Nei giorni scorsi la sconfitta del Comune al Tar nel caso del Luna Park, ne abbiamo parlato qui: Luna Park, i giostrai vincono ancora: il Tar sospende la delibera. Il 27 maggio sarà il giorno delle super verità per Como.
![](https://comozero.it/wp-content/uploads/2023/04/giostrai-luna-park-manifestazione-comune-5.jpeg)
Questa sera il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ospite nel consueto appuntamento del venerdì su Etv ben incalzato sul tema dalla conduttrice, la giornalista Anna Campaniello, ha spiegato: “Innanzitutto massima fiducia nella Giustizia e nella nostra Repubblica, se i giudici hanno detto questo, questo è. Dal punto di vista pratico però invito tutti a fare un esperimento. Cioè, l’area che la Delibera Landriscina (predecessore di Rapinese, Ndr) assegnava ai giostrai, cioè la Delibera 483 del 2018, ci dà un dato chiaro. Basta andare su Google Maps e vedere quanti sono i metri, i giostrai dichiarano che sono 28mila metri quadri (quelli che venivano appunto assegnati, Ndr) e si lamentano che sono 12.5mila quelli che abbiamo concesso“.
Prosegue il primo cittadino: “Il problema vero è è che all’interno del recinto (della ex Piazza d’Armi a Muggiò, Ndr) o i giostrai hanno la possibilità di dilatare lo spazio o c’è qualcosa che ancora non sappiamo ma di certo non sono 28mila metri, non sono 27, 26 o 25mila o 24. Oscillano tra i 22 e i 23mila. Considerato che il Tar ha preso poi una decisione particolare, spiegando che noi abbiamo ridotto di oltre il 50% la dimensione, il Tribunale Amministrativo sicuramente non ha considerato che di quei 23mila metri quadri comprendevano anche i carriaggi, ce li ricordiamo tutti al bordo (i carri intorno all’area, Ndr). E anche quelli erano 4-5mila metri che in questo conto non sono stati considerati. Massimo rispetto nella Giustizia ma io do alcuni dati che potete trovare nella decisione del Tar, i 28mila metri quadri i giostrai non so dove li abbiano visti perché non ci sono. Ribadisco, parliamo della Delibera Landriscina che dice ‘conferiamo tutta l’area recintata’ ”
![](https://comozero.it/wp-content/uploads/2023/04/luna-park.jpg)
Chiede quindi Campaniello: “Alla luce di tutti questi errori di cui parla, cosa farà?”. Dice Rapinese: “No, no, non sto dicendo errori: esca da qui un messaggio chiaro, massimo rispetto della Giustizia e dei giudici del Tar e di tutti i servitori della Repubblica“.
Campaniello poi ripete: “Cosa farà?”. Risponde il sindaco: “Bè, se va su Google Maps e vede che è stata assunta una decisione sulla base di dimensioni che non sono, cosa farebbe? Sicuramente presenteremo ricorso, andremo in Consiglio di Stato e vediamo cosa succederà. Una cosa è certa, i 28mila metri quadri non ci sono“.
Altre domande: “In che tempi ci sarà il ricorso? Per aprile (ipotetico mese di apertura del Luna Park, Ndr) cosa succederà?”. “Non lo so – evidenzia Rapinese – a questo punto è roba di avvocati. Io ho fatto il perito tessile, però so usare Google Maps”.
E conclude: “Ci sarà il ricorso perché ci sono dati, sulla base dei quali sono state assunte decisioni, che non sono corretti, palesemente non corretti. Nei 23mila metri Landriscina metteva anche i carriaggi, perciò non erano 23metri quadri di spettacolo. Quanti erano i carriaggi? Noi li abbiamo misurati dal satellite. Insomma, secondo me dobbiamo rivedere un po’ le dimensioni”. Il braccio di ferro è tutt’altro che finito.