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Inedito tandem Butti-Fermi: “Dpcm e Recovery Fund, congiuntura favorevole: subito 2° lotto tangenziale, ferrovie e lago”

Individuare progetti vitali per il territorio comasco che possano rientrare nelle opere infrastrutturali ritenute strategiche per il Paese e da commissariare, secondo il nuovo Dpcm in discussione in questi giorni alla Camera.

Questo l’appello lanciato dal senatore di Fdi Alessio Butti, che oggi in videoconferenza ha riunito le principali realtà istituzionali del territorio (enti, rappresentanti di categoria e Camera di Commercio) al fine di discutere di una possibilità unica per portare avanti le infrastrutture considerate prioritarie sul territorio.

“E’ giunto il momento di elaborare un progetto estremamente sintetico e gerarchico – ha spiegato Butti – con pochissime opere su cui concentrare la nostra attenzione come territorio, da portare alla Regione Lombardia e poi al Governo. Serve compattezza e una concezione lobbistica, dobbiamo individuare una, due o tre opere, metterci d’accordo su quale puntare e lanciarci per non perdere questa occasione fornita dal Dpcm”.

Il documento in discussione nelle Commissione riunite VIII e IX riguarda, appunto, le opere infrastrutturali strategiche, nazionali, regionali e locali che per “complessità non solo progettuali” richiedono la figura del commissario prevista dal Decreto “Sblocca cantieri” e poi dal Decreto “Semplificazioni”. Commissario che, grazie ai poteri straordinari di cui è investito, porterebbe una grande accelerazione dei lavori per i progetti scelti.

“Questo Dpcm e i successivi a partire da quello di giugno, la prospettiva del Recovery Fund e le Olimpiadi invernali 2026 rappresentano una congiuntura astrale molto favorevole – ha aggiunto Butti – sono opportunità, vanno sfruttate subito. Ci sono opere che possiamo considerare prioritarie, penso al secondo lotto della Tangenziale di Como. E poi i collegamenti ferroviari, ma anche la balneabilità del lago: ci troviamo in un momento in cui il turismo è fermo ma prima o poi ripartirà, il lago è una risorsa inestimabile per il territorio”.

Obiettivo è arrivare pronti al prossimo decreto del 30 giugno con pochi progetti prioritari per il territorio, per accedere poi con altre opere a quelli successivi. “E’ necessario trovare un paio di opere cantierabili con cui partire subito – ha concluso Butti – e poi un paio di sogni, obiettivi per i lariani su cui si potrà ragionare più avanti”.

Anche per il presidente del Consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi, è fondamentale sfruttare il ruolo dei commissari sancito dall’ultimo Dpcm. “Attraverso i commissari si può accelerare la burocrazia che rallenta i lavori – ha affermato – Oltre alla Variante Tremezzina c’è il secondo lotto della Tangenziale di Como, per cui mancano solo le risorse finanziarie. Dopo di che, se ci saranno altri spazi, pensiamo al territorio di Argegno e dell’Alto Lago legati al progetto Variante Tremezzina. Va fatta poi una grande sensibilizzazione per lavorare su uno dei tasselli più dolenti: il trasporto pendolari su ferrovia verso Como, Erba, Asso in un’ottica di turismo ma anche per il territorio, migliorarlo cambierebbe la vivibilità nella nostra provincia”.

Presenti all’incontro online i rappresentanti delle principali associazioni di categoria comasche e della Camera di Commercio, oltre al Presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca: Marco Galimberti (Camera di Commercio Como-Lecco), Francesco Molteni (Ance Como), Enrico Benati (Cna), Andrea Camesasca (Confcommercio), Roberto Galli (Confartigianato), Antonello Regazzoni (Confindustria).

Tutti si sono trovati concordi nella priorità del secondo lotto della Tangenziale di Como, ma hanno aperto anche una discussione sul futuro dei collegamenti ferroviari principali che partono dalla città. In ottica turistica, pensando al raggiungimento di Bergamo e dell’aeroporto di Orio al Serio ma anche ai collegamenti con Varese, la Malpensa e la Svizzera. Inoltre, è stato ritenuto fondamentale lo sviluppo delle ferrovie per collegarsi a Milano, al fine di incrementare la vivibilità dei territori che si trovano in provincia.

In ultimo, le associazioni di categoria hanno evidenziato quanto sia importante migliorare anche le infrastrutture informatiche. Una digitalizzazione che, nelle aree lariane, spesso è ferma o comunque procede molto a rilento. Tutti progetti che, se le associazioni di categoria troveranno un accordo, potrebbero essere presentati prossimamente e vedere la luce nei prossimi anni.

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