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Il sogno al confine per turisti e pendolari: il ‘Tilo dei laghi’ per unire Italia e Svizzera via acqua e togliere traffico

Il convegno sulla navigazione nei laghi transfrontalieri ticinesi, tenutosi oggi al LAC di Lugano, si è confermato come un’importante occasione di dialogo tra partner italiani e svizzeri. L’evento ha messo in luce come la collaborazione tra Enti e Istituzioni possa generare risultati significativi, con ricadute positive su tutto il territorio. Organizzato dalla Società Navigazione Lago di Lugano e dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, il convegno ha approfondito le opportunità offerte dalla cooperazione transfrontaliera nei settori della sostenibilità, innovazione tecnologica e sviluppo turistico.

Durante le discussioni, è emerso con forza il ruolo cruciale che il lago può giocare come alternativa sostenibile al trasporto su gomma. I partecipanti hanno sottolineato il potenziale dei trasporti lacustri per migliorare la qualità della vita dei residenti e dei pendolari, offrendo allo stesso tempo nuove prospettive per la crescita del turismo. La possibilità di integrare soluzioni di trasporto pubblico più efficaci e ecocompatibili lungo le vie d’acqua è stata identificata come una priorità fondamentale per il futuro delle aree di confine.

“Questo convegno ha dimostrato l’importanza di rafforzare i rapporti tra Italia e Svizzera, soprattutto per quanto riguarda la mobilità transfrontaliera. – commenta il Presidente dell’Autorità di Bacino del Ceresio, Massimo Mastromarino – Sfruttare il lago come mezzo di trasporto non solo per i turisti, ma anche per pendolari e studenti è una sfida strategica. Abbiamo già avviato progetti per l’elettrificazione degli approdi e stiamo lavorando su servizi alternativi, come il Porlezza Tour, per coprire aree non servite dai trasporti di linea. In situazioni di emergenza, come la frana di Gandria, il trasporto via acqua ha dimostrato la sua efficacia come valida alternativa alla strada. È essenziale continuare a sviluppare questi servizi e promuovere la regionalizzazione del trasporto lacuale, in linea con il dibattito sull’autonomia differenziata in Italia, per garantire una gestione più efficiente e integrata.”

Il convegno ha sottolineato come il rafforzamento dei legami transfrontalieri sia cruciale per lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo responsabile e di qualità. La cooperazione tra le due sponde dei laghi, quindi, si conferma come un elemento chiave per affrontare le sfide della mobilità e per promuovere un futuro più sostenibile e integrato.

“L’obiettivo comune è valorizzare ulteriormente la sinergia Lombardia-Svizzera, individuando strategie condivise per fornire una mobilità su ferro, gomma e acqua sempre più performante e rispondente alle esigenze dei viaggiatori – ha commentato Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile – Vogliamo potenziare ulteriormente i trasporti transfrontalieri, fondamentali per migliaia di cittadini italiani che quotidianamente varcano i confini nazionali per lavoro. I numeri parlano chiaro: nel 2023 oltre 22,8 milioni di passeggeri hanno usufruito del sistema dei trasporti transfrontaliero, con un incremento del 19% rispetto al 2022, a dimostrazione dell’importanza e del gradimento, da parte dei viaggiatori, dei collegamenti tra Canton Ticino e Lombardia. In tal senso, la collaborazione con le autorità svizzere è totale per garantire una mobilità moderna e sostenibile: sto lavorando per rendere sempre più frequenti i collegamenti ferroviari transfrontalieri. Vogliamo potenziare il servizio, rinnovando la flotta e le infrastrutture tra la Svizzera e le provincie di Varese, Como, Lecco, Milano e Monza”.

“Un passaggio fondamentale – ha evidenziato l’assessore regionale – sarà l’inizio dei lavori sulla linea Como-Lecco, previsti per il 2025, così da potenziare l’offerta transfrontaliera proveniente da Varese/Mendrisio e da Lugano/ Mendrisio. Sulla Milano-Como-Chiasso, Regione Lombardia ha potenziato il servizio, con l’introduzione di nuovi treni Caravaggio, che hanno permesso di recuperare molti ritardi in linea. Stiamo lavorando per potenziare il servizio, riducendo ulteriormente i tempi di percorrenza”.

Una mobilità sostenibile che passa anche dalla navigazione, ha concluso l’assessore regionale ai Trasporti “fondamentale per la mobilità dell’area frontaliera, alleggerendo in modo sensibile il flusso quotidiano di mezzi via strada. L’obiettivo è un trasporto lacuale a emissioni zero e tecnologicamente innovativo. Il Ceresio rappresenta un esempio virtuoso. Il progetto di una flotta completamente elettrificata entro il 2035 dovrà essere la mission per tutti i laghi non solo lombardi ma d’Italia”.

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