché i clienti arrivino il prima possibile. Rispetto a questi clienti, a quelli di prossimità piace stare di più in hotel e quindi ci siamo dovuti riorganizzare per adeguare tutti i nostri servizi”.
Ottimismo, quindi, per il ritorno del turismo sul lago. “Per ora la fanno da padrona italiani e svizzeri, ma dal 29 aprile a ieri abbiamo già contato 23 nazionalità diverse – commenta il general manager – la gente ha voglia di muoversi, da ieri hanno eliminato la quarantena per i Paesi Schengen e quindi penso che si andrà sempre verso un miglioramento se la campagna vaccinale in Italia e all’estero procederà. Il 2021 purtroppo è un altro anno di transizione, lo immaginavamo ma ora ne abbiamo la conferma: però è una transizione diversa dal 2020. Da luglio penso che vedremo un aumento serio delle presenze a Como e sul lago, con percentuali simili allo scorso anno ma nuove prospettive”.
Le domande arrivano, infatti, non solo per il leisure ma anche per il segmento business. “Stiamo notando una richiesta crescente, da settembre in poi, legata ai meeting e alla partecipazione ai congressi – aggiunge – C’è un presupposto di lungo raggio, per la destagionalizzazione di Como e dintorni i meeting sono molto importanti e quindi anche noi ci stiamo muovendo molto partecipando a fiere ed eventi per essere pronti”.
Un altro segmento su cui Hilton Lake Como punterà nei prossimi mesi è il wedding. “Abbiamo già richieste per matrimoni, da agosto in poi – spiega Colavecchio – per il 2022 la faranno sicuramente da padrona, tra quelli posticipati e le nuove richieste. Dovremo quindi essere attenti a scegliere bene cosa offrire”.
La pandemia, d’altronde, nella drammaticità ha permesso alle strutture di rinnovarsi e reinventarsi per adeguarsi a un nuovo tipo di turismo. “Ci porteremo dietro un modo di pensare nuovo – conclude – non abbiamo mai riposizionato il nostro prodotto così tante volte come l’ultimo anno e mezzo, sempre puntando su qualità ma anche efficienza. Questo è positivo perché ci ha spinti ad andare ancora oltre, sarà una carta importante da settembre 2021 e per il 2022”.