“L’attivo provinciale dei delegati della Cgil di Como è stato sconvolto dalla notizia dei due operai morti a Moltrasio. Immediatamente, di concerto con Cisl e Uil, è stato organizzato per domattina un presidio davanti alla Prefettura dalle 10 alle 12”, così fanno sapere dai sindacati. Dell’episodio abbiamo parlato stamattina: Tragedia a Moltrasio, due operai trovati morti in un prefabbricato di cantiere. Probabile intossicazione.
“Sarà l’occasione per incontrare il prefetto e rimarcare quanto sia urgente e determinante intervenire sulla questione della sicurezza – commenta Umberto Colombo, segretario della Cgil lariana – tutti i giorni, siamo impegnati per la prevenzione: non si può morire mentre si lavora, serve un vero rispetto delle regole. Parti sociali e imprese agiscano insieme”.
Durante l’assemblea, tenuta al cineteatro oratorio di Cernobbio, si sono trattati i temi della correlazione fra emergenza energetica e lavoro sul nostro territorio. Inoltre, è stata l’occasione per lanciare le assemblee territoriali nei luoghi di lavoro in previsione della manifestazione dell’8 ottobre, a un anno dall’assalto fascista alla sede nazionale della Cgil. Un’occasione per discutere e illustrare la piattaforma programmatica alla base della protesta.n Oltre a Colombo, sono intervenuti il professor Andrea Di Stefano (editorialista e collaboratore di Radio Popolare, Il Fatto Quotidiano e Micromega) e Alessandro Pagano, segretario generale della Cgil Lombardia.
“Si tratta di un periodo molto critico e, per certi versi, inedito – spiega il segretario provinciale della Cgil – l’innalzamento spropositato delle tariffe energetiche e l’eccessiva spinta inflazionistica sono motivo di preoccupazione anche nel Comasco. Stanno portando, inoltre, in superficie, il problema salariale: una questione che il nostro territorio, forse per la prima volta, deve affrontare». Attraverso le categorie stanno arrivando messaggi molto preoccupati: «Bobbiamo scongiurare da subito l’esplosione di problemi occupazionali – aggiunge Colombo – servono ammortizzatori sociali, così come nel periodo della pandemia. Inoltre, il nuovo governo dovrà tassare gli extra profitti e mettere un tetto alle bollette. La crisi non deve ricadere solo sulle spalle dei lavoratori”.
Un commento
Sommessamente e timidamente mi chiedo: …ma la CGiL non dovrebbe vigilare e intervenire PRIMA anziché presidiare mostrando le bandiere DOPO. Mah.
Bandiere con simbolo Confederazione Generale Italiana del Lavoro…non Confederazione del Presidio!
Non si capisce se lo fa per i due operai morti o per tutti gli argomenti citati, una gran lista…ma i problemi occupazionali non sono un problema DI OGGI.
La parola “presidio” è tipica della CGiL.