L’assessore allo Sport di Palazzo Cernezzi, Paolo Annoni, sale sullo skateboard. E dopo aver ricevuto una mail accorata, da parte di un ragazzo di 15 anni appassionato della tavola d’acero e privo, come molti suoi coetanei, di un luogo adatto dove allenarsi, fa una promessa. “In giunta – scrive l’assessore al giovane – ho strappato una promessa a sindaco e assessore competente, nell’area Ticosa ci sarà uno skatepark”.
Riavvolgendo il nastro ecco cosa è successo. Alcuni giorni fa l’appello del giovane. “Sono uno studente di 15 anni con una grande passione: lo skateboard. Scrivo per un motivo fondamentale, ovvero la mancanza di uno skatepark nella nostra città. Noi skater comaschi ci ritroviamo da anni a praticare il nostro sport all’esterno di una chiesa sconsacrata, quella di San Francesco. In quest’ultimo periodo molta gente ha iniziato a intraprendere questo sport e questo luogo è ormai troppo piccolo per starci tutti. Un altro problema è quello dei clochard, che di solito vengono, anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcool, a infastidirci o addirittura a molestarci. Como ha un grandissimo potenziale ma è sfruttato in minima parte. Fate qualcosa anche per la vostra popolazione giovane affinché sia una città migliore anche per loro”. Questo l’appello arrivato nell’ufficio dell’assessore.
Immediata la risposta che si trasforma, prima di fare la promessa dello skatepark, in un dialogo con il giovane. “A tutti e tre i mei figli ho comprato la mitica tavola d’acero, io da ragazzino ne avevo una di plastica. Due dei miei nipoti sono invece dei virtuosi dello skate. Al più grande credo di aver regalato per la sua cresima dieci anni fa uno dei primi longboard che si vedevano in giro a Como. Da sportivo e anche da giornalista ho seguito negli ultimi 30 anni tutte le vicende dello skateborading a Como, che come ricordi da Tokyo 2020 è disciplina olimpica, ma fatica a entrare nell’opinione pubblica come sport vero e proprio”. Un’introduzione che ricorda anche il passato della città. “Ricordo bene il tentativo negli anni Novanta della giunta Botta di creare qualcosa ai giardini a lago. Fu un fallimento. Il motivo? Due rampette inadeguate per lo skateborading. Non vennero coinvolti gli appassionati, nessuno conosceva le caratteristiche delle attrezzature. Tutto finì in nulla, ancora peggio, nel degrado”.
Da qui la volontà di fare qualcosa. “E quindi mi dirai? E quindi ti devo aiutare a trovare una soluzione. Vi vedo davanti a San Francesco spesso e so che non è il posto adatto, mi spiace davvero per le frequentazioni moleste. Ti assicuro che ho già segnalato la questione all’assessore alla Sicurezza, che a sua volta ha interessato la polizia locale e la Questura. Con la vostra presenza state aiutando a vivere quella zona di Como. Questa però ripeto, non è la soluzione. Non lo è neppure trovare degli spazi ai giardini a lago. Il progetto già avviato e finanziato non prevede uno skatepark”.
Da qui la conclusione e la promessa, strappata in giunta e subito comunicata. “Nell’area Ticosa ci sarà uno skatepark. Uno vero, come a Lugano, Bolzano, come a Genova, non una rampetta. I tempi mi chiederai. Quelli sono i tempi dell’amministrazione. A fine mese arriveranno le offerte per la bonifica dell’ultima fettina di Ticosa. La destinazione dell’area sarà parcheggio, area per universitari, auditorium all’aperto, zona sportiva con skatepark. Non posso ancora darti una data precisa non sarebbe serio, ma l’impegno è stato preso”.
9 Commenti
Ma “il Nulla” è d’accordo oppure non si esprime perchè non riesce ad avere un opinione? Troppo complicato.
Il presenzialismo di Annoni sui giornali è notevole. Non c’è giorno che la sua foto non campeggia sotto il titolo. Bisogna riconoscere che Annoni ci mette la faccia quando ci sono i cestini da svuotare, quando si distribuiscono contributi alle società sportive, quando bisogna ripulire le aiuole spartitraffico, quando c’è da divulgare la letterina a Babbo Natale del giovane skateboarder. Ma quando l’Assessore all’Ambiente ha ricevuto i dirigenti di ACSM-AGAM che hanno presentato la terza linea dell’inceneritore, i fanghi da termovalorizzare, gli autocarri che li trasportano come mai nessuno si è fatto fotografare? Come mai nessuno ci ha messo sotto il titolo la faccia? Mah…
Le elezioni sono sempre più vicine e per cercare di essere simpatici ai giovani ogni promessa è buona. La pista, se mai verrà fatta, è assolutamente necessaria nei giardini a lago che stanno per essere rifatti, pardon riqualificati. Se la riqualificazione sarà come le pancobare di piazza Volta siamo fritti.
Premesse da dovevano essere avviate e realizzare nei 4,5 anni precedenti, non a 5 mesi dalle elezioni.
Propaganda patetica e in mala fede, come quasi tutte le notizie e i progetti che da un mese improvvisamente appaiono sulla stampa e sui media.
E i cantieri e cantierini che da novembre spuntano qua e là, mentre potevano essere realizzati per tempo, ad uso dei cittadini e non della caccia al voto.
Tanto questi signori non saranno rieletti, ci potete giurare.
La città ha bisogno di rinascere dalle ceneri di questo centrodestra incompetente e inesistente. Bye bye!!!!
Daje Adolf!
Famo rinascere tutto, ma senza i grillini altrimenti siamo da capo!
Bene; e la promessa per il target neo-diciottenni ce l’abbiamo.
Con la mancia alle associazioni sportive avevamo intercettato il segmento genitori.
Chi manca?
– anziani (proporrei tavoli di burraco agonistico in piazza Cavour).
– caccia al migrante per i leghisti di ritorno.
– lapdance acrobatica con assessore-Annoni-bondage per quelli che la Svizzera ormai costa cara.
E ovviamente pesca al boccalone per tutti quelli che ci cascano.
Promessa da marinaio
Spiritosi…ci sarebbe l’area al centro sportivo belvedere (pista di pattinaggio)…ma è troppo difficile
Nella nuova che???
Si rivolge ai nipoti degli attuali skaters mi sa ???