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“Interventi sugli stadi senza la Soprintendenza”. Se Renzi diventa “alleato” di Gandler per il Sinigaglia

Forse con l’occhio puntato soprattutto all’Artemio Franchi di Firenze, ma comunque l’emendamento presentato da Matteo Renzi-Italia Viva al Decreto Semplificazione potrebbe – almeno in teoria – aprire un’autostrada a Michael Gandler e alla proprietà del Como 1907 per rifare il Sinigaglia quasi in totale libertà (in loco, mentre dell’ipotesi di spostare l’impianto fuori città ci siamo occupati con un prezioso documento storico sul numero appena uscito del settimanale cartaceo).

L’ex presidente del Consiglio, come primo firmatario, ha infatti presentato un emendamento che, se approvato, stabilisce che con il solo via libera “dell’ente territoriale di riferimento, una società sportiva professionista possa far realizzare interventi di modifica di impianti sportivi senza la necessità dell’autorizzazione della competente Soprintendenza”.

“E’ una cosa semplice che avevamo annunciato – ha poi spiegato Renzi – Sono mesi che si discute in Italia di sbloccare i cantieri: come le scuole, gli aeroporti, le autostrade, ecc… Questo decreto finalmente è stato approvato al governo. Un decreto legge che diventerà legge dello stato dopo 60 giorni con la conversione in legge. I parlamentari possono fare degli emendamenti in questo periodo di tempo. Quindi delle modifiche. Tra gli impianti da sbloccare c’è anche questa storia degli stadi”.

“Non parlo solo del Franchi: riguarda tutti gli impianti sportivi delle società professionistiche – ha aggiunto Renzi – Se si ha l’autorizzazione del Comune, si può fare l’impianto aggirando il parere della Soprintendenza. Se noi mettiamo gli stadi in mano ai Soprintendenti, il calcio italiano non avrà mai la possibilità di competere con gli stadi inglesi o tedeschi. Attenzione: c’è sempre il vincolo dei Comuni, ma non c’è bisogno del parere della Soprintendenza”.

Sulla proposta renziana, a dire il vero, si sono già sollevate perplessità e dubbi per il rischio che in caso di approvazione possa partire una corsa a interventi anche radicali sul patrimonio architettonico e sportivo in maniera selvaggia (qui ad esempio gli architetti di Firenze), ma di certo i riflessi – in qualsiasi caso – potrebbero essere forti anche su Como. Dove, inutile ricordarlo, il Comune ha appena dato il Sinigaglia in concessione per 12 anni al Como 1907 per ora in cambio soltanto della trasformazione del campo in sintetico, ma con la prospettiva già affacciata ripetutamente dal ceo Michael Gandler di un intervento ben più sostanzioso sull’impianto. Il famoso “progettone”, insomma, la cui strada per la realizzazione potrebbe dipendere molto anche da Matteo Renzi.

Stadio, Gandler si toglie i sassolini: “Abbiamo perso tempo, ora ci aspettiamo più collaborazione. Poi il progettone”

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6 Commenti

  1. Ogni cosa che propone quel personaggio da 2% è figlia di interessi occulti. Ma si dai ….un bel centro commerciale vista lago ed in cambio vi regalano un campo in erba sintetica. Contenti voi.

  2. Dato che l’ha promossa renzie è una buona proposta..
    Comunque del Sinigaglia del 1927 quanto rimane?
    A me piacerebbe tipo il Luigi Ferraris di Genova, con le debite proporzioni potrebbe essere un po’ razionalista..

  3. Abolire la Sovrintendenza è un po’ eccessivo. Gli imitatori di Totò, venditore della Fontana di Trevi, sono sempre in agguato. Tuttavia limitarne il potere di bloccare qualsiasi tipo di iniziativa anche sugli impianti sportivi (Franchi, Olimpico Roma, ecc.) sarebbe opportuno. Su questa linea credo che i firmatari della proposta di Legge si sono mossi. Speriamo….

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