Quasi in perfetta sintonia con la lettera della guida turistica Anna Raschillà, da una abituale frequentatrice del parchetto comunale di via Vittorio Emanuele, nel pieno centro di Como, arriva una segnalazione sulla difficile convivenza tra famiglie, bambini e comitive di turisti per l’utilizzo dei bagni nella struttura.
Di seguito il testo.
Buongiorno,
faccio seguito al vostro articolo di poche ore fa sulla mancanza di bagni pubblici in città. Questa mattina (domenica) ero al parco giochi in centro (presso Piazza San Fedele).
C’erano tanti bambini con nonni e genitori, in un clima giocoso e rilassato. A un certo punto hanno cominciato ad arrivare gruppi numerosi di turisti con guide e hanno invaso il parco giochi (già piccino) per usare i bagni pubblici.
Due mamme non hanno potuto far usare il bagno ai loro bambini (per cui fare la coda non è pensabile) perché il gruppo di visitatori ha occupato toilettes e parco giochi a lungo.
L’atmosfera è cambiata in fretta.
Far sostare un gruppo di turisti nell’unico posto che dovrebbe essere goduto dalle famiglie è inaccettabile. Per non parlare delle condizioni dei bagni a fine giornata. Per favore, comune di Como, metti dei bagni pubblici altrove e fai presente alle guide turistiche di portare lì i loro gruppi.
Grazie. F.