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Il sottosegretario Butti archivia già lo Spid: “Meglio la carta d’identità elettronica”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, il comasco Alessio Butti (FdI) archivia o quasi lo Spid, l’identità digitale utile dal 2016 per usufruire di molti servizi online della pubblica amministrazione.

“Dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e a promuovere la carta d’ identità elettronica come unica identità digitale”, ha dichiarato Butti alla festa per i 10 anni di Fratelli d’Italia.

A oggi, sono state erogate circa 33 milioni di identità Spid.

“Cerchiamo di spegnere gradualmente lo Spid, che raccoglie una serie di identità digitali – ha aggiunto Butti – e facilitare l’ azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica Amministrazione”.

Battaglia non nuova, quella del sottosegretario comasco, tanto che in un veemente intervento alla Camera di due anni fa, la battaglia venne lanciata con forza.

In particolare, Butti segnalò le difficoltà per gli anziani nell’utilizzo dello Spid, cosa peraltro sottolineata anche dall’ultimo decreto Semplificazioni che ha dato la possibilità di disporre di un’identità digitale con delega per aiutare soprattutto gli over 80 a ottenere l’identità digitale.

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13 Commenti

  1. Premio Nobel a chi ha progettato lo SPID: semplicissimo da utilizzare, praticamente perfetto. Guai a chiunque voglia sostituirlo, soprattutto se con sistemi decisamente più macchinosi come la Carta d’identità elettronica.

  2. Appuntoooooo!
    vedi tessere regionali che vengono emesse senza micro-chip…per dirne una!
    Non scherziamo!
    Non c’è niente da cambiare! SPID tutta la vita!
    Neanche da parlarne. Non è neanche un argomento!

  3. L’ignoranza di paragonare un’identità digitale (dotata di username a password) con una carta fisica che richede un lettore per il micro-chip (oggetto tra l’altro di una crisi di approvigionamenti, vedi tessere regionali che ora vengono emesse senza micro-chip).

    Meglio in base a cosa? Ovviamente sia mai che porti anche argomentazioni a supporto.

  4. premesso che lo Spid è semplicissimo (basta lo smartphone, con quelli poi con riconoscimento biometrico lo è ancora di più) e che toglierlo significa un passo indietro di 10 anni nella cosiddetta “semplificazione”, spero che abbiano almeno un minimo d’intelligenza di sostituire PRIMA tutte le carte d’identità cartacee con quelle elettroniche e POI smantellare lo Spid. cosa di cui dubito fortemente.

  5. SPID è un sistema di autenticazione che richiede una user, una password e un app per un codice temporaneo di sicurezza: con il cellulare faccio tutto.
    La carta d’identità elettronica su PC necessiterebbe invece di un lettore, com’era per la Carta Regionale dei Servizi, che infatti non usava nessuno per autenticarsi online.
    Si può anche utilizzare senza lettore, ma richiede un dispositivo dotato di NFC (pc o telefono) più un app , che genera un codice temporaneo di sicurezza.
    Sono curioso, e lo dico senza intento polemico, quale sarebbe la differenza che Butti vede tra i due sistemi. Mi sembra che rimanga lo SPID la soluzione più comoda: con lo SPID mi basta il cellulare, che ho sempre con me.
    E’ stata costruita un’infrastruttura, che funziona: vuole si buttare a mare tutto?

  6. Allora caro sottosegretario deve obbligare tutti gli 8.000 comuni a ritirare le carte d’identità vecchie e rilasciare immediatamente quelle elettroniche come da lei auspicato

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