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Il tifoso ci ricasca durante Como-Ascoli e scatta il quarto Daspo: niente stadio per 5 anni e obbligo di firma

“Anche per il campionato di Serie B in corso non si ferma l’attività preventiva e repressiva dei comportamenti illeciti posti in essere dalle frange ultras della tifoseria lariana”.

Questo l’incipit di una nota diffusa dalla Questura di Como in queste ore.

Spiegano: “L’ultimo a farne le spese è stato un quarantottenne, residente in provincia di Como, colpito da Daspo. emesso dal Questore di Como immediatamente dopo la prima partita casalinga del Como 1907 contro l’Ascoli”.,

In quell’occasione l’uomo si è reso protagonista di “minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale e ha violato il regolamento d’uso dell’impianto sportivo”.

Così la Divisione Anticrimine della Questura, con il personale della Digos “specializzato in reati da stadio, gli ha notificato il provvedimento che vieta l’accesso agli impianti sportivi per 5 anni, a cui si aggiunge la prescrizione dell’obbligo di firma in questura trenta minuti dopo l’inizio di ogni partita del Calcio Como”. Atto convalidato dal Gip in tribunale a Como.

L’uomo, conclude la nota: “Non è nuovo ad atteggiamenti di questo genere, infatti lo stesso era già stato destinatario di Daspo nel 1999, nel 2007 e nel 2016.

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Un commento

  1. Ogni Daspo non potrebbe essere proporzionale? Al primo 5 anni e poi al quarto 10? Abbiamo a che fare con un vero fenomeno! 4 Daspo vuol dire andare allo stadio non per la partita, cosa che da coetaneo del soggetto ho fatto in tanti stadi d’Italia. Boh avrà la testolina che funziona male

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