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In 6 giorni cambiate tutte le panchine horror dei giardini in centro. Alla fine le elezioni si vincono così

Il 21 gennaio scorso, il nostro lettore Enzo aveva segnalato a ComoZero (redazionecomozero@gmail.com o 335.8366795) lo stato davvero indecoroso delle panchine nel centralissimo parco comunale tra piazza del Popolo e viale Lecco. Di fatto, pezzi di legno rotti in più punti e del tutto inutilizzabili.

Oggi 27 gennaio, 6 giorni dopo la comunicazione al giornale, lo stesso lettore ci segnala l’intervento compiuto dall’amministrazione in tempi obiettivamente rapidissimi: vecchie panchine, che non casualmente avevamo definito ‘horror’, eliminate e nuove sedute posate. Una piccolissima cosa, ovviamente, ma chissà se le elezioni in una città medio-piccola come Como si vincono più sui grandi ed eterni temi (che peraltro appassionano moltissimo anche chi nel capoluogo non vive e non vota) o sull’attenzione alla vita quotidiana dei residenti. Chissà, in sostanza, se spostano più voti i dibattiti quarantennali sulla Ticosa dove parcheggiano i pendolari del lavoro e dello shopping che arrivano in gran parte dal resto della provincia, quelli sullo stadio vissuto una volta ogni 15 giorni da tantissimi tifosi che vengono da fuori città, quelli sul lungolago che è ormai il regno incontrastato dei turisti, oppure una manciata di nuove panchine a servizio quasi esclusivo dei residenti del quartiere che a Como vivono e votano. Viene quasi da pensare che l’ultima sia la risposta esatta, perché alla fine le elezioni le vinci con le (poche) persone che vanno alle urne più che con i titoli e i grandi dibattiti su facebook.

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12 Commenti

  1. Se il mitico Landriscina si fosse ricordato di chiamare un paio di falegnami, sarebbe ancora il Sindaco obbediente (e inutile) di Como.
    Ahimè, a saperlo che sarebbe bastata qualche panchina green per garantirsi la poltrona!

  2. Certo che si vincono anche cosi. O si perdono per la propaganda bavosa dei media di parte.
    Intanto sono state rifatte, cosa che nessuna amministrazione dei precedenti cosiddetti partiti nazionalpopolari hanno fatto negli ultimi vent’anni. O gli è stato dato un effetto vintage negli ultimi mesi su ordine del sindaco sceriffo?

    1. Perdoni ma il suo tono polemico è totalmente incomprensibile per una risposta (anche perché un altro modo non c’è e comunque nessuno, almeno qui, lo vorrebbe). Saluti.

      1. Di polemico in questo caso, c’è soltanto la sua risposta stizzita alle considerazioni di Rosy. L’articolo sulle nuove panchine è molto di parte, sostenere che le cose vengono fatte solamente per lisciare le poche persone che ormai vanno a votare è un’opinione solo sua. Il voto in democrazia è un diritto/dovere e chi ha rinunciato a farlo, dopo può
        solamente prendersela con se stesso e sfogandosi sui “social” per spiegare a tutti quali sono le cose giuste da fare.

        1. Praticamente uno scrive che rispondere alle richieste e alle esigenze dei residenti è il modo migliore per vincere le elezioni locali – il tutto senza ironie né polemiche ma come pura constatazione, anzi riconoscendo il merito a chi lo fa – e ne nasce una polemica surreale. Vabè. Buona giornata.

          1. Sono contenta che questo fosse il vero intento dell’articolo, anche se inizialmente non l’abbiamo (evidentemente non solo io) percepito così. Siamo oggettivamente stufi di grandi proclami sulle meravigliose sorti progressiste. Una panchina ristrutturata è sicuramente la benvenuta (che poi a ben vedere serve anche al.turista che arriva da fuori o forse soprattutto a lui).

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