La Canturina bis è sicuramente una delle opere infrastrutturali tra le più contestate dalle associazioni ambientaliste e dai cittadini delle zone attraversate. Tanto che, nella lotta per cercare di opporsi alla costruzione, gli stessi ambientalisti hanno deciso di mettere in atto una manifestazione particolare.
Ovvero far vedere realmente cosa porterebbe la realizzazione dell’opera. Ecco allora che per domenica 19 febbraio il “Comitato No Canturina bis” ha organizzato una simulazione dell’impatto ambientale che provocherebbe. Appuntamento dalle 10.30 nei prati vicino alla Cascina Moia “dove organizziamo una manifestazione contro la costruzione della Canturina Bis. Tutti insieme raggiungeremo i prati della cascina Moia e con le auto in colonna simuleremo il passaggio della strada in mezzo ai prati per vedere l’effetto che fa sul nostro parco regionale”. Qui le altre info.
Intanto però la Canturina bis che rientra nel piano delle opere 2023-2025 prosegue il proprio iter e solo pochi giorni fa il Vice Ministro Edoardo Rixi ha ribadito “la volontà e l’impegno di intensificare gli sforzi per completare il sostegno economico ad una opera infrastrutturale indispensabile e imprescindibile per lo sviluppo economico del territorio”, ovvero la Canturina bis che però, secondo gli ambientalisti “se realizzata violerebbe irrimediabilmente le ultime aree verdi del parco regionale delle Groane e della Brughiera”.
7 Commenti
Meno traffico stantio ed in colonna significa meno inquinamento cari ambientalisti
Ma basta…basta dire sempre NO…basta! Tanto c’è la fanno lo stesso potete pure piantarvi le radici.
Dai ciao
Buonasera,
Se ci scrive qui: coordinamento.nocanturinabis@gmail.com , le mandiamo planimetrie dell’opera.
Un saluto,
Aiani Matteo
Scusate qualcuno ha un KMZ o delle planimetrie per capire dove passa quest’opera? Grazie mille
Per dare sostegno alla causa bisognerebbe individuare tutti i partecipanti alla manifestazione e ritirare loro la patente almeno per un anno. Così s’incentiva il trasporto pubblico e la mobilità ciclopedonale nel rispetto dell’ambiente. Protestare è facile ma poi occorre adeguarsi ai cambiamenti per essere coerenti.
hanno ragione…basta, é ora di finirla di distruggere il verde e rimpiazzarlo col cemento o asfalto.
No è ora di finirla di rompere le scatole su ogni ogni ogni opera