E pur si muove. Non la Terra, come Galileo cercava disperatamente di spiegare, bensì la macchina burocratica di Palazzo Cernezzi. Che pure a molti sembra soffrire di immobilismo.
Era marzo 2018 (ne parlavamo qui) quando veniva presentato alla cittadinanza e alla stampa il progetto “Un campo, una scuola, un quartiere”, promosso dall’Istituto Comprensivo di Rebbio e con un testimonial d’eccezione: il campione di basket Awudu Abass, ex studente della scuola, ala piccola dell’Olimpia Milano ed ex capitano della Pallacanestro Cantù.
In quel momento è stata fatta partire una raccolta fondi sulla piattaforma di Fondazione Comasca per raccogliere una parte dei soldi che sarebbero serviti a finanziare la riqualificazione del campo sportivo di via Durini. Nel giro di un paio di mesi il quartiere di Rebbio, grazie a diverse iniziative promosse dai rappresentati dei genitori ma anche dall’assemblea di zona di Como Sud, ha raccolto poco meno di 20mila euro, con sforzi non indifferenti. Poi? Il nulla. Almeno fino a questa settimana.
Il progetto infatti è rimasto incagliato in Comune per tutti questi mesi e i fondi, conseguentemente, bloccati in Fondazione Comasca. Eppure in tantissimi si sono impegnati per questo angolo del quartiere e c’è necessità di capire quale sarà il suo futuro.
L’incontro di questa settimana tra il sindaco Mario Landriscina, l’assessore alle Politiche Educative Alessandra Bonduri, i responsabili dell’ufficio tecnico comunale, la dirigente scolastica Daniela De Fazio e la referente di Como Sud Antonella Pinto sembra essere stato illuminante.
“Questo progetto è importantissimo per il quartiere perché realizzare un campetto dove i ragazzi possano trovarsi in un ambiente sano evita la dispersione e le devianze – commenta l’assessore Bonduri che si è spesa in prima persona per disincagliare la pratica – Ho trovato grande collaborazione da parte di tutti, quindi spero che ora il tutto proceda da cronoprogramma”.
Il primo passo è la firma da parte del Comune di una lettera di accettazione della donazione indirizzata a Fondazione Comasca: solo così i fondi potranno essere sbloccati. “Per realizzare il progetto, già redatto dal nostro ufficio tecnico, servono però circa 80mila euro: i restanti 60mila quindi li stanzierà il Comune” ha aggiunto Bonduri.
Estremamente soddisfatta della ripartenza del progetto è Daniela De Fazio, prima promotrice dell’iniziativa. “Siamo contentissimi ma terremo monitorata la situazione visto che da programma dovrebbe esserci l’appalto dei lavori a inizio anno e lo svolgimento in primavera – prosegue la dirigente scolastica – perché la cittadinanza ha risposto in modo entusiasmante alla nostra chiamata e si è mobilitata, donando chi poco chi tanto. Fondamentale ad esempio è stato il supporto di Coop Lombardia ma a lavori avvenuti consegneremo un riconoscimento a tutti quelli che hanno donato”.
Il piano di riqualificazione “Un campo, una scuola, un quartiere” infatti non toccherà solo gli studenti e la scuola ma tutta la comunità di Rebbio.
L’obiettivo è di riqualificare il terreno di via Durini di pertinenza della scuola Fogazzaro, trasformandolo in un campo sportivo polifunzionale aperto al quartiere.
Realizzare questo progetto significa donare alla comunità un luogo dove i ragazzi possono trascorrere i loro pomeriggi, dove hanno l’opportunità stare insieme (non in strada come spesso accade mentre i genitori sono al lavoro) e praticare sport, che trasmette regole, insegna disciplina ma soprattutto fa entrare in contatto persone che nella vita quotidiana si definirebbero “estranei”. Un modo per conoscere l’altro e apprezzarlo.
Mentre questo progetto è ancora work in progress, in un altro angolo del quartiere dei lavori sono pronti a partire. Stiamo parlando della riqualificazione del Parco Negretti, possibile grazie all’iniziativa “La Rebbio che vorrei – partecipata, verde, resiliente”.
Nelle prossime settimane saranno compiuti i seguenti interventi di cura del verde: sistemazione dei percorsi pedonali con relativa pulitura dei bordi e sistemazione cordoli, potature degli agrifogli e pulizia delle conifere invase dalle infestanti, rimozione delle recinzioni parzialmente dismesse e in forte stato di degrado nell’area del chiosco e sul versante nord e ovest del parco. Inoltre verranno posizionati vicino all’area giochi un gazebo e un tavolo da pic-nic in legno con due panchine e, vicino all’anfiteatro naturale, un altro tavolo con prolungamento e relative panchine.
Due interventi di grande rilievo che, una volta realizzati, potrebbero davvero cambiare il volto di un quartiere per troppo troppo tempo considerato “problematico”.