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Hub vaccini, lo ‘schifo’ Muggiò, il ritorno di Villa Erba, Butti: “Ho visto foto dei colleghi Lega e Fi con Bertolaso, non erano d’accordo?”

Quando, in prima battuta, Villa Erba fu ipotizzata quale hub vaccinale per Como il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti non le mandò a dire.

Villa Erba hub per i vaccini Covid, ira di Alessio Butti: “Preventivo di 430mila euro più il parcheggio, immorale”

Da qualche giorno come noto l’ipotesi è tornata in auge. Stamani, inoltre, con un’uscita che ha fatto inorridire trasversalmente la politica il consulente di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha definito piazza d’armi a Muggiò (che pareva ormai sede destinata a hub con tanto di sopralluogo) “Uno schifo”.

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“Non voglio entrare nel merito delle parole di Bertolaso e evito polemiche”, dice Butti che abbiamo chiamato dopo il caos di stamani.

E sul tira e molla dell’Hub precisa: “Non sono mai stato tifoso dei tendoni, laddove ci sono strutture attrezzate bisogna risolvere molti problemi, arrivano persone anziane e hanno bisogno di servizi igienici, punti di ristoro e attesa. Ci sono ottime tensostrutture è vero ma sono costosissime”.

“Ho visto le foto dei colleghi forzisti e della lega (Alessandro Fermi e Fabrizio Turba, Ndr) con Bertolaso – sottolinea il parlamentare non senza una punta di sarcasmo – pensavo che ci fosse consenso totale sulle scelte, invece vedo che si torna a Villa Erba”.

Location su cui, come detto, si era espresso duramente: “Eccome, tanto che avevo scritto a Letizia Moratti. Le cifre ipotizzate all’epoca (circa 430 mila euro più 1 euro a macchina per il parcheggio, più i costi di allestimento, Ndr) erano state definite dal presidente di Villa Erba (Filippo Arcioni, Ndr) costi vivi. Guarda caso però le cifre di cui si parla oggi sono quelle che avevo chiesto io, 200mila euro. Non sto polemizzando, sto solo dicendo il vero”.

Ma hub a parte, sottolinea Butti, il problema della campagna vaccini è molto più complesso: “Credetemi, sia a livello nazionale che regionale, la questione serissima è che non ci sono medici per le somministrazioni. Non si può premere ancora sui medici di Asst che già stanno facendo un lavoro straordinario, così per coinvolgere gli altri bisogna assicurarli. Chi li assicura? Nessuno ci ha pensato, così adesso, anche se non spetterebbe a loro, si fanno avanti i sindaci, prendete per esempio Oscar Gandola a Cerano d’Intelvi che si sta prodigando per aderire all’assicurazione convenzionata offerta dalla Federazione Nazionale dei Medici. Oggi il tema urgente è questo e lo sto dicendo da due mesi”.

 

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Un commento

  1. Ecco appunto se tra i tanti problemi c’è anche quello dei medici e della loro copertura assicurativa si trovi una soluzione rapida….. prendendo magari come esempio proprio quello del virtuoso sindaco indicato.
    Grazie

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