E’ difficile per tutti trascorrere molto tempo in una stanza d’ospedale. Lo è di più per i piccoli e i giovani, soprattutto quando vi devono passare giorni e giorni per le terapie. Esperienze difficili che, senza dubbio, li segneranno per tutta la loro esistenza, ma che con al fianco personale qualificato e “di cuore” possono essere meno dure da affrontare.
E’ stato così per una giovanissima paziente, di soli 17 anni, della Pediatria dell’ospedale Valduce di Como che ha deciso di ringraziare pubblicamente l’ospedale e il personale che l’ha seguita. Ecco le sue toccanti parole.
“Visto che la mia ‘vacanza’ qui dentro sembra essere finita, mi sento in dovere di scrivere qualcosa – racconta la giovane – Questo posto è servito a ricordarmi che il dolore e la sofferenza sono reali. Fuori da qui è più facile ripetere la frase ‘capitano tutte a me’, ma qui ci si accorge che purtroppo le cose brutte capitano a persone anche più piccole di me. Sentire piangere i bambini è stata una delle cose più difficili da accettare, ma sono felice che loro siano nelle vostre mani”.
“È strano da dire, ma anche in questa occasione mi è capitato di affezionarmi a voi. Vi ho aspettato ansiosamente e, anche se non c’erano motivi per essere felice, qualche sorriso siete riusciti a strapparmelo sempre – scrive in una lettera al personale sanitario – Perdonatemi per le mie domande e i miei mille pianti, ma rispetto alla grandezza del coraggio, io mi sento tanto piccola. Grazie per la gentilezza e la pazienza usata con me. E soprattutto grazie per avere a cuore le vite delle altre persone, oltre che alle vostre”.
“Non posso avere certezze su quello che sarà il mio futuro – conclude – non posso nemmeno giurare che non verrò più ricoverata, ma mi porterò dentro i vostri sorrisi e li immaginerò senza mascherina. Spero che di me vi rimarrà anche qualcosa di positivo. Grazie a tutti! G.”