Il problema dei trasporti che collegano la Valle Intelvi – tramite le linee del lago – con la città di Como finisce in una lunga e articolata lettera di un gruppo di mamme che – oltre a ribadire come la questione incida non poco anche sul rendimento stesso dei figli a suola – chiedono provvedimenti concreti per rendere i collegamenti migliori. Di seguito il testo integrale (per segnalare una notizia o raccontare le vostre storie con foto e video, scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 o alla pagina facebook).
La difficile situazione dei trasporti per gli studenti della Valle Intelvi: un grido d’allarme per il futuro formativo dei nostri ragazzi
Siamo un gruppo di mamme che vivono in Valle Intelvi e che ogni giorno devono fare i conti con la difficoltà di garantire ai propri figli un’istruzione adeguata, affrontando un viaggio che rende complicato e faticoso il percorso scolastico. La distanza da Como, città che offre le maggiori opportunità formative, è uno dei principali ostacoli che i nostri ragazzi devono superare per poter proseguire i loro studi.
Il problema si amplifica quando si considera il rischio sempre crescente di dispersione scolastica. Il viaggio quotidiano, spesso lungo e pieno di imprevisti, è uno degli ostacoli maggiori a una scuola che dovrebbe essere il luogo dove i giovani si preparano per il futuro, non uno dove l’ansia e la stanchezza prendono il sopravvento. Le difficoltà di trasporto, infatti, sono all’ordine del giorno: autobus che non rispettano gli orari, mezzi sovraffollati e ragazzi costretti a viaggiare in condizioni pericolose, rimanendo in piedi per tutta la durata del tragitto. A questo si aggiungono i ritardi al ritorno, quando molti studenti sono costretti ad aspettare per ore un altro autobus, dopo essere stati lasciati a terra per la mancanza di posti.
In un contesto come questo, la domanda che ci poniamo è: come è possibile che nel 2025 una situazione simile sia ancora tollerata? Come possono i nostri ragazzi di 14-15 anni alzarsi all’alba, affrontare un viaggio lungo e stressante, seguire ore di lezione e poi tornare a casa stanchi e frustrati, senza contare la difficoltà di concentrarsi nello studio a causa della fatica accumulata?
Questa situazione non è nuova: la storia sembra ripetersi, ma nel frattempo la società è cambiata e la necessità di una formazione scolastica adeguata e di qualità è diventata ancora più cruciale. In un mondo che evolve rapidamente, l’istruzione è l’unica via per garantire ai giovani un futuro all’altezza delle sfide che li attendono. La scuola non può essere ostacolata da difficoltà logistiche che minano l’autostima e il benessere degli studenti, contribuendo a fenomeni di abbandono scolastico.
Oggi come oggi, la politica non può rimanere indifferente a queste problematiche. È urgente che vengano trovate soluzioni concrete per migliorare i trasporti nella nostra zona. Le nostre richieste sono chiare e condivise:
- Potenziare i mezzi pubblici nelle ore di punta, soprattutto al mattino e al termine delle lezioni, per garantire che tutti gli studenti possano viaggiare in sicurezza e con il minimo di stress.
- Destinare uno o due pulmini scuolabus per il trasporto degli studenti, permettendo loro di raggiungere le sedi scolastiche in modo più dignitoso e sostenibile, magari con la possibilità di coprire parzialmente i costi di trasporto.
Chiediamo con urgenza che le istituzioni regionali, in particolare l’assessore regionale Franco Lucente, competente per la partita, prenda provvedimenti per risolvere una situazione che compromette il diritto all’istruzione e al futuro di molti ragazzi. Non possiamo più aspettare: la politica deve agire ora, prima che sia troppo tardi. Chiediamo poi all’Assessore Alessandro Fermi che ha proprio una delega all’Università e alla ricerca, che ha tanto a cuore il nostro territorio, di far proprio il tema e di portarlo ai tavoli più opportuni per risolvere la situazione.
Ringraziamo per l’attenzione e ci auguriamo che queste problematiche vengano affrontate con la serietà e l’urgenza che meritano.