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Il discorso del vescovo di Como contro l’overtourism scuote anche Lecco: Alternative al turismo dei selfie

Il fortissimo monito sui rischi dell’overtourism pronunciato dal vescovo di Como Oscar Cantoni (qui anche integrale) riecheggia anche sul ramo lecchese del Lario. In particolare è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, a intervenire dopo il messaggio alla città di Como.

“Superato il mese di agosto, il primo bilancio della stagione turistica lecchese è certamente positivo, anche se non possiamo chiudere gli occhi sulle ricadute sociali ed economiche del fenomeno dell’overturism, come evidenziato anche dal Cardinale Oscar Cantoni durante il messaggio alla città di Como lo scorso 30 agosto – afferma il consigliere regionale – Cantoni, con le sue parole, ci offre uno spunto di riflessione che condivido in pieno, come immagino condividano tanti cittadini e amministratori che vivono e operano nelle località più iconiche del nostro lago e per questo lo ringrazio”.

E ancora, ecco l’auspicio di un turismo sul Lago di Como che non sia solo occasione per rendere il territorio uno sfondo per selfie: “In un’epoca in cui, come sottolineato da Cantoni, tutto è di fretta e ciò che ci circonda è utile solo come sfondo di una fotografia, il nostro obiettivo è, invece, quello di promuovere un turismo più lento e consapevole, rispettoso delle persone e dei luoghi, che vada di pari passo con la valorizzazione delle identità locali, affinché i momenti di visita portino arricchimento personale”.

“L’overturism va comunque gestito – conclude Zamperini – Per questo è essenziale creare un rapporto sinergico e collaborativo con gli stakeholder e con i privati che fanno impresa, a partire dai tour operator e da chi fa servizi di trasporto sul territorio, sia su acqua che su gomma. Per esempio, dobbiamo spingere di più sulle prenotazioni per servizi come parcheggi, mezzi di trasporto, musei. Le nuove tecnologie ci offrono la possibilità di migliorare notevolmente il servizio di booking e di prenotazione, limitando il più possibile i disagi a partire dalle code infinite davanti alle biglietterie. Non vogliamo più vedere immagini come quella delle centinaia di persone in fila sotto il sole o accalcati alla fermata del battello. Oltre a questo, occorre favorire la destagionalizzazione e distribuire meglio le presenze sul territorio rafforzando l’attrattiva di zone altrettanto interessanti ma meno battute”.

Su un fronte decisamente più pratico e contingente – e solo per il versante lecchese del Lario – Zamperini propone anche “una tratta di navigazione che colleghi Varenna a Lecco effettuando le fermate intermedie di Mandello del Lario, Lierna ed Abbadia Lariana”.
“In attesa della sua regionalizzazione, vorremmo che il servizio di navigazione sul lago fosse ulteriormente migliorato, andando a superare le criticità emerse nel corso di questi ultimi mesi – spiega – Per questo ho chiesto un incontro con Navigazione Laghi assieme ad alcuni amministratori del territorio, così da poterci confrontare e fare assieme una valutazione sulle tratte e sugli orari, oltre che risolvere alcuni punti irrisolti, come ad esempio il tema dei pontili ad uso esclusivo dell’ente gestore”.

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Un commento

  1. Il desiderio di turismo più lento e consapevole confligge con l’interesse dei locatori brevi, dell’overtourism e dei municipi che lo sostengono per ragioni che con la qualità della vita di tutti non hanno nulla a che vedere (v. Como). Non servono soluzioni palliative anche se utili, ma pianificazioni e legislazioni eque che sappiamo governare alla radice il problema.

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