Prima la denuncia di Civitas con le parole dell’avvocato comasco Giorgio Livio.
“Può la Guardia Nazionale richiedere i documenti a un cittadino perché “reo” di non avere al guinzaglio un cagnolino di sei chili di peso? Può intimare e irrogare sanzioni? È giustificabile che il volontario sia munito di un manganello come fosse un Bobbie?”
Qui tutta la vicenda:
Oggi è arrivata la secca smentita della Guardia Nazionale, con una nota del presidente Franco Zerbato. L’associazione che sostiene che il manganello denunciato fosse in realtà una torcia e evidenzia come sia sarebbe impossibile che il volontario abbia minacciato multe.
Ecco la nota integrale:
Apprendiamo del comunicato stampa di tale “Civitas – Como-Progetto città”, che appare essere un organo politico comunale, ove sono riportate affermazioni circa fatti e circostanze avvenuti in data imprecisata a Como, nel Parco Spina Verde. Vi si afferma che sarebbero stati commessi atti arbitrari verso persone non precisate da parte di una Guardia volontaria in servizio, effettiva alla scrivente Organizzazione, e che sarebbe stato osservato il porto di un “manganello”.
Da una breve indagine interna è risultato che nessun abuso è stato commesso e che il comportamento della Guardia in tale circostanza è stato del tutto consono alla normativa. Pertanto i fatti sono stati riportati da “Civitas” in modo opportunistico e non rispondente al vero, attribuendo comportamenti illegittimi in realtà non avvenuti. Rammentiamo che la GN collabora da 4 anni con il Parco Spina Verde nella manutenzione dei sentieri e nella vigilanza sui regolamenti, come da convenzione stipulata con l’Ente Regionale P.S.V. il quale ha piena facoltà di individuare in proprio i soggetti delegati a tali funzioni.
In tale ambito, il nostro compito è di invitare i contravventori a uniformarsi alle regole vigenti nel Parco, e a fare intervenire gli organi di Polizia quando necessario. Non è nostra facoltà elevare sanzioni, che essendo atti giudiziari sono in capo alla Polizia giudiziaria e non si comprende come “Civitas” possa accusare una nostra Guardia di aver voluto compiere un atto che materialmente non avrebbe comunque potuto fare.
Del tutto ingiustificata è l’affermazione relativa al “manganello” che è risultato essere una torcia elettrica, e al riguardo stiamo valutando se tale affermazione non costituisca fatto rilevante ai sensi di legge. Deploriamo apertamente perciò che “Civitas”, per ragioni a noi ignote, abbia diffuso notizie diffamatorie nei confronti di Volontari che, così come Altri, dedicano gratuitamente il proprio tempo, fatica e risorse per rendere il Parco Spina Verde fruibile in sicurezza a tutta la comunità.
Franco Zerbato – Presidente
2 Commenti
L’eterna diatriba (direi malevola, anzi, proprio acida), fra chi possiede ed ama un cane e chi no. Chi lo vorrebbe al ristorante, sul bus, in battello, sul treno e ovunque accanto a sè e chi non può sopportarne la presenza. Anche se perfettamente ben educato… molto spesso più di chi lo accusa.
Non finirà mai.
Una polemica inutile, null’altro che questo. Con relativa mancanza di buona educazione. Del cane? No, del suo proprietario. Perchè essere persone civili ed educate, è fondamentalmente questo. Rispettare le norme vigenti nel luogo dove ti rechi.
Tu, con il tuo cane… e/o con i tuoi figli (perchè anche i figli, vanno educati a rapportarsi col luogo e la situazione in cui si trovano… E non sempre, purtroppo, accade…)
E farle rispettare a loro. Dopodiché, avrai ragione di lamentarti, di chi si oppone al fatto che tu conduca con te il tuo cane ovunque. Ma soltanto in quel caso. Altrimenti, a passare dalla parte del torto, sei tu.
Spiace dirlo e pensarlo ma i cittadini vogliono essere tutelati. E le torce forse….