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Prevenire e ridurre i rischi del maltempo estremo per le attività produttive comasche: “Io non rischio” a Erba

Domenica 17 settembre, dalle 9.30 alle 17.30, al Centro Polifunzionale Emergenze Erba, in Via Pian dei Resinelli 1, la Provincia di Como, il Centro Coordinamento Volontariato di Como e i volontari comunicatori “Io Non Rischio” della Protezione Civile incontreranno i rappresentanti delle attività produttive del territorio e dei loro collaboratori per inquadrare il fenomeno dei rischi naturali del territorio comasco e fornire utili suggerimenti volti alla prevenzione e alla riduzione, dove possibile, dei danni conseguenti a eventi alluvionali, sismici e d’incendio boschivo.

All’incontro interverranno, in qualità di relatori, rappresentanti degli Ordini Professionali degli Ingegneri, Geometri e Architetti, per fornire un quadro del nostro territorio sotto il profilo dei possibili rischi e rispondere concretamente alla necessità di fare “prima di tutto” prevenzione, in linea con il pensiero e la vision del padre fondatore della Protezione Civile in Italia: Giuseppe Zamberletti, a cui gli organizzatori di questo giornata informativa e formativa si sono ispirati.

“Abbiamo scelto gli interlocutori delle attività produttive per iniziare un percorso di condivisione dei temi di IO NON RISCHIO, che toccherà con incontri “dedicati” diverse categorie della società civile perché la cultura della prevenzione è entrata a pieno titolo a far parte degli ambienti di lavoro che non può comprendere solo l’azienda, il negozio o il laboratorio, ma deve considerare anche l’ambiente circostante – spiegano gli organizzatori – I fenomeni di piogge intense e temporali forti che assumono caratteristiche alluvionali, scaricando a terra quantità d’acqua tali che il terreno e i sottoservizi non riescono a gestire, sono sempre più frequenti e spesso causano danni anche nel territorio comasco che, per sua conformazione naturale, presenta versanti franosi e quindi a rischio di smottamenti”, si legge nella presentazione.

“La recente alluvione in Romagna ha evidenziato che tutti sono coinvolti e danneggiati direttamente o indirettamente. Anche l’azienda che non è direttamente danneggiata, può avere danni per interruzione della sua supply chain (sono colpiti dall’evento i suoi fornitori) delle vie di collegamento logistico (crollo di strade e ponti) e rischio di calo della domanda (il cliente colpito interrompe la domanda per un tempo variabile) – prosegue la presentazione – Discorso simile può essere fatto per il rischio incendio boschivo: l’area boschiva del territorio comasco, infatti, copre circa il 48% della provincia e con un rischio incendio, aggravato da lunghi periodi di siccità, gli interventi per spegnimento nel periodo 2012-2021 sono stati 508 e hanno interessato un’area di 11.404 ettari percorsi da fuoco, con danni a flora, fauna e a costruzioni, nonché immissione in atmosfera di CO2. A tutto ciò si aggiungono i costi per le attività di spegnimento che provengono dagli enti pubblici preposti, che si alimentano delle tasse pagate da tutti i cittadini. Le aree boscate sono un bene comune, proteggono i nostri versanti trattenendo il terreno, conservarle significa proteggerci da danni futuri, oltre a preservare la biodiversità e il clima”.

La giornata sarà organizzata secondo un’agenda degli interventi, consultabile a questo link, un’esposizione “racconto” dei principali eventi calamitosi del comasco ed infine saranno offerti numerosi spunti di autoprotezione e riduzione dei danni da calamità.

Il tempo della visita degli allestimenti e dedicato agli approfondimenti che i volontari illustreranno, dipende dalla disponibilità del visitatore. Indicativamente la visita potrà durare fino a 2 ore. Il percorso è libero e in ogni postazione troverete un “Cicerone” che vi guiderà nella conoscenza del territorio. È gradita l’iscrizione all’evento compilando questo modulo online dove è gentilmente richiesto di indicare un orario di inizio della visita.

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