Scegliere la scuola giusta, eterno dilemma. Superato il primo esame che si affronta al termine delle medie, ecco che tantissimi giovani devono fare un prima scelta per costruirsi un futuro. Da sempre ci si divide tra chi vede più adatto per i propri figli un percorso pratico, ovvero una scuola professionale che sappia insegnare fin da subito un mestiere e chi invece rivendica la “supremazia” del liceo, di un’educazione decisamente più teorica ma che dovrebbe avere il vantaggio di offrire al ragazzo uno sguardo di insieme più ampio, dettagliato e complesso.
Comunque la pensiate anche nel vicino Ticino la “diatriba” è sempre aperta. E proprio sul tema arriva la proposta, che farà discutere, di prevedere degli esami d’ammissione per potere accedere al liceo. A parlarne è – come riportato da Tio.ch – Gian Luca Lardi, vice presidente dell’Unione svizzera degli imprenditori che subito specifica come non si tratti di discriminazione ma anzi di un aiuto ai ragazzi a scegliere in maniera adeguata.
La prospettiva di un esame potrebbe così spingere a pensare in maniera più approfondita a quale scuola iscriversi, valorizzando magari anche di più il percorso dell’apprendistato, considerando come il tasso di insuccesso in Ticino per il liceo si attesti al 30% Una strada dunque da non trascurare anche perché un muratore “dopo l’apprendistato in Ticino guadagna al primo anno 4.900 franchi circa. Non mi si venga a dire che non è uno stipendio interessante per un giovane. Chi sceglie la via liceale il primo salario lo vede magari a 25 anni”, ha dichiarato a Tio.ch Lardi
Ecco è forse davanti a queste cifre che un paragone con l’Italia potrebbe forse mostrare dei limiti oggettivi. La discussione rimane comunque aperta.