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Il presidente del Fai: “Il Lago di Como non diventi un parco giochi per turisti ricchi come Venezia o le Cinque Terre”

“Il Lago di Como non diventi un parco giochi solo per turisti ricchi”. Titola cosi, il Corriere della Sera, la lunga intervista al presidente del Fai, Marco Magnifico, che rilancia un allarme risuonanto più volte negli ultimi anni sul destino del Lario. Ora però l’autorevolezza della voce fa nuovamente drizzare le antenne su “il rischio concreto di trasformare il lago in un parco giochi per visitatori ricchi, snaturando la sua identità” con il solo obiettivo di andare incontro ai turisti.

Il presidente del Fondo per l’Ambiente nel suo ragionamento parte dall’ultimo dei maxi interventi sul Lario, quello per il nuovo resort previsto a Torno: “È una zona di grande pregio paesaggistico nell’area di Villa Pliniana, un capolavoro del Cinquecento. Il Lario ha numerose ville, ma poche come la Pliniana o Villa Melzi e Balbianello definiscono l’identità storica del lago. Quello che sta intorno alla Pliniana fa parte della meraviglia della dimora, isolata così com’è. Il nuovo resort avvicinerebbe il costruito alla Pliniana – aggiunge il presidente del Fai – Interromperebbe il meraviglioso intermezzo verde tra Torno e la villa. Attualmente c’è Villa Invernizzi, che occupa circa 1.650 metri quadrati. Il nuovo progetto prevede costruzioni per 8.763 metri quadrati, 5 volte in più. Il volume poi sarebbe ancora maggiore”.

“L’ipotesi – prosegue Magnifico – è una struttura enorme, con tre darsene private e parcheggi. L’impatto fisico dell’opera mi preoccupa. Con il resort verrebbe sottratto qualcosa di prezioso alla collettività nazionale. Il Lago di Como non è di Torno ma di tutti, è un patrimonio collettivo, oltre che del paese. E sono convinto che questo progetto non gioverebbe ai cittadini. Porterebbe traffico e inquinamento e non un vero sviluppo. Le strutture extra lusso puntano a rinchiudere per così dire all’interno i clienti, offrendo tutti i servizi possibili e senza invogliarli a scoprire il territorio all’esterno”.

E anche sul potenziale incasso di 6 milioni tramite oneri di urbanizzazione per il piccolo Comune di Torno, Magnifico afferma che “sia un’illusione pensare davvero di migliorare la vita dei cittadini con questa somma tanto elevata e disponibile all’improvviso. Il timore è che tanti soldi non aiuteranno il paese a garantire e tutelare l’identità di Torno, che è l’identità di tutti i paesi del lago. Si faranno interventi, seppure in totale buona fede, che saranno una snaturalizzazione e toglieranno l’autenticità al paese per adeguarlo e allinearlo a canoni turistici ed estetici che si possono trovare ovunque”.

“ll rischio – conclude al Corriere il responsabile del Fai – è che a Como accada quello che è successo alle Cinque Terre o a Venezia. Il Lario rischia di essere trasformato in un parco giochi per turisti. Invito tutti i sindaci dei paesi a una riflessione seria su quale sviluppo vogliano per i loro territori. Bisogna ospitare i turisti nella propria casa, non adattare la propria casa ai turisti”.

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15 Commenti

  1. Non sono particolarmente esperto di procedura amministrative (e mi scuso in anticipo per eventuali inesattezze) ma credo che ogni nuovo cantiere edilizio, cambio di destinazione d’uso di territori, modifiche dei confini di aree naturali, infrastrutture sportive o di ristorazione estranee al contesto e via dicendo, necessitino di relative delibere amministrative da parte della autorità competenti (sindaci, assessori, Comuni, Provincia, Regione, Comunità Montana ecc). Personaggi che esercitano la loro funzione legittimamente (per quanto per me scriteriatamente) come espressione di un voto. Credo quindi che i cittadini che si sentano colpiti e offesi dovrebbero far sentire la propria voce con maggior incisività, anche ma non solo al momento del voto, esprimendo un vivace dissenso (naturalmente sempre nel rispetto della legge e dell’educazione). Ad esempio se abitassi a Torno e sapessi che il Sindaco sta valutando li progetto del maxi resort nei pressi della villa Pliniana vorrei gli si potesse “offrire” qualche argomento di riflessione………….

  2. Non una parola sull’epidemia di B&B e del turismo mordi e fuggi che sta imperversando e ora che (forse) si vuole elevare il Lago a un’esperienza di qualità, con turismo d’eccellenza che può portare anche investimenti dall’estero e nuovi posti di lavoro il presidente della FAI scatena questa ridicola querelle? Ma veramente fa?

    1. Solo un somaro che non vi è qui parla così…io ci lavoro qui…e visto che uso un mezzo pesante x la raccolta rsu, devo impazzire x parcheggi selvaggi di turisti cafoni e maleducati a cui nessuno dice nulla,che poi portino qualcosa è tutto da vedere,se li porti lei a casa sua se proprio ci tiene…noi del lago non vogliamo distruggere il lago ma tenercelo comera

  3. Bravi ci state rendendo la vita impossibile, parcheggi che non si trovano, verde che scompare, turisti incivili ovunque, traffico e servizi inadatti per flussi del genere, che bello vivere in questo manicomio a cielo aperto!

  4. Che bel posto che stanno rendendo il nostro luogo natio, tutto per meri interessi che vanno a riempire le tasche dei soliti, intanto vivere sul lago sta diventando impossibile, e per i giovani è sempre più difficile crearsi un futuro.
    Vedo ovunque sorgere nuove strutture, anche laddove non era permesso per vari vincoli, il futuro non è roseo per noi comuni mortali che abitiamo queste terre da generazioni…

  5. Assolutamente d’accordo con Magnifico .dovremmo essere tutti un po gelosi del nostro magnifico lago e proteggerlo perchnon è dei turisti ma è nostro!!!!!. Case e alberghi sono già tanti !!!!

  6. Bravissimo. Il Lago di Como ha Un Fondo culturale profondo e non deve essere minacciato e derubato da nessun altro interesse. Io appartengo al Lago di Como e nessuno deve distruggere la sua identita di bellezza, storia e cultura.

  7. Siamo andati oltre il parco giochi per turisti….per me che sono nato sul lago è triste vedere tanta schifezza in giro, dall’edilizia senza controllo al turismo fuori controllo. Sul lago è impossibile vivere….dormitorio invernale e manicomio estivo.

  8. Ci sono interessi che vanno al di là dei privati cittadini, quindi la vedo poco probabile una politica di contenimento ed organizzazione. Son soldi. E, circa i soldi, questa amministrazione ha un occhio attento, anzi, attentissimo….

      1. Di tutti i paesi, i sindaci vogliono fare cassa, requisito imprescindibile per fare carriera politica, inoltre lo sanno tutti che sono ben unti dalle multimilionarie società di grandi alberghi e forniture di servizi per permettere ogni progetto. Alla lunga l’obettivo è chiaramente quello di cacciare la popolazione residente perché il posto è troppo bello per le loro tasche.

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