Due minorenni stranieri vengono sorpresi mentre cercano di riparsi dal gelo, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, nella stazione di Como San Giovanni. E come da prassi, per loro si cerca un posto dove poter trascorrere la notte. Ma come raccontato nel pezzo di Paolo Moretti su La Provincia di Como, tutti i tentativi di chiamare i numeri di riferimento, da quelli comunali a quelli di “emergenza freddo”del dormitorio di via Borgovico, dove si trovano i posti letto di “emergenza freddo”. In tutti i casi nessuna risposta.
E così dopo due ore di tentativi vani, si decide di provare a contattare don Giusto della Valle a Rebbio che, prontamente risponde e, dopo aver ascoltato l’accaduto apre le porte della parrocchia.
Un episodio che fa riflettere e che sta producendo diverse reazioni, a partire da quella di Fabrizio Baggi di Rifondazione Comunista che non usa mezzi termini. “Quanto è accaduto la scorsa notte dà uno spaccato chiaro della condizione di questa città inadeguata, respingente, disumana. Da anni denunciamo con forza la mancanza quasi totale di dormitori, dei centri diurni, dei centri per minori non accompagnati (che esistono e sono chiusi) e soprattutto la gestione totalmente folle del periodo invernale, che ancora oggi viene drammaticamente gestito in maniera solo emergenziale e sottodimensionata”.
Come detto alla fine a risolvere la situazione una chiamata nel cuore della notte sul cellulare di don Giusto che “ancora una volta, sostituendosi alle istituzioni (sorde ed inesistenti su questo versante) ha risposto con una frase: “portateli qua da noi”. A risolvere ancora una volta una situazione disumana, ad evitare il rischio di vedere due ragazzi morire per ipotermia, è stato ancora lui, quel Parroco – che non ringrazieremo mai abbastanza – che da mesi è sotto attacco da parte proprio di quell’amministrazione comunale che ha reso, in continuità con le precedenti amministrazioni, questa città una città disumana”, conclude Fabrizio Baggi.
Molto critica anche Patrizia Lissi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale Patrizia Lissi. “Quando nessuno risponde, la porta di don Giusto è sempre aperta, come nel caso dei due minori lasciati al gelo. Gli ultimi fatti di cronaca lo dimostrano: don Giusto fa comodo alle istituzioni, ma dà fastidio alle stesse, sempre pronte a ostacolarlo quando c’è l’occasione. Ci sorge spontanea una domanda: chi è il vero responsabile dei minori stranieri non accompagnati?”. Il riferimento di lissi alle “istituzioni pronte a ostacolarlo” ha certamente a che vedere con il recente caso del Teatro Nuovo di Rebbio: L’ordinanza del Comune, il blitz della Polizia locale in teatro, la multa: “Contro Don Giusto una persecuzione”.
E’ poi intervenuto il coordinatore provinciale e consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi: “A Como, don Giusto Della Valle è un eroe civile che andrebbe onorato, premiato e facilitato in ogni modo per la sua straordinaria attività di aiuto agli ultimi. Anche oggi, aprendo le porte della parrocchia, ha letteralmente salvato la vita di due minorenni che rischiavano di morire di freddo alla stazione. Tutto ciò stride con la violenta indifferenza di una città che non ha un vero dormitorio aperto tutto l’anno. Ma ancora più orrenda e paradossale è la spocchiosa persecuzione contro il suo teatro. Siamo oltre il baratro della vergogna”.