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Attualità, Turismo

Lago di Como, il colossale progetto turistico di super lusso a Torno: hotel, residenze, spa parco e porto

(Ha collaborato alla stesura dell’articolo Thomas Usan)

Gli enormi investimenti turistici sul Lago di Como non si fermano, anzi. E’ colossale il progetto in discussione a Torno e che vede già muoversi i primi passi amministrativi con l'”Avviso di avvio del Procedimento per la variante puntuale al piano di governo del territorio in zona via Pliniana“. Il Piano integrato di intervento parla della realizzazione di un “Nuovo complesso turistico, ricettivo e residenziale”. Committente la Como Partners Srl di Milano e Progettista la Venelli & Kramer di Como. Per quanto riguarda il capitale voci parlano di un grosso investitore statunitense, forse texano, ma in questo momento non vi sono conferme.

E’ un intervento mastodontico tra alberghiero, parco, Spa, residenze e porto di cui parliamo diffusamente sotto. Le relazioni sono al vaglio dell’amministrazione comunale, il procedimento è all’inizio e potrebbe arrivare a conclusione in un periodo di tempo al momento non stimabile con precisione: dall’anno e mezzo ai tre anni.  Al momento il Comune ha solo dato parere favorevole alla verifica del progetto, mentre l’amministrazione provinciale ha inviato giusto oggi delle osservazioni al municipio. “Per il lago gli investitori arrivano da ovunque, come amministratori dobbiamo dare parere favorevoli per dare benefici a tutta la popolazione. Se mi candiderò e sarò rieletto valuteremo la continuità su questo progetto per vedere cosa gli investitori vorranno fare”, così ha detto il sindaco Rino Malacrida contattato da ComoZero.

Entriamo nei dettagli con la relazione tecnica, si legge: “Il progetto sul comparto si articola su un lungo lotto fortemente acclive che dal lago sale sino alla via Pliniana. L’idea fondante del progetto è quella di collocare i vari edifici come episodi in un parco e lasciare protagonista solo il più grande collocato nella posizione ora occupata da villa Invernizzi. Il piano prevede la realizzazione di un complesso alberghiero nella parte Est, sullo stile di un resort, dove i vari settori saranno accessibili tramite una mobilità lenta di pedoni e piccole auto elettriche, limitando al massimo le zone chiuse per la distribuzione comune. Nella zona Ovest saranno posizionati gli edifici residenziali, che saranno parte integrante del complesso senza soluzione di continuità con l’albergo, condividendo con questo accessi e servizi […]”.

E ancora: “Nella zona più a sud del lotto, in corrispondenza dell’attuale villa Invernizzi, troverà posto l’edificio principale di tutto il complesso, sia per dimensione che per visibilità. Lungo il percorso carrabile che risale il terreno restano collocate le quattro ville indipendenti rendendo questa parte del lotto quella dotata di maggiore densità edilizia. La scelta di collocare qui i volumi maggiori permette da un lato di svuotare la zona più a Est, ora a parco, dall’altro pone in evidenza l’appartenenza dell’area di progetto all’agglomerato urbano di Torno, in particolare quello identificato come tessuto di ville storiche e relativi contesti di pregio storico, architettonico e ambientale. Il rispetto del vincolo cimiteriale garantisce […] una fascia ininterrotta di parco, che dal lago sale fino a quota della via Pliniana, caratterizzata da grandi alberature monumentali (magnolie e faggi). Procedendo verso Est, laddove ad oggi troviamo un grande terrazzamento con un tempietto e un crotto interrato, sorgerà il secondo edificio costituito da un piano seminterrato e un piano fuori terra adibito a camere e SPA, e dai relativi locali tecnici interrati, che riprenderà le proporzioni del muro esistente. Al centro del lotto verrà ristrutturata la casetta in pietra con approdo ed ampliandola si ricaveranno tre suite a lago”.

Poi: “Nascosto dalla cortina dei grandi platani esistenti più a est sorgerà un altro edificio di un piano seminterrato più uno fuori terra sormontato da una piccola porzione arretrata adibito anch’esso a camere per l’hotel e ristorazione. Al fine di rispettare il vincolo idrogeologico gravante sulla parte terminale del lotto, gli ultimi edifici sono ben separati dal limite del compendio, garantendo un’ampia fascia verde che da monte scende a lago ininterrotta. Anche qui non si supereranno i due piani di cui uno addossato al declivio attuale del terreno, in questo settore si collocherà anche un ulteriore spazio per la ristorazione. Il rispetto del vincolo di non edificazione per una fascia di venti metri in corrispondenza del valletto, porta un altro corridoio di verde che dal lago sale senza interruzioni fino alla via pliniana e che si congiunge con le zone già boscate più a monte.

Spazio anche alle imbarcazioni: “Il piccolo porto è collocato in prossimità della foce di questo valletto protetto da due dighe. Ad eccezione del grande edificio sul sedime della villa Invernizzi e della ristrutturazione per le suite a lago, la zona più prossima al lago è preservata dall’edificazione e si costituirà la tipica promenade a lago che sarà arricchita da alberature contribuendo a mantenere l’immagine di parco attuale. Per questo è prevista la generale risistemazione del muro che costituisce il fronte lago anche occupando una striscia di area demaniale nella parte a ovest del compendio […]. La realizzazione della parte alberghiera e residenziale si pone in un più ampio contesto di rigenerazione urbana, integrando nel progetto innanzitutto i vicini lotti della piazza san Giovanni e della via Pliniana. Qui si svilupperà una passeggiata con zone di sosta e belvedere attrezzati, facilmente accessibile dal centro paese”.

Sul fronte dei numeri, ecco alcuni dettagli:

Impianti e materiali all’avanguardia consentiranno una costruzione che conterrà il consumo di energia al minimo anche grazie allo sfruttamento di scambiatori a lago per la climatizzazione degli edifici Saranno realizzate vasche di laminazione e pozzi perdenti per mantenere l’invarianza idraulica, come descritto dettagliatamente nella apposita relazione 0.7.2. In tutto il progetto prevede la costruzione di 3.683,00 mq di Slp (Superficie lorda di pavimento, Ndr) residenziale interamente concentrate nella zona est del lotto e 5.080,00 mq di Slp turistico ricettiva distribuita nelle zone rimanenti. Il tutto conformemente al parere preliminare favorevole della Soprintendenza […].

Il progetto prevede di contenere l’impatto visivo degli edifici collocando 7.643,00 mq di Slp fuori terra e parte della volumetria turistico ricettiva destinata a servizi, pari a 1.120,00 mq di Slp, al di sotto della attuale linea di terra o in seminterrato; Il totale complessivo degli interrati è stato ridotto di un ulteriore 11% rispetto alla diminuzione già apportata nel progetto conforme al parere sopra richiamato.

In definitiva i caratteri edificatori del sistema urbano cui appartiene l’ambito, la posizione in parte interclusa degli edifici di progetto, la tipologia e la giacitura di edifici nell’intorno riscontrabili, l’uso del connotato da ampi spazi liberi e a verde, determinano una minimizzazione dell’impatto paesaggistico derivante dalle scelte proposte ed una loro sostanziale compatibilità tipologica- architettonica e funzionale. La conclusione è da confrontare con il parametro dei caratteri linguistici (rapporti volumetrici), che in base alle attuali indicazioni di massima denotano una soddisfacente adeguatezza paesaggistica delle soluzioni progettuali proposte.

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30 Commenti

  1. Sono d’ accordo con Stefano: perché i cittadini non vengono mai interpellati? Perché tutto deve passare sulle loro teste e vite senza potere mai poter fare presente le loro esigenze di vita?

  2. Si va in comune, si prende il sindaco con tutta la truppa e si cifolano nel lago….riprendiamo in mano la situazione gente.

  3. Torno,uno splendido paese diventato solo reddito comunale! È stato costruito il “Sereno” grande albergo di lusso che si è preso e ha abbattuto una villa storica con annesso la piazza dei giovani,da sempre ci sono gli “Arabi” che fino a qualche anno fa quello che volevano compravano a discapito dei Tornaschi! Ora un altro grande albergo! Per cosa? Che benefici da a noi che paghiamo le tasse e teniamo vivo e pulito (visto che il comune dice di non avere i fondi x nuovi spazzini) questo paese? E tutti gli oneri di urbanizzazione del Sereno,dei Russi,degli Arabi e chi altro dove sono stati investiti fino ad oggi? Nei nuovi posteggio che vengono venduti a prezzi di villette a schiera in altri paesi??? Torno è il mio splendido paese che non lascero per decisione…ma che vedo distruggere x incuria di altri!

  4. C’è l’ esempio del casinò di campione una colata di cemento e che fine ha fatto?…ha modificato il paesaggio rendendolo uno schifo a mio parere…basta cemento per il mero guadagno!!!

  5. Ennesimo progetto faraonico di cementificazione delle sponde naturali del lago di Como, che sta diventando la Sharm el Sheik della Lombardia. Se trasformiamo il bacino in una discarica, non dobbiamo stupirci se non ci sono più pesci e veniamo invasi da siluri, gabbiani, cormorani e presto anche i granchi blu.

  6. Ora mai dopo qualche anno sulle spalle ho capito che coi soldi puoi comprare tutto cambinare regole e sbattersene i c… Di tutti stanno distruggendo il paese e regalando il territorio Gia in precedenza e’ stato detto che che la colpa era di chi li aveva preceduti ora di chi e’ colpa cosa ci ritorna a Torno ? Basta pensare che ancora oggi le fogne scaricano nel lago e il lago non e’ balneabile e paghiamo anche per la depurazione da anni senza depurare e si sono spesi milioni per cosa ?

  7. La verità

    La verità è che dobbiamo essere Noi Tornaschi, in primis, a scendere in campo, affinchè questi scempi, non avvengano mai più, e non aspettare e sperare che qualcuno faccia per Noi!
    Purtroppo ci si aspetta sempre che avvenga la tutela, a norma di Legge, fatta da qualcuno che ci rappresenti, ma non funziona così, soprattutto in Italia! Difatti, abbiamo tante norme, soprattutto in ambito paesaggistico, per preservare la bellezza e l’ unicità del Nostro Lario, amato in tutto il Mondo ma, non vi è nessusno che, le leggi, le conosca, le comprenda e le faccia rispettare. I politici non lo hanno ancora capito! Avete mai provato a leggere un Disegno di Legge? Vi è utilizato un linguaggio così tecnico tale che per una totale comprensione ci vuole un “traduttore”!
    Definizione di linguaggio tecnico su internet:

    utilizzo eccessivo di una terminologia specifica di una materia quando si redige un documento

    Se tutti insieme, ognuno con le sue conoscenze e competenze, rappresentati dal Sindaco e dall’ Amministrazione Comunale in collaborazione con La Soprintendenza Paesaggistica e dei Beni Culturali nonchè delle forze pubbliche (vedi Forestale..) , ci mettessimo a trovare, scavando dei pertugi nelle Norme che Tutelano il territorio, al fine di contrastare il Potere Forte, dettato in particolar modo dal Denaro come unico fine, forse avremmo una probalità di riuscita. Ma “l’ interesse” di invertire la tendenza deve dipendere da Tutti!

    Un’esempio recente: Di fronte al Condominio Inverni, vi era un pino marittimo centenario. Un giorno c’ era e il giorno dopo non più. Com’ è possibile? Nessuno lo ha notato? Nessuno si è chiesto se chi lo ha abbattuto avesse i permessi?
    Per chi non lo sapesse, vi è una regolamentazione molto rigida per poter abbattere alberi di questo tipo: sono tutelati come beni ambientali della flora e fauna, sono dei veri e propri monumenti! Basta pensare, che per preservarli, persino le autostrade sono state deviate! Non avete mai notato i pini marittimi in mezzo, o sui fianchi delle corsie dell’ autostrada?
    Per concludere, se amiamo Torno, e non vogliamo svenderlo agli stranieri o ai miliardari facciamo qualcosa Noi e subito!
    Un’ ultima domanda di riflessione: se Torno fosse stato in Svizzera invece che in Italia sarebbe successo lo stesso?

    Pensateci…

    1. Però purtroppo come ha detto il Sindaco “Per il lago gli investitori arrivano da ovunque, come amministratori dobbiamo dare parere favorevoli…” quindi l’intenzione da parte sua è chiara: tutelare gli interessi di questi fondi e non il suo territorio e i suoi concittadini (che infatti scappano da un paese diventato caotico e per certi versi invivibile). Se non ricordo male per salvare l’albero centenario era stata fatta una petizione firmata da centinaia di persone e presentata in comune… ma anche qui l’interesse dei privati col cash facile ha vinto. Sarebbe ora di cambiare aria in paese e trovare qualcuno che amministri in modo sensato e pensando al bene di tutti.

  8. Ma chi amministra i paesi della sponda orientale non si rende conto della strada che abbiamo…..siamo già congestionati adesso(via torno sempre in colonna speriamo di non stare male nel periodo estivo se no non arriviamo più al pronto soccorso)pensa quando aprirà il 5 stelle a bellagio, i vari resort etc etc…..pensate ai residenti che pagano le tasse non solo ai quattrini che vi lasciano questi “signori “

  9. Ma quali sarebbero i vantaggi per i cittadini? A me pare che sia una struttura chiusa e per mega ricchi e stop.

    Rimango anche un po’ basito dal tono dell’articolo, sostanzialmente un comunicato stampa di un PR. Non una parola sulle problematiche ambientali o sociali, il lago si gentrifica ma che bello il resort del texano.

  10. Nel programma elettorale “lista civica per Torno”, abbiamo letto “ricerca di possibilità di sviluppo per la zona Sass”. Erroneamente abbiamo pensato fosse per l’interesse dei cittadini, più propriamente dei giovani come centro sportivo. Errore di comunicazione come la Ferragni?

  11. Ennesimo scempio ! Il vincolo paesaggistico davanti al vil denaro sparisce miracolosamente ! Speriamo che non vengano date le autorizzazioni!!!

  12. Mi sembra di capire che la quasi totalità dei 5000 mq non sarà costruita con criteri di Bioedilizia avanzati come ad esempio tetti in erba, terrazzi giardino, facciate coperte di foresta verticale etc..
    Questo intervento pare crei nuove cubature in…. cemento ovviamente.
    l’idea di usare legno e materiali bioschermanti non pare essere presente perché più COSTOSA.
    Si vadano a vedere le case in Bioedilizia in Norvegia o in Olanda e le si copino identiche se proprio si vuole costruire.

    1. Sono d’accordo! Niente di cui vantarsi … e così poco a poco il Lago di Como diventerà al pari di posti come Lignano Sabbiadoro … popolato solo da turisti, senza un’identità .. noi comaschi verremo esiliati e la nostra cultura sparirà .. Ma qualcuno può fermare questo scempio??!! Classico esempio di come comanda il dio soldo …

  13. Spero ardentemente che non venga realizzato! Dopo lo scempio realizzato a Carate Urio tra Cavadino e Santa Marta ne abbiamo a sufficienza! Piuttosto che sia sistemata la ex spiaggetta di Urio, mestamente ridotta a discarica di materiale franato oramai 2 estati fa!

    1. Credo che un progetto debba tenere conto di tutti gli impatti sul territorio, tra i quali anche quello sulla viabilita’. Negli ultimi due anni, nei periodi estivi, il tragitto da Torno a Como, nei due sensi, e’ diventato impresa ardua.
      40/50 minuti per percorre 6/7 km e’ una follia.

  14. Una vergogna!!!
    Ben venga il turismo, ma deve essere gestito con intelligenza e attenzione altrimenti si rischia di soffocare questi paesini. Perchè oltre alla deturpazione della riva ci sono altre conseguenze che comporta un progetto del genere… A Torno infatti molti giovani sono stati costretti a trasferirsi altrove perché non si trovano più appartamenti da affittare (tutti dati in locazione al personale stagionale di queste mega strutture).
    Purtroppo sembra che certe Amministrazioni questa cosa non la capiscono e sono disposte a sacrificare il futuro del loro paese in nome del “Dio denaro”…

  15. In definitiva i caratteri edificatori del sistema urbano cui appartiene l’ambito, la posizione in parte interclusa degli edifici di progetto, la tipologia e la giacitura di edifici nell’intorno riscontrabili, l’uso del connotato da ampi spazi liberi e a verde, determinano una minimizzazione dell’impatto paesaggistico derivante dalle scelte proposte ed una loro sostanziale compatibilità tipologica- architettonica e funzionale. La conclusione è da confrontare con il parametro dei caratteri linguistici (rapporti volumetrici), che in base alle attuali indicazioni di massima denotano una soddisfacente adeguatezza paesaggistica delle soluzioni progettuali proposte.

    Puttanata che la commissione paesaggistica demolira’ argomento su argomento, voi ci mettete le balle che vi fan comodo e che per nostra fortuna devono passare in commissione la quale, per intenderci, deve tutelare in primis…. E se non lo fa alla Pliniana…….

  16. Ecco la fine per il nostro povero Torno, destinato a diventare sempre di più un paese parcheggio a disposizione dei riccastri che alloggiano nei resort e non danno niente alla comunità e dei turisti che gironzolano per le vie senza meta. E i tornaschi intanto scappano… non ci sono case in affitto perché o vengono accaparrate tutte dal Sereno per metterci i suoi lavoratori che al 99% vengono da fuori o vengono destinate a case vacanza… che poi bisognerebbe capire quante sono in regola e quante no… Addirittura tutte le case della parrocchia, al posto di andare a chi ne ha bisogno sono state cedute al resort, che evidentemente paga meglio dei poveri cristi…
    Che poi chi ci guadagna? Di sicuro non i tornaschi… c’è un paese disastrato, sporco come non mai, con sempre meno servizi e futuro.
    Caro Rino pensavo ci tenessi davvero al nostro paese… mi dispiace ma il mio voto l’hai perso…

  17. Speriamo che la conca della Villa Pliniana rimanga integra. Speriamo che non facciano uno scempio. Amministratori, valutate bene, non si può monetizzare tutto, e una volta rovinata una riva indietro non si può tornare. Il lago di Como è bello perché alterna rive incontaminate a deliziosi paesini. Occhio a non ridurlo ad una sfilata di porti esclusivi, piscine e residence di lusso.

  18. È uno schifo, si svende tutto ai super ricchi senza nessun ritorno per gli abitanti. Stessa cosa già vista per il Sereno. Saranno zone mai accessibili alla popolazione . Perché non si chiede direttamente ai cittadini cosa ne pensano ? Non può essere una decisione presa da un piccolo gruppo di amministratori.

  19. Come fanno ad insediare volumi in area soggetta a vincolo paesaggistico?
    Cosa prevede il vincolo paesaggistico?
    Il vincolo paesaggistico costituisce una disposizione legale prevista dalla normativa italiana, finalizzata a tutelare aree di notevole valore storico, ambientale e culturale da interventi edilizi e infrastrutturali che potrebbero compromettere la loro bellezza e integrità.
    Non vorrei che il solo presupposto di essere facoltosi autorizzasse lo stesso ad orinare sulla Gioconda.

  20. Progetto asservito a speculazione di pochissimi che nulla serve alla comunità e danneggia le bellezze naturali. Le invasioni barbariche non si fermano più. Addio bel lago. Addio bellezze.

  21. L’ennesimo scempio del nostro bel paesaggio…. Bisogna saper dire di no a queste cose, per il bene dei cittadini, e invece le amministrazioni comunali consentono di tutto

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