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La forza di Rachida: “Dal reddito di cittadinanza al nuovo lavoro. Reinventata, ora aiuto gli altri”

Dal reddito di cittadinanza alla mediazione linguistica e culturale, a supporto di tante persone come lei. E’ una bellissima storia a lieto fine quella di Rachida, una donna tunisina arrivata in Italia nel 2006 che, grazie al supporto dell’Azienda sociale comasca e lariana (qui che cos’è e di cosa si occupa) e di Lachesi, associazione di promozione sociale che si occupa proprio di mediazione linguistica, ha intrapreso un percorso che l’ha portata all’assunzione.

Madre di tre figli, di cui uno ancora piccolo, faticava a trovare un lavoro che le permettesse di badare al bambino e, al contempo, aiutare il marito a sostenere economicamente la famiglia. “In Tunisia lavoravo nel campo farmaceutico – racconta –, qui è stato difficile reinventarmi. Ho fatto corsi di informatica e di panificazione, ma non riuscivo a trovare un impiego”. E così ha fatto richiesta per il reddito di cittadinanza, uno strumento spesso criticato dall’opinione pubblica, ma che, nel caso di Rachida, è stato la spinta per rilanciare la propria carriera lavorativa. Come da prassi, dopo l’inoltro della domanda, è stata contattata dall’Azienda sociale comasca e lariana, da quello che oggi è il Servizio di inclusione sociale attiva, per iniziare un percorso volto a riacquisire la propria autonomia.

Dopo aver colto le competenze e le necessità della donna, l’azienda l’ha indirizzata verso un tirocinio retribuito come segretaria dell’associazione Lachesi. Un anno di prova, per 20 ore settimanali, nel quale ha potuto crescere professionalmente e, al contempo, badare alla famiglia. “Eravamo anche noi in una fase di crescita – racconta Maria Gaffuri, membro del Cda dell’associazione –. Siamo stati subito molto contenti del lavoro di Rachida, ma non eravamo sicuri di poterla assumere, perché non avevamo mai avuto dipendenti. L’anno di tirocinio ci è stato utile per formarla e per capire quale direzione prendere”.

Una situazione di incertezza iniziale nella quale è stato fondamentale il supporto dell’Azienda sociale che ha fornito un monitoraggio continuo, accompagnando la donna durante il proprio percorso. Per fortuna, al termine del tirocinio, è arrivata l’assunzione per un anno, al quale è seguito un contratto a tempo indeterminato per 25 ore settimanali. Rachida, nel frattempo, è stata formata anche come mediatrice linguistica: un ruolo che ora svolge insieme a quello di segreteria, aiutando anche molti tunisini che giungono in Italia. “Sono felice di aiutare tante persone come me – testimonia –, alcuni sono parecchio giovani, anche minorenni. Per loro è importante trovare una figura che parli la loro lingua e li comprenda”.

Oggi rappresenta una risorsa importante all’interno dell’associazione, ma nulla sarebbe stato possibile se, a sua volta, non avesse trovato un supporto nel momento di difficoltà. “Sono molto grata a Lachesi – conclude Rachida – Non avevo idea del lavoro che avrei dovuto svolgere, ma mi hanno accolta con gentilezza. E devo dire grazie anche all’Azienda Sociale Comasca e Lariana. Senza di loro non avrei saputo orientarmi, invece, grazie a questa esperienza, ho saputo dare una mano anche a una mia vicina che viveva la stessa situazione di difficoltà. A chi fa fatica dico di non abbattersi: ci sono tante persone pronte e aiutare”.

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