Una serie di priorità che la Uil del Lario detta per la propria agenda. Lo fa con il coordinatore Dario Esposito e radunando l’esecutivo alla presenza del Segretario Generale della Uil Lombardia Enrico Vizza dei segretari di categoria e dei delegati del territorio. Un esecutivo che intende sempre di più dare voce alle persone, a quei cittadini che ogni giorno si vedono tagliati fuori da scelte politiche che rischiano di diminuire sempre di più la spesa sociale come spiega il coordinatore Dario Esposito. “Penso – sottolinea – ai continui tagli come i disinvestimenti sulla sanità, sui servizi dei nidi e delle scuole d’infanzia, sulla viabilità, ma anche sulle assunzioni che guardando il solo mese di maggio vedono solo in 26 casi su 100 applicare un contratto a tempo indeterminato in provincia di Como e in 30 su 100 in quella di Lecco”.
Esposito, poi affronta il tema degli infortuni sul lavoro rilanciando anche il servizio che la Uil mette a disposizione attraverso ITAL. Nel comasco si sono registrati 1310 infortuni nel primo trimestre del 2024 contro i 1215 dello scorso anno, 906 contro 892 nel lecchese. La battaglia Uil continua perché si deve arrivare ad avere Zero Morti e Zero infortuni e il sindacato evidenzia in ogni caso di denunciare subito e immediatamente un infortunio attraverso il nostro servizio di assistenza ITAL per far valere i propri diritti e ottenere il giusto risarcimento.
“La sicurezza nei luoghi di lavoro – continua Esposito – è una sfida che non ci impegna soltanto come Organizzazione Sindacale, ci sollecita anche come donne e uomini che hanno scelto di fare dell’impegno sociale la cifra caratteristica del proprio agire. Un infortunio e peggio ancora una morte, non sono dati algebrici, non sono un numero sulla lavagna, sono piuttosto lo specchio della coscienza sociale di un Paese, della lista delle priorità che decide di darsi, delle scelte che compie nel come e dove investire le proprie risorse, nel come intervenire normativamente”.
E ancora il tema della casa che a Como e Lecco sta diventando un problema come a Milano. “L’accesso alla casa – conclude Esposito – deve trasformarsi da una sfida economica dell’individuo a un impegno e obbligo etico della società. La casa non può e non deve essere considerata alla stregua di merce che trova sul mercato, nell’incrocio fra domanda e offerta, il proprio equilibrio naturale. Le persone e le famiglie fragili hanno bisogno di alloggi più di quanto possano permettersi. E’ necessario pertanto che ciascuno si assumi le proprie responsabilità, a iniziare dalle Amministrazioni Comunali e dall’Aler, a cui chiediamo un avvio di piani di intervento che puntino a non avere, nel patrimonio edilizio di proprietà, case sfitte per problemi manutentivi”.
“Le priorità messe in evidenza sul territorio del Lario – sottolinea il segretario Generale Uil Lombardia Enrico Vizza – evidenziano come anche nel territorio del Lario e in generale nella “ricca Lombardia” i problemi siano pressoché identici: Lavoro, sicurezza, diritti sociali, diritto alla casa sono qualcosa per cui il sindacato ogni giorno si batte e si batterà sempre di più. Partendo proprio dal tema del lavoro che è sempre più povero. Senza un lavoro adeguato e sempre più precario il lavoro diventa insicuro e pericoloso e la giustizia sociale è sempre più messa in discussione. Ecco perché continuiamo le nostre campagne Zero Morti sul Lavoro e No Ai Lavoratori Fantasma”.
2 Commenti
“Dati specchio della coscienza sociale”. Oltre allo specchio della coscienza è uno specchio dell’inefficenza dei controlli e dei responsabili dei cantieri e dei sindacati, tutta la “catena di Comando e controllo è inesistente”, i committenti pagano salato per tutto ma poi lavori e sub appalti vengono fatti a tutto risparmio, dalla sicurezza ai materiali e chi dovrebbe controllare si limita a ritirare lo stipendio…….e qualcos’altro…
L’ispettorato del lavoro e stato rimpiazzato da condoni e mazzette, ci lamentiamo degli infortuni sul lavoro?