Il cinema Astra è salvo. E lo è grazie al suggello finale della squadra della città, il Como 1907, che ha aderito alla campagna “Salviamo l’Astra”in maniera decisiva. Prima, altri 850 comaschi e non avevano messo le basi per il miracolo, che infine si è compiuto.
Il Club lariano ha comunicato ufficialmente la decisione di donare 5mila euro in modo da coprire l’intero importo di 75000 euro della campagna #salviamolastra, uno dei cinema storici della città che rischia la chiusura definitiva e necessita di imponenti lavori di restauro e messa a norma.
Como, miracolo a un passo: raccolti 70mila euro, ne mancano 5mila per salvare l’Astra
“Come soggetto importante di Como, ci è sembrato doveroso partecipare con il nostro contributo”, ha commentato il direttore sportivo della società Carlalberto Ludi.
Di seguito, la nota ufficiale del Como 1907.
Una squadra di calcio è prima di tutto uno dei cuori pulsanti di una comunità e di un territorio.
Un luogo vivo, che comunica e dialoga, fatto di persone, volti e soprattutto emozioni.
In questo periodo, uno dei punti fermi della nostra città, un luogo di vitalità e cultura, rischiava di sparire per sempre e il Como 1907, come parte di questa comunità, non poteva stare a guardare.
Ecco perché il Club lariano ha deciso di donare 5 mila euro in modo da coprire l’intero importo di 75 mila euro della campagna “SALVIAMO L’ASTRA” uno dei cinema storici della città.
Con questa donazione il Como 1907 confermare la propria vicinanza a tutto il territorio comasco, con la convinzione che l’unione d’intenti, anche nelle forme più diverse, sia il modo migliore per andare avanti.
“Il calcio è solo una delle attività di aggregazione di questa bellissima città – spiega il direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi – Manca molto ritrovarsi, scambiarsi idee e visioni. Il cinema è uno dei luoghi in cui tutto questo avviene. E come soggetto importante di Como, ci è sembrato doveroso partecipare con il nostro contributo alla rinascita del Cinema Astra, molto più di un simbolo, un vero e proprio centro che fa cultura, con un occhio sempre attento alla comunità nella sua interezza”.
13 Commenti
Bella notizia sono contenta.fin da piccola frequentavo qst cinema,un pezzo di storia di como. Dai film x ragazzi al cineforum del pomeriggio ( adatto a tutti specie a persone anziane o pensionati etc)e gran film di cultura che difficilmente-o quasi mai – sono programmati nei multisala, dove si vedono solo film di cassetta . E poi siamo in centro dove tutti possono
raggiungerlo a piedi, vuoi mettere la comodità, i multisala fuori como occorre l’ auto e non tutti l’ hanno o la usa o di sera,specie gli anziani. E poi il biglietto meno caro rispetto si multisala.
È possibile vedere progetto di ristrutturazione?
A proposito di questa notizia, su un altro sito ho trovato un interessante commento che mi permetto di riportarvi: “Comunque in poche settimane per l’Astra si sono trovati i soldi, mentre da molti mesi si stanno cercando anche i soldi per il Gloria e si fa moooolta fatica a trovarli. Sarà forse perchè l’Astra è della curia ed invece il Gloria lo vorrebbe acquistare l’ARCI ??? Mah… “
Sono felice per questo traguardo. I multisala perfetti per il cinema commerciale. Per il Cinema perfetto l’Astra messo a nuovo!
Fantastica notizia!!! Ci andavo da quando ero bambina, come andavo all’Astoria che ormai non esiste più.
GRAZIE COMO 1907 E GRAZIE A TUTTI I CITTADINI CHE HANNO DATO UN CONTRIBUTO!!!
accanimento terapeutico totale. quali sono i programmi ora?
E fra un anno o due saremo daccapo: soldi buttati, il futuro è un’altro: il multisala. Così come il mercato coperto è destinato alla chiusura: il futuro è nei centri comerciali, i numeri lo dimostrano…
mi auguro lei sia ironica…
Bene, i numeri ahimé oggi dimostrano una cosa e domani… un’altra, semplicemente perché descrivono la realtà, non la sostituiscono. Ed ecco il FUTURO ALLE PORTE espresso fin dal titolo in un articolo di inchiesta, che invito a leggere e di data vicinissima, 12/09/2020:
“Retail Apocalypse. Il declino dei centri commerciali è inesorabile, ma non tutto è perduto”.
In America, infatti, i centri commerciali o si trasformano anche in Luna Park per attrarre i clienti, o non riescono neanche a completare l’apertura! Il futuro insomma non lo può ipotecare nessuno, e ad oggi sembra che ogni tipo di vendita, di qualunque ordine di grandezza sia, debba guardare alla multicanalità ed ai pluriservizi, tant’è.
Comunque, a me interessa il bene maggiore dei concittadini – e delle tante categorie economiche minori! – che non meritano strade desertificate dai negozi di vicinato e dai mercati rionali, né deprivate dei cine-teatri minori e di ogni altra pur piccola realtà culturale. Il viver bene cittadino, e le insostituibili relazioni sociali che ne conseguono, promuovono la nostra comune umanità e contano più dei cinema multisala costretti a farcire la programmazione di pellicole di cassetta; e più dei mega centri commerciali, gestiti troppo spesso come formicai dedicati al consumo frenetico e compulsivo.
Ben detto brava
Anche noi non “potevamo stare a guardare” di fronte all’impoverimento dell’offerta culturale sul territorio. E, donando, abbiamo scommesso sulla sensibilità sociale dei cittadini di Como. Un entusiastico BRAVI!, allora, ai comaschi che hanno dimostrato di avere a cuore la Città. Ha prevalso il senso più vero di comunità, ha vinto la Como migliore; quella che non potrà, conservando questa forza di speranza, non avere un bel futuro, non fermiamoci più!
Anche noi, neocomaschi solo dal settembre scorso, non “potevamo stare a guardare” di fronte all’impoverimento dell’offerta culturale sul territorio. E, donando, abbiamo scommesso sulla sensibilità sociale dei cittadini di Como. Un entusiastico BRAVI!, allora, ai comaschi che hanno dimostrato di avere a cuore la Città. Ha prevalso il senso più vero di comunità, ha vinto la Como migliore; quella che non potrà, conservando questa forza di speranza, non avere un bel futuro, non fermiamoci più dunque, cittadini!
UNA
BELLA
NOTIZIA