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Insubria: auguri al veleno. Mail di fuoco e minacce di querela al brindisi di Natale

All’Università Insubria non sentono lo spirito natalizio. Sarà per questo che a pochi giorni dalle festività sono volati gli stracci tra alcuni docenti e il neoeletto prorettore Stefano Serra Capizzano.

In occasione del primo Consiglio del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture (Didec) e successivo brindisi, sono partite parole pesanti, accuse e recriminazioni tra gli accademici mentre si trovavano di fronte ad una platea di oltre cinquanta persone tra cui personale amministrativo e studenti.

Seme della discordia il contenuto di alcune mail scambiate tra docenti che avrebbero criticato la creazione del nuovo dipartimento nella sede comasca dell’Insubria: il Disut, dedicato alle Scienze Umane, all’Informazione e al Territorio. Una novità formalmente approvata dall’Università lo scorso 12 dicembre che diventerà realtà a partire dal 1° gennaio. Dal Didec alla nuova struttura, a gennaio, confluirà una decina di docenti.

Stefano Serra Capizzano

L’appuntamento di martedì scorso avrebbe dovuto essere conviviale, uno scambio di auguri e un saluto tra colleghi che a breve seguiranno percorsi diversi. Erano già pronti perfino panettoni e spumante.

All’inizio del Consiglio invece l’atmosfera si è fatta subito incandescente. Il prorettore ha parlato di alcune email girate tra i docenti. Documenti in cui non mancavano le polemiche contro il nuovo dipartimento e contro i docenti in transito. Capizzano ha quindi paventato procedimenti disciplinari nei confronti degli autori delle missive. Così diversi docenti, perlopiù giuristi, sono insorti, annunciando che di fronte a provvedimenti del genere si sarebbero rivolti alla Procura.

La situazione però ha assunto toni surreali quando alcuni dei docenti teoricamente si pensava fossero al centro delle critiche del vecchio dipartimento hanno smentito di aver ricevuto contestazioni. Insomma, un pasticcio. Dunque, niente brindisi alla fine dell’incontro bensì il prorettore che lascia il Consiglio e sbatte la porta.

Per un commento su questa tragicomica vicenda del mondo accademico comasco abbiamo contattato telefonicamente sia Serra Capizzano che il Direttore del Didec, Barbara Pozzo, i quali però hanno preferito chiudere con un “No comment”.

Lo stesso hanno scelto di fare i rappresentanti degli studenti della facoltà, anch’essi neoeletti, che hanno scelto di stendere un velo di silenzio sulla vicenda. I fatti ad ogni modo non sono passati inosservati, arrivando fino al Magnifico Rettore, Angelo Tagliabue, tramite una lettera firmata da alcuni docenti.

Tagliabue da quanto è stato possibile ricostruire, appresa la vicenda, avrebbe deciso di organizzare un tavolo di confronto nel mese di gennaio. Obiettivo, senza dubbio, riportare la serenità nella sede comasca dell’università che, con il Disut, fa salire a tre i suoi dipartimenti, contro i quattro del polo di Varese.
La pausa natalizia, gli angioletti e gli alberi di Natale, forse, contribuiranno a placare gli animi dei docenti comaschi per un nuovo anno nel segno dei buoni sentimenti e dell’armonia di gruppo.

Il pezzo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. L’osservazione non è incomprensibile, anzi. Risulta la data del 21 aprile 2020 e questo fa salire in cima, come una ri-pubblicazione, l’articolo

    https://www.google.com/search?q=serra+capizzano&rlz=1C1SVEE_enIT405IT406&sxsrf=ALeKk026x7DeCZNbPxWldQmRmbA3HVtXlw:1622485011512&source=lnms&tbm=nws&sa=X&ved=2ahUKEwjUn47Ww_TwAhWL_rsIHSV-DqkQ_AUoAXoECAEQAw&cshid=1622485187596991&biw=1366&bih=600

    Tempo fa risultava la data corretta del 2019 e dunque l’articolo finiva in fondo

    Credo sia opportuno correggere

    Un caro saluto

  2. Vi capisco sempre meno, a cominciare dai titoli. Questo articolo è uscito il 2 gennaio, si presume del 2019. Che senso ha pubblicarlo ora?

    1. Nessuno, infatti è stato pubblicato soltanto il 2 gennaio 2019 e la sua osservazione ci resta incomprensibile. Cordiali saluti

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