Sabato 17 e domenica 18 settembre 2022 torna nel Parco Comunale di Villa Guardia L’isola che c’è, Fiera delle economie solidali giunta alla sua 18esima edizione. QUI TUTTO IL PROGRAMMA
Stefano Martinelli, Presidente Associazione L’isola che c’è, Martino Villani, Vice Direttore Centro di servizio per il Volontariato dell’Insubria, Micol Dell’Oro, Presidente Cooperativa Sociale Ecofficine, Fabio Giangreco, Responsabile Programmazione Artistica Fiera, e Sara Sostini, Segretaria Redazione Ecoinformazioni e Delegata questioni ambientali Arci Como, hanno presentato i valori di riferimento della manifestazione e il suo programma.
La prossima edizione è la prima in forma completa e senza particolari limiti dal 2019, nonostante la pandemia e nonostante il maltempo dell’anno scorso che ha condizionato profondamente l’evento.
Centinaia i soggetti coinvolgi, in prevalenza locali ma anche di altre province e regioni, per costruire un futuro più sostenibile: 130 espositori, oltre 200 volontari (ben 120 ragazzi di scuole secondarie di 2° grado della città) e decine di partner che portano ognuno il proprio pezzo per creare sperimentare e condividere buone pratiche ed esperienze virtuose ma anche soltanto stare insieme e divertirsi.
Ricco il programma, per adulti, giovani e bambini, con numerosissime proposte: incontri tematici, spettacoli, laboratori e concerti serali. Fil rouge della prossima Fiera, declinato in più iniziative – realizzate grazie anche alla collaborazione e al supporto di Arci Como, partner storico – sarà la pace, che pensata come alternativa alla guerra in ogni ambito: dalla politica all’economia, dall’ecologia alla società. QUI TUTTO IL PROGRAMMA
Nei nostri dibattiti, le alternative concrete per un “mondo migliore”, ricercate anche con strumenti coinvolgenti come l’arte e la creatività. Parecchi anche gli appuntamenti a calendario di benessere e svago. Sul palco si alterneranno artisti per tutte le età e i gusti e, per chi ama il movimento, si potrà scegliere dallo swing alle pizziche salentine, passando per i balli popolari.
Oltre a voler trasmettere messaggi di valore, la manifestazione è anche ideata, pianificata e realizzata da sempre in modo da minimizzare il proprio impatto sull’ambiente e lasciare un’eredità positiva. Da quest’anno, però, è anche formalmente organizzata in accordo al sistema di gestione sostenibile degli eventi ISO 20121 (grazie alla certificazione acquisita nel 2021 dalla Cooperativa Sociale Ecofficine) e ne sarà misurata la Carbon footprint, con l’obiettivo di compensarla.
Da non dimenticare, infine, l’impatto (oltre che sociale e culturale) economico della Fiera sul territorio, per i molteplici soggetti interessati: gli espositori (tutti legati a solidarietà e sostenibilità), che la vivono come occasione di far conoscere prodotti, servizi e saperi e di vendere, e le realtà del terzo settore che contribuiscono alla ristorazione e a l’organizzazione intera, tra cui poi sono ripartiti i ricavi, che per tutto l’anno portano avanti progetti di economia solidale. QUI TUTTO IL PROGRAMMA
