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La Libreria dei ragazzi di Carla, per crescere liberi. “Non chiudo. Vado avanti e cerco un erede con le mie scintille”

Quando si entra nella Libreria dei Ragazzi di via Lambertenghi, la sensazione, prima ancora di notare le copertine colorate degli albi illustrati, è olfattiva e uditiva.

Nell’aria si sente l’odore di carta e colla di rilegature nuove che oppongono resistenza alla mano che le sfoglia.

L’orecchio, oltre alla calma ovattata che solo un posto colmo di volumi può avere, si tende ai suoni naturali pre-registrati provenienti da un paio di casse su uno scaffale.

Allo stesso modo, per Carla Pozzi, la titolare del negozio, l’esperienza della lettura poco riguarda l’occhio che scorre sulle righe stampate ma pare più una sinestesia mistica.

“Quando devo scegliere i libri da tenere sugli scaffali cerco quelli che mi entrano sotto la pelle. Sono libri che sento vibrare – spiega la libraia – sono un po’ filosofici, con un pensiero particolare, un po’ cattivelli, mi verrebbe da dire”.

La storia della libreria di Como inizia nel 1980, quando Carla, insieme a una socia, ha spostato il negozio dove lavorava, appena ventenne, da Olgiate Comasco a via Lambertenghi.

“Nel passaggio da un posto all’altro abbiamo mantenuto l’impostazione originaria, vendendo da una selezione di libri per ragazzi di livello e, dall’altra, giocattoli importato da alcuni paesi europei” ricorda.

Quarant’anni dopo l’apertura, Carla è quasi pronta ad andare in pensione, non prima, però di trovare qualcuno che possa prendere in mano la sua eredità.

“C’è un pettegolezzo che gira e che vorrebbe la libreria sull’orlo della chiusura. Ma vorrei smentire tutto. Io rimango qui, granitica, fino almeno a quando dovrò andare in pensione e aver trovato qualcuno che prenda il mio posto” spiega, ammettendo, tra il triste e l’orgoglioso, mentre una coppia di clienti e la loro bambina curiosano tra gli scaffali.

Tristezza e orgoglio sono commisurati alla passione di Carla per la letteratura per bambini.

Una passione che ha radici profonde nate nella prima bottega di provincia, a Olgiate, ma si sono irrobustite nei decenni di intenso lavoro e strenua ricerca dei migliori titoli in circolazione per il negozio di Como: “Ci si documenta tanto per poter fare gli ordini, si leggono le riviste specializzate e poi alcuni rappresentanti di case editrici mi portano ancora trolley e trolley di libri-campione da valutare”.

La donna racconta perdersi spesso nei libri illustrati, specie quelli che con poche, semplici frasi e qualche disegno, riescono a esprimere concetti più profondi di pagine e pagine di righe scritte.

Carla trova infatti che la letteratura per bambini sia in grado di esprimere concetti molto raffinati anche per le giovanissime menti dei suoi piccoli clienti; menti in grado di assorbire idee molto più elevate di quanto l’offerta letteraria più commerciale non vorrebbe lasciare intendere.

“Qui abbiamo un certo tipo di prodotto, un’accurata selezione – spiega – è chiaro che per il genitore che cerca il libro di Peppa Pig ci sarà poco” scherza la libraia.

Nel retro bottega, c’è un manifesto comprato diversi anni fa alla Fiera del libro di Bologna, su cui campeggia una frase che pare essere il mantra che anima l’instancabile passione di Carla. “Leggere per essere liberi”.

Una frase del genere potrebbe essere solo uno slogan leggero e ottimista, in un’Italia in cui l’adulto medio legge poco (o nulla).

Sono invece parole di speranza in un Paese in cui l’editoria per ragazzi ha registrato un’espansione del 29% nel solo 2017 e in cui i lettori forti (chi legge almeno un libro al mese) sono proprio i giovanissimi tra gli 11 e i 14 anni.

“In Italia non si legge molto, storicamente. Non possiamo però lamentarci che i piccoli non leggano i classici se i grandi non sono i primi a farlo – commenta Carla, riflettendo – sento però che la risposta al perchè sia importante educare i giovani alla lettura sta proprio nel fatto che leggere rende liberi. E penso non valga solo per i bambini ma anche e soprattuto per gli adulti”.

La voce che voleva la libreria sul punto di chiudere si è rivelata quindi infondata. Carla, nonostante i decenni di servizio, raggiungerà l’età pensionabile l’anno prossimo. Solo a quel punto si aprirà il problema della successione.

Il negozio, ci racconta la libraia, non seguirà il destino di altre attività storiche della città che hanno ceduto il posto a franchising di vario genere:”La speranza al momento è che qualcuno si faccia avanti per continuare il lavoro di una vita, magari espanderlo. Le porte sono aperte a chi ha le mie stesse scintille”.

 

 

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19 Commenti

  1. Sono entrata per caso nella libreria della signora Carla un giorno che per caso mi trovavo a Como e mi ci sono persa sfogliando albi illustrati ricercati e preziosi…mi piacerebbe sapere come potermi candidare…

  2. Bravissima..complimenti!!!Nella stanza delle bimbe ho appeso una foto di una mamma con le figlie che leggono,e ho aggiunto la frase “Leggere rende liberi”..
    ..Come vorrei essere ancora a Como e..farci un pensiero concreto!!!!

  3. Che peccato! Sto appunto cercando al mio paese una libreria da rilevare, ma invano. Come sei lontana! Ci vorrebbe un colpo di testa e ripartire. Chissà!
    Anna
    San Severo Foggia

  4. Ciao Carla, leggere le tue parole mi ha fatto davvero piacere. Sono una grande appassionata di letteratura per l’infanzia anche io e sarei davvero lieta di avere la possibilità di continuare a far vivere il tuo luogo magico, pieno di scintille! Purtroppo, però, c’è di mezzo la distanza geografica… Un abbraccio dalla Sicilia 🙂

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