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Ironia Cantaluppi in Consiglio: “Questa è la rumorosissima cesoia a braccia”. Ancora polemiche sul taglio del verde

Il taglio e lo sfalcio del verde a Como, almeno secondo la bozza del nuovo regolamento di Polizia Urbana in discussione in Consiglio Comunale, stanno scatenando la polemica. Soprattutto per quanto riguarda gli orari ipotizzati per gli interventi. Erano stati per primi i Dem a contestare i nuovi orari, concepiti in ottica anti-disturbo dei residenti, qui: Nuovo Regolamento di Polizia Urbana, accuse Dem: “Rischia di mettere in crisi le aziende private che si occupano del verde”. Sul tema era arrivata una nota ironica degli agricoltori lombardi: “Il diritto al lavoro? Conta meno del diritto alla pennica, almeno a Como”.

Sul tema poi è intervenuto, con altrettanta ironia, il consigliere FdI, Lorenzo Cantaluppi, nell’ultimo Consiglio comunale (il 20 ottobre). “Vorrei sapere innanzitutto cosa si intende per apparecchi meccanici, perché ad esempio non so se ne siete a conoscenza di questo E’ una rumorosissima cesoia tagliarami con riduzione meccanica la cui forza propulsiva sono le braccia”. E ha mostrato all’aula questa immagine:

Ha spiegato Cantaluppi: “E uno può essere forte quanto vuole e il ramo può essere grosso quanto si vuole ma sicuramente non produce il rumore di una motosega”. Quindi è entrato nel merito delle ipotizzate nuove disposizioni (in fondo all’articolo un estratto dalla bozza): “Vorrei poi sapere se sono state sentite, e quali, le associazioni di categoria che si occupano di manutenzione del verde e se sono state sentite direttamente delle aziende o gli operatori del settore. Vorrei sapere poi sapere se è conosciuto il numero di ore storico di una giornata lavorativa che, solitamente, risulta essere 8. Io però nel Regolamento vedo che, in orario invernale, posso effettuare operazioni con apparecchi meccanici per cui posso lavorare solo per sei ore. Le aziende possono effettuare tagli e sfalci solo per sei ore anziché otto vorrei capire se è stato pensato un indennizzo per queste aziende che non potranno lavorare”.

Quindi la questione orari di intervento: “Leggo che nel periodo invernale le operazioni dovranno terminare alle 17. Come noto in inverno alle 17 non c’è più luce. Fermo restando che nei primi sei mesi del 2022 ci sono stati 382.288 denunce di infortuni di cui 463 mortali infortuni sul lavoro, dati Inail, chiedo come si possa ovviare a questa insicurezza sul luogo di lavoro. Perché sfido chiunque a maneggiare, sia pure a motore spento, un qualsiasi tipo di attrezzo meccanico al buio evitando di farsi male. E’ prevista illuminazione supplementare a carico del Comune? Molte aziende lavorano al sabato, con questo regolamento sarà impossibile. E’ previsto un indennizzo anche per loro?”.

E ancora: “Vorrei poi sapere se qualcuno degli ideatori (del Regolamento, Ndr) ha mai lavorato in cantiere perché, se la risposta è affermativa, con rispetto parlando, fatemi sapere dove avete avuto tre ore di pausa pranzo perché vengo anche io. Perché si parla solo di operazioni del verde? (in relazione al rumore, Ndr), operazioni di carico e scarico o di altro tipo rumoroso non sono contemplate”.

E in conclusione: “Per quanto riguarda l’orario estivo, vorrei sapere se qualcuno degli ideatori ha mai lavorato in estate dalle 14 alle 17 magari con le temperature oltre i 30, 35 gradi. E’ noto che si cerca di iniziare il prima possibile, magari alle 7 per terminare alle 14. Perché poi è impossibile lavorare. Specialmente per chi taglia le piante, nel momento in cui una persona con una motosega in mano dovesse svenire rischia di vedersi un arto amputato. Chiedo infine se le limitazioni riguardano anche l’impresa che ha l’appalto con il Comune”.

L’estratto della bozza di Regolamento cui fa riferimento il dibattito in corso (Capo V, articolo 8):

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